Esenzioni ticket e sanzioni, "non c'è stata buona informazione"

Esenzioni ticket e sanzioni, “non c’è stata buona informazione”

Redazione

Esenzioni ticket e sanzioni, “non c’è stata buona informazione”

lunedì 22 Gennaio 2024 - 09:14

"In mancanza di una nota chiara e trasparente, molti hanno chiesto l'esenzione in assoluta buona fede"

“Le persone fisiche in possesso dei requisiti con situazione di disoccupazione e reddito basso che annualmente hanno presentato un’autocertificazione all’Asp di appartenenza per richiedere il diritto all’esenzione E02 per sé e propri familiari, al tempo, non sono stati abbastanza informati, mediante una nota allegata e sottoscritta dal richiedente all’autocertificazione, in modo semplice, chiaro e trasparente nell’interpretazione e corretta applicazione per usufruire del diritto. In mancanza della suddetta nota si è venuto a creare una condizione di confusione interpretativa da parte dell’assistito che ha indotto in assoluta buona fede di richiedere l’esenzione dal ticket per prestazioni sanitarie e prescrizioni di farmaci che non gli sarebbero stati di norma consentiti”.

Così un nostro lettore, Giorgio Barbera, in merito alle richieste di pagamento ticket inviate di recente da parte dell’Asp Messina.

Adesso al richiedente per sé e i suoi familiari, con le raccomandate ricevute a fine anno 2023 che hanno come oggetto: “Verifica delle Autocertificazioni del diritto all’esenzione ticket per reddito Anno 2013. Decreto Ministeriale Mef dell’11/12/2009.”, viene richiesto un pagamento del ticket allora dovuto per prestazioni diagnostiche sanitarie e/o farmaci, maggiorato da una sanzione di importo medesimo; per cui si ritrova adesso a pagare entro 60 giorni il doppio che a quel tempo avrebbe pagato per l’anno 2013 più spese postali: e, soltanto ora, scopre di essere stato in “errore” e soprattutto pensa quello che dovrà versare in futuro per gli anni d’imposta remoti”.

“Questo – secondo Barbera – non sembra una condotta di “Amministrazione Trasparente” efficiente al servizio del cittadino e specialmente verso quelli più bisognosi e poco scolarizzati, tutt’altro; quindi ci domandiamo: – perché la prescrizione di queste presunte violazioni non si verificano dopo 2/3 o 5 anni come avviene in altre Amministrazioni e per tante richieste di tributi non liquidati? – in quanto sembrerebbe (nella migliore delle ipotesi, perché non specificato), che i ticket richiesti siano per quelle prestazioni effettuate nei giorni in cui l’assistito risultava occupato, perché non si è allegata all’Autocertificazione la nota, come ad esempio la sotto seguente, affinché evitasse di indurre il richiedente l’esenzione all’errore? Nota allegata: 1) Si comunica al richiedente che le prestazioni sanitarie o prescrizione di farmaci non per patologia, nel periodo o nei giorni in cui egli risulta assunto a qualsiasi titolo o tipo di contratto e a prescindere dal reddito conseguito per i giorni lavorati, l’esenzione ticket viene sospesa; per cui non potrà usufruirne per sé e suoi familiari ed è tenuto a pagare il ticket corrispondente. 2) Si comunica al richiedente l’obbligo di dichiarare all’ASP e al Centro per l’impiego di appartenenza, al momento e non oltre i 5 giorni, dell’eventuale propria assunzione al lavoro con contratto a tempo indeterminato; condizione che rimuove il diritto all’esenzione; per cui non potrà – più – usufruirne per sé e suoi familiari ed è tenuto a pagare il ticket corrispondente. – perché com’è successo, di fatto, si è permesso di “sbagliare” alle persone in buona fede e di “frodare” alle presunte persone in mala fede, per ben dieci anni a oggi, senza preoccuparsi d’avvisare, in tempi brevi, il richiedente di usufruire dell’esenzione E02 non spettante? – pensate forse che le persone che hanno goduto di questa esenzione si sono sottoposti a prestazioni sanitarie e/o all’assunzione di farmaci per puro passatempo e non per prevenzione o bisogno? Come si fa a non capire che la prevenzione mediante analisi, visite, esami e farmaci il costo di questi è irrilevante al raffronto costo di future giacenze e interventi ospedalieri? Non giustificatevi nel modo “…..ma la legge non ammette ignoranza”, invece obbligatevi di scriverle con assoluta trasparenza, non discutibile o di dubbia interpretazione”.

Conclude il lettore: “Ci sarebbero diverse considerazioni da fare, come il metodo da cambiare per esentare dal ticket le persone a basso reddito, in qualcosa di più semplice diretto e chiaro, ad esempio tramite Isee. Nonché sull’invio delle richieste di pagamento l’obbligo d’allegare un prospetto analitico delle prestazioni che giustificano chiaramente l’importo richiesto, visto che consultando il proprio fascicolo sanitario elettronico (Fse), i dati d’interesse sono visibili dal 2017 in poi. “Amministrazione Trasparente Efficiente” al servizio del cittadino e specialmente verso quelli più bisognosi e poco scolarizzati (come e quando lo sarebbe?)”.

2 commenti

  1. Salve, anche a me sono arrivate 2 raccomandate simili, una dicembre 2023 ed una gennaio 2024. Anche io non capisco perché non potevo usufruire dell’esenzione E02 e per quale prestazione. Ed inoltre, determinate comunicazioni, devono essere date in tempi brevi, proprio perché l’errore, potrebbe essere stato fatto anche per gli anni successivi. Io la trovo una enorme ingiustizia

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  2. Dopo 10 anni chiedono 180 euro di prestazioni non dovute mia figlia disoccupata da quando è nata, con reddito zero, adesso non può farsi nemmeno una mammografia di prevenzione, hanno dato la 02 a tutti e c’è ancora chi ne usufruisce, dovrebbero pagare chi ha concesso il beneficio perché rispetto a mia figlia loro un lavoro lo avevano, le leggi le conoscevano loro perché gli è stato dato, pagasse chi ha sbagliato. Grazie complimenti per l’articolo.

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