Il sindacato è certo che l’ottimo risultato dello sciopero durante la fascia mattutina verrà confermato anche nelle prossime ore: «i lavoratori di tutti i settori cominciano a pensare al futuro e prendono coscienza, la propaganda aziendale non corrisponde al risanamento sperato»
AGGIORNAMENTO ORE 18
«Nessun tram ha circolato durante la protesta, l’adesione del settore è totale anche nelle ore pomeridiane, si registrano adesioni fra gli ausiliari del traffico e l’esercizio gommato. La consapevolezza che ha coinvolto il settore tranvia comincia a propagarsi fra tutti i settori dell’ATM, il bluff Foti/Cacciola si conclama e i lavoratori temono per il loro futuro oltre a denunciare la persistente connivenza fra azienda, politica e sindacato che ha mantenuto inalterate le ingiustizie, le disparità e i favoritismi all’interno dell’ATM». E' il commento finale dell'Orsa al termine dello sciopero di 8 ore che ha indetto oggi in Atm. Per il sindacato un buon successo quello ottenuto oggi, anche se i numeri forniti dall'azienda hanno confermato il dato dell'ultimo sciopero dello scorso 21 gennaio. Da un comunicato di Palazzo Zanca si legge che «l'adesione ha fatto riscontrare disservizi soltanto al servizio tranviario e nessuna anomalia in quello gommato, che si è svolto regolarmente. La partecipazione complessiva su 547 dipendenti, si attesta attualmente al 4,5 per cento, stessa percentuale del precedente sciopero».
Tanti i motivi della protesta. «La partecipazione convinta della tranvia, settore nevralgico del TPL dimostra l’insoddisfazione dei lavoratori dell’esercizio nei confronti di una gestione aziendale fondata sull’effetto annuncio e sulla propaganda fine a se stessa ». Così in un comunicato il sindaco Orsa nel giorno dello sciopero.
Il sindacato è certo che l’ottimo risultato dello sciopero durante la fascia mattutina verrà confermato anche nelle prossime ore: «i lavoratori di tutti i settori cominciano a pensare al futuro e prendono coscienza, la propaganda aziendale non corrisponde al risanamento sperato e presto si tornerà a lottare per avere lo stipendio. La demagogia del numero di scioperanti che l’azienda non mancherà di diramare non servirà a celare gli stenti che cominciano a rendersi concreti, la totalità della tranvia e parte dei settori produttivi aderiscono allo sciopero» .
«La linea dell’OR.S.A. – si legge ancora – comincia a oltrepassare il confine della tranvia e prende piede anche negli altri settori».
L’organizazione sindacale è molto critica nei confronti del direttore Foti , il quale – secondo l’Orsa – si e garantito «il massimo dei contributi Comunali durante la sua gestione e lasciando ad altri la gatta da pelare del buco economico. Gli originari 21 milioni di contributi sono passati da 17 agli odierni 14 milioni e quando all’attuale direzione scadrà il mandato si ridurranno a soli 9 milioni annui ma solo per pagare gli stipendi servono circa 20 milioni all’anno».
«Quello descritto – continua il documento ell’Orsa – è lo scambio di favori fra ATM e giunta comunale per donare credibilità al piano di rientro decennale del vicesindaco Signorino ed evitare il dissesto del Comune che avrebbe messo nei guai quelli di prima, oggi a sostegno della squadra Accorinti».
Ancorché mi trovi perennemente in disaccordo con l’operato di questa amministrazione, la logica di disimpegno nella contribuzione per l’azienda di trasporti è assolutamente sensata: il servizio DEVE, per quanto possibile, essere in grado di reggersi sulle proprie gambe, come avviene nelle città “normali”. Altrimenti passa il messaggio che il comune paga (con le TASSE) gli stipendi e della produzione – il CORE BUSINESS – chi se ne frega? Incentivo perverso, alla base del disastro attuale dell’ATM come delle altre aziende. Lo stipendio DEVE seguire la produzione, non è una variabile indipendente (come piacerebbe ai sindacati tutti). Il contributo dovrebbe, anzi, essere erogato solo nell’ottica di un sussidio volto a calmierare i prezzi.
