Nonostante i fallimenti e le mille difficoltà incontrate dal Messina, "U Ragiuneri" non ha mai mollato sull'esempio dell'indimenticato zio
MESSINA – Una vita per il Messina. Poche parole per descrivere Luigi Crifò detto “U Ragiuneri” (nella foto di Elio Sottile nella Curva Sud del Giovanni Celeste), tante storie da raccontare e un filo rosso che le unisce: il suo amore smisurato per una maglia, quella biancoscudata, che ha origini lontane nel tempo ma familiari ai tanti supporter giallorossi che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le qualità. La sua dedizione nella buona e nella cattiva sorte…del Messina, ovviamente, manco a dirlo.
Luigi è uno di quei maledettamente folli che non si ferma innanzi a nulla per il suo Messina. Ci hanno provato i fallimenti, i risultati scomodi, il maltempo che non esita a sfidare nonostante la sua non più verde età, ed anche lo scoramento di molti per i quali ha sempre avuto una parola di conforto o pungente al bisogno, perché “i ragazzi han bisogno di noi“.
E ci hanno provato anche coloro che nel frattempo hanno preso altre strade e bandiere, ma lui non ha mai esitato. Forse a proteggere la sua anima ardimentosa il ricordo, le parole (poche, per la verità), l’esempio (quello enorme), la presenza viva e costante di suo zio, l’amato Ciccio Currò, un’era giallorossa condensata nella sua figura e attraversata nell’immaginario da quella sua corsa perenne accanto al dottor Ricciardi. E insieme hanno dato tutto per il Messina, erano il Messina e lo sono ancora per tutti coloro che non riescono proprio a mollarlo, questo Messina.
E allora ecco spiegato il mistero più grande che abita la storia du Ragiuneri: l’esempio sempre vivo di chi quando il Messina perdeva non mangiava, figurarsi andare a divertirsi o pensare di cambiare bandiera. Quest’ultima forse sarebbe stata considerata l’infamia più grande e anni luce lontana dai loro pensieri. E allora Luigi va avanti.
Sempre presente al “Franco Scoglio”, sempre a sostenere la squadra, ovunque, in trasferta. E nel momento più bello (il migliore del Messina targato 2023/24), lui c’era; lo aspettava questo momento e non se lo sarebbe perso per nulla al mondo. Al “Pinto” di Caserta anche Luigi ha vinto.
A Caserta partita perfetta
“E’ stata una partita perfetta e il bottino poteva essere più consistente. Probabilmente la Casertana ci ha sottovalutato anche per le condizioni in cui siamo scesi in campo. Al di là di questo, credo che domenica il Messina sia stato magistrale e non ci sono insufficienze in pagelle”.
Con il Taranto partita rognosa
Adesso il Taranto: “Sarà un’altra partita. Conosciamo Capuano e non avremo gli spazi concessi dalla Casertana che ti lascia giocare. La vedo una partita rognosa e spero che si possa fare risultato. Anzi, dobbiamo fare risultato; mi auguro siano tre punti”.
Eziolino Capuano non siederà in panchina perché squalificato: “Si, ma lui c’è sempre e le sue squadre anche. Ma noi non molliamo, sempre forza Messina”.
Lui di sicuro non molla. Ha avuto esempi che non si possono cancellare.