Approvato il regolamento, ora si procederà a una manifestazione d'interesse rivolta agli operatori. E i consiglieri riaprono il caso del distaccamento dei Vigili del Fuoco
MESSINA – Con 25 voti favorevoli su 26 presenti, il nuovo regolamento che permetterà ai cittadini di sposarsi o unirsi civilmente anche al di fuori della sala comunale di Palazzo Zanca è stato approvato. Adesso la delibera sarà pubblicata su Albo Pretorio e intanto sarà predisposta la manifestazione d’interesse con cui l’amministrazione punta a trovare i luoghi adatti, stilando un elenco di operatori ed esercenti che si “candideranno” per poter celebrare i matrimoni direttamente sul posto.
Gioveni: “Che si proceda subito a cercare i luoghi”
Una votazione veloce, quella odierna, arrivata dopo il rinvio di ieri al termine della prima discussione, quella sul baratto amministrativo. A illustrare la delibera è stato l’assessore Massimiliano Minutoli: “Oggi parliamo della possibilità di celebrare matrimoni e unioni civili al di fuori del municipio, integrando il precedente regolamento prendendo spunto dal confronto con i consiglieri e presentando emendamenti vari”. Approvati gli emendamenti, si è passati alle dichiarazioni di voto. Il primo è stato Libero Gioveni, che ha ripercorso l’iter degli ultimi anni, dall’approvazione del regolamento precedente del 4 marzo 2022: “Tantissimi cittadini vogliono sposarsi in altri luoghi che non siano la sala comunale o la chiesa di Santa Maria Alemanna. L’anno scorso ho sposato io stesso una coppia nel Comune di Gioiosa Marea. Sono felice del risultato di oggi e spero che ci si possa mettere mani subito, alla manifestazione d’interesse, per trovare questi luoghi”.
Minutoli ha poi ringraziato per il voto favorevole, assicurando che gli uffici si attiveranno subito: “Daremo alle coppie di sposarsi in altri posti ma anche agli operatori economici di diventare sede comunale per celebrare i matrimoni direttamente sui posti. Ora ragioneremo sull’avviso, su come deve essere predisposto e portato avanti”.
La discussione sul distaccamento dei Vigili del Fuoco
Ma prima di aprire la discussione all’ordine del giorno si è toccato un altro argomento. Ad aprirlo è stato il consigliere Giuseppe Villari di Prima l’Italia: “Sono passati 365 dall’atto di indirizzo approvato all’unanimità per la realizzazione di un distaccamento dei Vigili del Fuoco nella zona di Messina Sud. Non è stato fatto nessun altro passo in un anno”. A rispondere è stato il presidente del Consiglio Nello Pergolizzi: “Il sindaco mi ha riferito che non è sua intenzione trattarla in giunta perché dalle informazioni che ha avuto dai vertici provinciali e nazionali non si vuole procedere in tal senso. Quindi sarebbe poco opportuno discutere qualcosa che è già certo che non si voglia realizzare. Solleciterò ulteriormente il sindaco”.
Una replica che ha inasprito gli animi, con tutto il Consiglio a non essere d’accordo. Il primo è stato Gioveni: “Non è pensabile che un atto del Consiglio comunale non venga preso in considerazione”. E poi Raffele Rinaldo, promotore della delibera e in quota maggioranza: “Penso che non sia stata nemmeno capita l’intenzione. Tramite la Giunta volevamo chiedere al ministero un nuovo distaccamento in zona sud. Il fatto che quest’atto sia partito da me e dalla maggioranza e non venga considerato per me è un fatto grave”.
Pergolizzi ha così provato a spegnere il fuoco: “Non difendo nessuno, ma il discorso del sindaco è chiaro. Mi ha spiegato che sembra fuori luogo procedere per una cosa che già è certa che non si voglia fare, ma gli ho chiesto anche una risposta scritta e formale. Condivido il suo operato”. E il capogruppo del Pd Felice Calabrò ha ironizzato proprio sul suo “gettare acqua sul fuoco”. Poi ha aggiunto: “Chiedo di preparare subito una richiesta urgente di consiglio straordinario in cui si discuterà quell’argomento, invitando le autorità, compreso il Prefetto. In cui inviteremo anche gli esponenti della maggioranza che guida il Paese e lì il sindaco si potrà confrontare”. E infine ancora Rinaldo: “Ho trasmesso anche una nota dei cinque sindacati dei vigili del fuoco che chiedono il distaccamento. Mi sembra strano che queste richieste cadano nel vuoto come se fosse un argomento che non interessa”.
Minutoli spegne il fuoco
A spegnere definitivamente la discussione è stato l’intervento di Minutoli: “Credo si sia generata già troppa confusione. Credo che l’intenzione del sindaco sia stata quella di anticipare il sentore di quello che si è detto dopo qualche interlocuzione con il comandante provinciale, ma non penso abbia mai detto che non produrrà la giunta alcun documento in merito. Sono convinto che il sindaco sia interessato a portare avanti l’atto di indirizzo”.