La seconda seduta di consiglio comunale sulle modifiche al regolamento Iuc, nella parte che disciplina la Tari, si è chiusa senza riuscire a votare il provvedimento. I 16 consiglieri presenti hanno discusso e votato solo tre emendamenti su sette. In aula a tenere banco soprattutto il botta e risposta tra Udc e dirigente ai Tributi.
Ancora un nulla di fatto. In consiglio comunale si continua a lavorare a rilento, un’aula che diventa specchio di un Comune paralizzato da uno stallo economico-finanziario che sta tenendo tutti con il fiato sospeso e che crea malumori, tensioni, ma anche escamotage strategici o strumentali. Ad ogni modo anche la seduta andata in scena oggi ha prodotto poco o nulla. La seconda puntata sulle modifiche al regolamento Iuc ha riservato meno discussioni e meno dibattito rispetto alla seduta di martedì pomeriggio, in compenso però ci sono stati diversi momenti in cui i nervi sono saltati e le voci si sono fatte grosse. In particolare ha tenuto banco una querelle sollevata dal capogruppo Udc Mario Rizzo, seguito a ruota dal collega Franco Mondello, su un passaggio inserito in delibera e legato ad un cavillo legislativo che secondo gli esponenti Udc non doveva essere sottoposto all’esame dell’aula. Ne è scaturito un lungo botta e risposta con il dirigente ai Tributi Romolo Dell’Acqua, i toni si sono alzati, l’emendamento proposto da Rizzo per stralciare questo passaggio non ha ottenuto il parere positivo del dirigente e il gruppo Udc alla fine anche oggi ha abbandonato l’aula ancora prima che iniziassero le operazioni di voto sul primo emendamento. Tra i banchi qualcuno ha letto questa presa di posizione come una nuova “scusa” per dilungare la discussione sulla delibera e pesare la propria posizione all’interno delle dinamiche d’aula. A pesare anche il nuovo ingresso del neo assessore Eller che continua a dichiararsi un tecnico e non un politico e dunque non ha ancora imparato a dialogare in politichese con i vari gruppi consiliari di fronte a delibere più o meno sostanziose.
Alla fine infatti i 16 consiglieri presenti hanno votato solo tre emendamenti su 7 presentati. Ha fatto discutere soprattutto la questione legata a portare a 30 i giorni consecutivi di mancato svolgimento del servizio di raccolta rifiuti oltre i quali i cittadini potrebbero chiedere l’abbattimento del tributo. A sollevare ancora una volta questo passaggio è stata la consigliera Nina Lo Presti: “Avrei voluto in aula l’assessore Daniele Ialacqua per sapere da un ambientalista come l’amministrazione può giustificare scelte di questo tipo che minano profondamento il diritto dei messinesi a rivendicare il legittimo abbattimento di una tariffa a fronte di un servizio che non è stato erogato. E’ una cosa vergognosa da rimandare indietro con forza.
Al di là di queste poche discussioni e delle votazioni ai tre emendamenti, la seduta non ha prodotto altro, se non il solito grande numero di assenti. Si torna in aula martedì prossimo alle 19.
Francesca Stornante
E siamo a 5.
Tengo solo il conto degli episodi raccontati da T.S. che si riferiscono all’abbandono dell’aula da parte del gruppo UDC.
Bravissimi.
E siamo a 5.
Tengo solo il conto degli episodi raccontati da T.S. che si riferiscono all’abbandono dell’aula da parte del gruppo UDC.
Bravissimi.