Ancorché mi trovi perennemente in disaccordo con l’operato di questa amministrazione, la logica di disimpegno nella contribuzione per l’azienda di trasporti è assolutamente sensata: il servizio DEVE, per quanto possibile, essere in grado di reggersi sulle proprie gambe, come avviene nelle città “normali”. Altrimenti passa il messaggio che il comune paga (con le TASSE) gli stipendi e della produzione – il CORE BUSINESS – chi se ne frega? Incentivo perverso, alla base del disastro attuale dell’ATM come delle altre aziende. Lo stipendio DEVE seguire la produzione, non è una variabile indipendente (come piacerebbe ai sindacati tutti). Il contributo dovrebbe, anzi, essere erogato solo nell’ottica di un sussidio volto a calmierare i prezzi.
Sindacati…rovina dell’Atm…..da sempre.
Avete uno stipendio ogni santo mese…un’azienda che sta migliorando in tutti i settori….non andate dietro a quattro sindacalisti in cerca di notorietà…..attenti..l’ultimo dei loro interessi è sicuramente il vostro.
Sindacati…rovina dell’Atm…..da sempre.
Avete uno stipendio ogni santo mese…un’azienda che sta migliorando in tutti i settori….non andate dietro a quattro sindacalisti in cerca di notorietà…..attenti..l’ultimo dei loro interessi è sicuramente il vostro.
Di seguito uno stralcio di un articolo del 2013 di TS dal titolo:
Atm vicina al fallimento, troppi debiti e nessuna prospettiva.
“Debiti per oltre venti milioni di euro, salgo negativo del patrimonio netto, nessun piano di rilancio, nessun contratto di servizio, parco mezzi ridotto all’osso e Comune che negli anni sembra essersi dimenticato di dover provvedere a garantire il servizio di trasporto pubblico, sono ingredienti che condiscono la ricetta del disastro Atm e che i Revisori dei Conti hanno elencato punto per punto in una dettagliata relazione.” “E’ chiaro da tempo di chi è la colpa della mancanza di autobus in circolazione e del perché non vengono pagati gli stipendi..” Oggi l’ATM è tutt’altra cosa..a qualcuno tutto ciò infastisce
Di seguito uno stralcio di un articolo del 2013 di TS dal titolo:
Atm vicina al fallimento, troppi debiti e nessuna prospettiva.
“Debiti per oltre venti milioni di euro, salgo negativo del patrimonio netto, nessun piano di rilancio, nessun contratto di servizio, parco mezzi ridotto all’osso e Comune che negli anni sembra essersi dimenticato di dover provvedere a garantire il servizio di trasporto pubblico, sono ingredienti che condiscono la ricetta del disastro Atm e che i Revisori dei Conti hanno elencato punto per punto in una dettagliata relazione.” “E’ chiaro da tempo di chi è la colpa della mancanza di autobus in circolazione e del perché non vengono pagati gli stipendi..” Oggi l’ATM è tutt’altra cosa..a qualcuno tutto ciò infastisce
Massaro teme di perdere il posto. Dipendenti ATM non vi fate infinocchiare da questi individui che campano sulle disgrazie altrui. Isolate e sconfessate queste lobby costituite da sindacalisti che, per garantirsi stipendio e potere, si inventano problemi che non esistono. Basti vedere come costui si riempie la bocca con un patetico 4,5% di adesione. Barzelletta vivente.
Massaro teme di perdere il posto. Dipendenti ATM non vi fate infinocchiare da questi individui che campano sulle disgrazie altrui. Isolate e sconfessate queste lobby costituite da sindacalisti che, per garantirsi stipendio e potere, si inventano problemi che non esistono. Basti vedere come costui si riempie la bocca con un patetico 4,5% di adesione. Barzelletta vivente.