Il segretario della Filca Cisl di Messina, Giuseppe Famiano, si scaglia contro il malcostume attuato nei confronti dei lavoratori da parte dei datori di lavoro. Il sindacato lancia l'allarme anche sul fenomeno dei finti autonomi e delle partite iva
Lavoratori mascherati da autonomi, titolari di partita Iva che in realtà prestano la loro attività come dipendenti. La Filca Cisl di Messina torna a denunciare quella che definisce “la giungla dei cantieri edili” sul nostro territorio. «La maggior parte dei lavoratori, presenti nei cantieri, lavora in nero senza tutele previdenziali ed assicurative – è l’allarme del segretario generale degli edili Cisl di Messina, Giuseppe Famiano – muratori e carpentieri ferraioli vengono assunti con il contratto del commercio, dei servizi e dei metalmeccanici per corrispondere salari inferiori a quelli spettanti per il lavoro svolto e non versare la quota prevista per la Cassa Edile». Ma non è solo questo aspetto a preoccupare la Filca. «Anche i lavoratori edili regolarmente assunti con contratto dell’edilizia si ritrovano a fine mese con una busta paga più leggera, perché vengono dichiarate ore inferiori a quelle lavorate e poi lavoratori assunti con contratto part-time, in modo da nascondere lavoro a tempo pieno».
Dai dati a disposizione della Filca Cisl di Messina risulta che il 50% della forza lavoro, presente nei cantieri della nostra provincia, è stata assunta con contratto part-time.
«Una situazione che testimonia gli effetti della crisi in questi ultimi anni – sottolinea Famiano – effetti devastanti per il settore edile. I lavoratori, che sono l’anello debole della società, pur di lavorare si trovano costretti a scendere a compromessi con i datori di lavoro che, diventati sempre più furbi, negano ai lavoratori i più elementari diritti contrattuali».
Il segretario della Filca Cisl di Messina, Giuseppe Famiano, si scaglia contro il malcostume attuato nei confronti dei lavoratori da parte dei datori di lavoro che, approfittando dello stato di disoccupazione in cui versano i lavoratori, cercano in tutti i modi di sfruttarli e, allo stesso tempo, chiede alla Direzione Provinciale di Messina (ex Ispettorato del Lavoro) un incontro per riportare la legalità nei cantieri di Messina e provincia.