Presentati i nuovi mezzi e la programmazione per l'avvio della raccolta differenziata porta a porta. Soddisfatta l'amministrazione.
Una celebrazione. Una festa. Un momento di svolta. Una giornata storica. Grande enfasi e grande soddisfazione oggi nel Salone delle Bandiere del Comune per la presentazione del nuovo progetto di raccolta porta a porta. In piazza i mezzi arrivati ieri da Catania che saranno impiegati nei nuovi servizi, a Palazzo Zanca i kit che saranno distribuiti ai cittadini del I e VI quartiere, i primi che partiranno con il nuovo sistema di raccolta. I risultati di un progetto che l'Ato3 aveva redatto nel 2009, che poi negli anni si era perso nei meandri della burocrazia, che la stessa Ato3 ha ripescato e con l'impegno dell'amministrazione Accorinti ha ottenuto circa 4 milioni di finanziamento regionale. Quello di oggi è un traguardo e un punto di inizio. Perché la vera sfida comincia oggi, dopo la festa, quando riflettori e flash si spengono. Servirà programmazione, capacità di gestione, serviranno azioni immediate perché comunque si deve decidere cosa ne sarà di Messinambiente e della gestione rifiuti.
Stamattina però è stato il momento della festa. Un'occasione che l'assessore Daniele Ialacqua ha sfruttato soprattutto per riscattarsi, per rispondere a chi lo ha sempre attaccato e a chi ne ha contestato l'operato, stampa compresa. Lo ha fatto con i "non ringraziamenti" durante il suo lungo intervento.
“La soddisfazione e l'orgoglio dei lavoratori di Messinambiente che si mettevano alla guida dei nuovi mezzi e che entravano strombazzanti in città, mentre tanti cittadini si giravano facendo foto e video a quella strana carovana – ha sottolineato l'assessore Ialacqua – saranno tra le cose più belle che mi rimarranno nel cuore e nella mente di questa esperienza di assessore. Oggi è uno dei momenti più belli ed importanti dal giorno in cui mi sono insediato. Per capire l'importanza della giornata di oggi e di questi tre anni bisogna dare dei numeri: da oltre un decennio a Messina non si acquistavano nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti, la raccolta differenziata era a metà 2013 intorno al 4%, le isole ecologiche non erano informatizzate, gli iscritti alle isole erano circa 5 mila, poche centinaia di compostiere distribuite, raccolta differenziata porta a porta inesistente. Oggi, a tre anni esatti dal nostro insediamento, presentiamo 34 nuovi mezzi, che si aggiungono ai tre mezzi COMIECO arrivati nei giorni scorsi, abbiamo acquistato circa 30 mila nuovi contenitori di varia dimensione, la raccolta differenziata è arrivata al 13% semplicemente ottimizzando l'esistente, le 6 isole ecologiche più le due micro-isole ecologiche sono informatizzate, gli iscritti alle isole sono 30 mila, oltre 2 mila le compostiere distribuite, i cittadini coinvolti nel porta a porta sono 12 mila e progressivamente in pochi mesi ingloberanno tutti gli abitanti del I e VI quartiere per un totale di 60 mila abitanti. Nonostante la pesante eredità ricevuta, nonostante le criticità non ancora risolte, la gestione dei rifiuti a Messina ha imboccato, insomma, in questi tre anni la strada giusta. La giornata del 15 giugno – ha aggiunto Ialacqua – è dedicata a quanti si sono in questi anni impegnati per raggiungere questi obiettivi e per non fare perdere il finanziamento del progetto del porta a porta: dal Comune di Messina, con i suoi organi burocratici e politici, alla Regione, dall'ATO3 a Messinambiente, sono tanti i ringraziamenti che dobbiamo fare, ma sono anche altrettanti i “non ringraziamenti” per coloro che non hanno contribuito a raggiungere l'obiettivo, che non si sono spesi per questo, che hanno remato contro, che hanno lavorato e sperato per il “tanto peggio tanto meglio”. A costoro NON E’ DEDICATA la giornata di oggi perché questo risultato non gli appartiene, ma appartiene ai tanti messinesi che hanno