Le elezioni del 5 giugno vedranno al voto, oltre Patti e Capo d'Orlando anche Caronia, Ficarra, Galati Mamertino, San Marco d'Alunzio e Sant'Angelo di Brolo tra novità e rivalità.
L'appuntamento con i seggi elettorali si rinnoverà domenica 5 giugno in undici diversi centri della Provincia di Messina, ed in particolare sui Nebrodi dietro i centri più popolosi quali Patti e Capo d'Orlando, si voterà anche in cinque piccoli centri: Caronia ,San Marco d'Alunzio, Galati Mamertino, Ficarra e Sant'Angelo di Brolo.
Elezioni che introdurranno alcune novità sopraggiunte con alcune riforme. La più significativa, ma che riguarda i soli centri di Patti e Capo d'Orlando, è l'eliminazione del turno di ballottaggio tra i candidati sindaci più votati. Una scelta che nei due comuni si è riflessa con esiti opposti: nel centro paladino per la successione ad Enzo Sindoni i candidati per la poltrona più importante di Palazzo Europa sono due, Franco Ingrillì (sostenuto da cinque liste) e Salvatore Librizzi (per lui quattro liste).
Ben differente la situazione di Patti, dove il sindaco uscente Mauro Aquino (4 liste: "Patti nel cuore", "Centro per Patti", "Città e territorio", "Sicilia Futura") è in corsa per il secondo mandato, ma dovrà vedersela con l'agguerrita concorrenza di ben sei candidati con un probabile frazionamento del voto e della rappresentanza in seno al consiglio comunale.
In corsa per guidare il comune: Gianluca Bonsignore (4 liste: "Società aperta", "Uniti per cambiare", "Impegno per Patti", "Patti futura"), Alessio Papa (3 liste: "NPP", "Patti 2.0", "Patti in comune"), Nino Lena (lista "Uniti per Patti con Lena"), Nicola Calabria (lista "Anima Pattese"), Nino Miragliotta (lista "Movimento 5 Stelle") e l'unica donna Maria Teresa Calabrese (lista "Noi Italia").
Per tutti i comuni si applicano, inoltre, alcune novità: la riduzione del numero dei componenti dei consigli comunali, il voto disgiunto sindaco/lista, la possibilità di sdoppiare il voto con la parità di genere per garantire una rappresentanza femminile che può comunque essere formulata anche come preferenza unica, e non ultimo l'indicazione del giorno unico di voto nella sola domenica, visto che è saltato il previsto decreto di prolungamento della tornata elettorale al lunedì.
Il clima più "rovente", come tradizione, tocca al piccolo centro di Sant'Angelo di Brolo dove esce di scena l'uscente primo cittadino Basilio Caruso. In corsa per la continuità Tindaro Germanelli (già vicesindaco con la lista "In comune per Sant'Angelo") e l'ex sindaco Franco Cortolillo (lista "Libera Sant'Angelo"). Elezioni ricche di tensioni che si trascinano in vero già da mesi, e che in ultimo hanno registrato oltre che comizi con parole di fuoco, lettere anonime, anche danneggiamenti di alcune automobili, tra cui una anche dei Vigili Urbani.
Grande incertezza, invece, a Caronia dove concorrono ben 4 candidati per la successione all'uscente Calogero Beringheli che non si ripresenta per un secondo mandato (così come successe nella precedente legislatura per l'avv. Collura). La corsa sarà tra Giuseppe Cuffari (lista "Uniti per Caronia"), Antonino D'Onofrio (lista "Impegno per Caronia"), Tino Lamonica ("Caronia nel cuore") e Calogero Matassa (lista "Matassa sindaco").
Dai tanti, alla corsa solitaria contro l'insidio "scoglio" del quorum a Galati Mamertino: per la successione all'uscente Bruno Natale compete il candidato Nino Baglio con la lista "Viviamo Galati" che è chiamato ad un impresa difficile sia per la presumibile diserzione degli altri schieramenti che non sono stati ammessi (con i candidati sindaci Angelo Franchina e Maria Rita Smiriglia) che punteranno al Commissariamento dell'Ente ed un'elettorato in cui peseranno l'emigrazione per studi e lavoro, nonché i cittadini residenti all'estero.
A Ficarra, l'uscente Basilio Ridolfo abdica dalla poltrona di primo cittadino, ma si presenterà per uno scranno in Consiglio Comunale, per una contesa che vede sfidarsi Gaetano Artale (lista "Ficarra che vogliamo") e Giuseppe Franchina (lista"Insieme per Ficarra") in una battaglia che come successo nel recente passato, superato il clima elettorale della competizione, potrebbe ricompattarsi per una gestione condivisa della vita amministrativa del centro montano.
A San Marco d’Alunzio per la successione all'uscente Amedeo Arcodia (si defila dopo due mandati) si sfideranno Filippo Miracula (lista "Una mano per San Marco"), imprenditore ed ex consigliere provinciale, già candidato a prima cittadino sia nel centro aluntino che nella vicina Frazzanò; contro di lui concorrerà l’architetto e consigliere comunale uscente Dino Castrovinci (lista "Aluntini Uniti").
(Giuseppe D'Amico)