Niente cortile per la ricreazione e alcune classi trasferite al San Luigi. "Paghiamo noi le conseguenze dei ritardi burocratici"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Hanno manifestato a piazza Unione Europea nonostante la pioggia. Un centinaio di studenti in rappresentanza di tutto il Liceo “Archimede”. “Molti compagni sono in classe perché avevano compiti o consegne importanti, altri non ci sono a causa del maltempo ma la popolazione studentesca è unita nella protesta”, raccontano i ragazzi in piazza.
Lavori di ristrutturazione mai partiti. C’è stato un ricorso
I lavori di ristrutturazione del plesso, con fondi Pnrr, dovevano partire a novembre ma ancora non c’è traccia di operai. Il motivo è legato ad un ricorso presentato da una delle ditte. Intanto alcune zone della scuola sono state interdette, proprio perché destinata ad area di cantiere. Ad esempio il cortile, a cui i ragazzi hanno dovuto rinunciare nei minuti di ricreazione.
Le voci dei rappresentati degli studenti
Alcune classi, poi, sono state trasferite nella sede provvisoria del San Luigi. I ragazzi non ci stanno a pagare le spese dei ritardi burocratici e hanno deciso di scendere in piazza a protestare. L’hanno fatto in un giorno di pioggia proprio sotto Palazzo Zanca. Ecco le voci dei rappresentanti degli studenti Luca Giannetto, Maurizio Muscarà, Santo Fazzari, Gabriel Latella e Fabio Sabona.
Forse i ragazzi non sanno che per la manutenzione dell’istituto la competenza è della Provincia non del Comune.
Non ho mai capito perché gli edifici scolastici (e parte del personale non docente, se non erro) sono di proprietà (o dipendenti) di comuni e province e non siano invece del ministero dell’istruzione, che così potrebbe avere una gestione completa e migliore sia del personale che delle relative strutture.
Chissà perché è stata creata questa confusione di ruoli, …a chi giova?
Le caserme non sono di proprietà dell’esercito? e le navi militari non appartengono alla marina militare?
Fugherei ogni dubbio sorto ai ragazzi dell’Archimede con un bel BENVENUTI NELLA VITA REALE! Forse ancora ste povere anime non hanno compreso come vanno le cose in Italia: negazione dei diritti primari equivale ad ingrassamento della pancia di chi ci governa. Funziona così da 150 anni!
Chi ha frequentato l’Archimede ed ora è un genitore dovrebbe ricordare che ai tempi la ricreazione si svolgeva regolarmente tra i corridoi del liceo e non nel cortile. La protesta è corretta e dovrebbe essere supportata solo per motivi di sicurezza e strutturali dell’edificio. Ben altra cosa è protestare perché non si può fare la ricreazione nel cortile.