subito le emergenze continue in tutti questi anni, quelli che hanno pagato la tarsu e poi la tares e la tari, senza avere un servizio adeguato, quelli che ci hanno dato fiducia e che hanno forse temuto che non l'avremmo ricambiata, quelli insomma che fanno in ogni senso la “differenza” in questa città. Ma per chiudere il cerchio della gestione dei rifiuti a Messina è necessario fare due cose importanti, una dipende da noi e l’altra dal governo regionale. A Messina bisogna chiudere le procedure delle due delibere, il piano d'intervento ARO e l'affidamento dei servizi ad Amam per dare vita ad una multiservizi che gestisca acqua/rifiuti. Non c'è più tempo, non c'è alternativa. Il 30 giugno scade l'ordinanza comunale di affidamento dei servizi a Messinambiente e non si può più reiterare e rischiamo di essere commissariati o che qualcuno decida per noi e per gli interessi di qualcun altro. Non possiamo e non dobbiamo accettarlo! La seconda cosa importante la deve fare la Regione, anzi sono varie cose, ovvero affidare a Messina la gestione del nuovo impianto di valorizzazione della frazione secca di Pace, l'approvazione degli impianti di trattamento della frazione umida a Messina e provincia, la modifica della legge n.9/2010 abolendo le SRR. Dalla Regione non vogliamo inceneritori, vogliamo impianti per la gestione a freddo che valorizzino e non brucino materia, vogliamo impianti di compostaggio, digestori anaerobici, impianti di TMB. Il ciclo dei rifiuti va chiuso nel territorio della regione. Se qualcuno pensa di scaricare sui Comuni e quindi sui cittadini le responsabilità ed i costi dei ritardi annosi della politica regionale si sbaglia di grosso. Dall'emergenza all'eccellenza diceva il nostro Ciacci, non è uno slogan ma un programma – conclude Ialacqua – lo stiamo realizzando, passo passo, forse piano piano, ma…lo vogliamo realizzare, lo stiamo realizzando”.
Uno sfogo comprensibile secondo il sindaco Renato Accorinti. "Noi ci abbiamo sempre creduto e stiamo dimostrando che nonostante le difficoltà arriviamo ai risultati. Siamo arrivati nel peggior momento storico di questo Comune, le partecipate erano disastrate e abbiamo avviato un lavoro per risanare tutto. La raccolta differenziata ci permetterà di trasformare lo schifo che purtroppo abbiamo visto in questi anni in risorsa. È un nuovo modo culturale, non ha colori politici, è di tutti. È un gesto d'amore. Ora dobbiamo cercare di camminare tutti nella stessa direzione. La città sta cambiando".
Un giorno di festa ovviamente per il commissario di Messinambiente Giovanni Calabró: "I 34 mezzi sono una vera boccata d'ossigeno. Per noi è stato come vincere il campionato e per questo abbiamo sfilato in corteo per la città ieri. Abbiamo fatto rumore nella speranza di svegliare la città dal torpore". Calabró è fiducioso per il futuro, assicura che dopo il 30 giugno non succederà niente di drammatico, si dovrà solo trovare una nuova formula per la gestione rifiuti. Pone però due priorità: elevato controllo del territorio e una conferenza dei servizi con i Comuni vicini per porre fine all'invasione di spazzatura che si registra nelle zone più periferiche, soprattutto nell'estrema zona nord.
Presente nel Salone delle Bandiere anche il capo di gabinetto vicario dell'assessorato regionale all'Ambiente Nicola Barbalace che ha voluto spezzare una lancia nei confronti del bistrattato consiglio comunale: "Il pungolo che viene dall'aula non può essere ridotto a mera polemica. L'azione dell'amministrazione è stata efficace, Messina è stato l'unico Comune a ottenere questa tipologia di finanziamento regionale, l'assessorato palermitano ha fatto la sua parte e quello di oggi è certamente un buon risultato. La strada però è in salita, inizia una nuova partita che metterà alla prova l'amministrazione Accorinti, senza dimenticare le tappe dettata dalla recente ordinanza regionale sui rifiuti".
