L’opera di recupero, ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti del plesso di Sciglio è stata aggiudicata in via definitiva da una impresa di Agrigento per un importo complessivo pari a 359mila 200 euro e 59 centesimi
Si è conclusa l’odissea per l’assegnazione dei lavori di recupero, ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti della scuola materna di via Torrente Sciglio, a Roccalumera. facendo seguito ad una ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, l’opera è stata aggiudicata in via definitiva da una impresa di Agrigento per un importo complessivo pari a 359mila 200 euro e 59 centesimi, di cui 220 e 583 per lavori al netto del ribasso dell’11 e 6 per cento. La gara era stata riaperta in autotutela a dicembre. Il provvedimento era stato assunto con determina dirigenziale. Con un avviso del responsabile del servizio dell’Area tecnica, l’architetto Giuseppe Della Scala, erano state informate le 319 ditte partecipanti e chiunque ne avesse interesse, che il Comune aveva stabilito di procedere in autotutela alla riapertura del seggio di gara e alla nuova aggiudicazione provvisoria dei lavori. La riapertura ha avuto luogo il 30 dicembre presso il Comune di Roccalumera.
I lavori erano stati affidati provvisoriamente lo scorso novembre. L’intervento rientra nel quadro del Piano annuale 2015 riguardante le opere di edilizia scolastica. L’iter si sarebbe dovuto concludere con la procedura di verifica dei requisiti. La ditta vincitrice, in quell’occasione, aveva offerto un ribasso del 12, 03 %. Il finanziamento ammonta, complessivamente, a 518mila e 700 euro. Sono previsti interventi sulle strutture portanti e nella copertura e l’utilizzo di materiale eco-compatibile. Il Comune di Roccalumera cofinanzierà l’opera con 27 mila e 300 euro. La realizzazione del progetto consentirà di accogliere un maggior numero di utenti e di eliminare, definitivamente, le barriere architettoniche. Il progetto dell’opera è stato redatto dall’architetto Carmelo Lombardo e dall’ingegnere Giuseppe Pavone. Nella relazione tecnica si legge che “in atto i locali si trovano in un carente stato di manutenzione” e vengono evidenziate le problematiche emerse sotto il profilo della sicurezza ambientale e strutturale. “Questo fenomeno – viene specificato – ha comportato alcune disfunzioni sulla distribuzione nel territorio della popolazione scolastica, che si è manifestata con la richiesta di iscrizioni di studenti presso altri plessi più distanti con conseguenti disagi per le famiglie.
Carmelo Caspanello