Il commissario dell'Ato3 Michele Trimboli ha posto l'accento sulla situazione critica che vive il comparto rifiuti. "Dopo dieci anni si fa qualcosa, ma il settore è in crisi e non si può programmare più nulla. L'Ato in passato ha potuto realizzare le isole ecologiche, ha programmato è realizzato l'impianto di Pace, è stato artefice dell'ultimo acquisto di mezzi che risale al 2007. Tutto questo rappresenta cosa si è fatto, i sei anni per ottenere il finanziamento che oggi porta a questo risultato è la dimostrazione che non si può più programmare nulla".
Anche per il dirigente del dipartimento Ambiente del Comune quello di oggi è il trampolino di lancio di un percorso a medio e lungo termine, dunque adesso inizia davvero la sfida.
Il porta a porta inizierà i primi giorni di luglio, queste settimane serviranno per gli incontri di informazione dei cittadini. La festa di oggi si è conclusa in piazza. "Andiamo ad abbracciare i mezzi" sono state le ultime parole prima di lasciare il Salone delle Bandiere. Sperando che adesso tutti sappiano fare la propria parte: amministrazione, uffici, operatori, società di gestione e ovviamente cittadini. La vera differenza potrà farla la città.
Francesca Stornante
Dallo strombazzare parrebbe che si siano inventati chissà quale mega risoluzione, il sistema di raccolta rifiuti porta a porta e un modo che esisteva tanti anni fa, ricordo lo spazzino comunale con la divisa grigio topo, con un grosso sacco di tela marrone, arrancava su per le scale delle palazzine, per lo più prive di ascensore, per svuotare il secchiello posto sull’uscio, contenente la poca quantità di rifiuti che ogni famiglia produceva.Popo, il boom economico, e il consumismo ha fatto cambiare tutto il sistema divenuto insufficiente.
Ora si ritorna al passato, sperando in una rapida conversione delle abitudini, che hanno prodotto esagerati scarti e rifiuti, danni ecologici e costi divenuti insostenibili.speriamo bene
Dallo strombazzare parrebbe che si siano inventati chissà quale mega risoluzione, il sistema di raccolta rifiuti porta a porta e un modo che esisteva tanti anni fa, ricordo lo spazzino comunale con la divisa grigio topo, con un grosso sacco di tela marrone, arrancava su per le scale delle palazzine, per lo più prive di ascensore, per svuotare il secchiello posto sull’uscio, contenente la poca quantità di rifiuti che ogni famiglia produceva.Popo, il boom economico, e il consumismo ha fatto cambiare tutto il sistema divenuto insufficiente.
Ora si ritorna al passato, sperando in una rapida conversione delle abitudini, che hanno prodotto esagerati scarti e rifiuti, danni ecologici e costi divenuti insostenibili.speriamo bene
Se questa amministrazione è riuscita ad ottenete i mezzi per la differenziata, e a rafforzare il parco mezzi ATM in un periodo di enorme criticità:
perché in passato non si è fatto nulla di tutto ciò e si è di contro incrementato il debito comunale?
Questo è lo scarto incolmabile tra chi vuole fare e chi invece no.
Certi seppur piccoli passi avanti tracciano una divisione netta tra chi riesce con fatica, e chi invece semplicemente non ha voluto fare.
Sul perché non si sia voluto, è inutile soffermarsi.
Tutti i messinesi onesti e non, lo conoscono bene.
Se questa amministrazione è riuscita ad ottenete i mezzi per la differenziata, e a rafforzare il parco mezzi ATM in un periodo di enorme criticità:
perché in passato non si è fatto nulla di tutto ciò e si è di contro incrementato il debito comunale?
Questo è lo scarto incolmabile tra chi vuole fare e chi invece no.
Certi seppur piccoli passi avanti tracciano una divisione netta tra chi riesce con fatica, e chi invece semplicemente non ha voluto fare.
Sul perché non si sia voluto, è inutile soffermarsi.
Tutti i messinesi onesti e non, lo conoscono bene.
SPAZZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SPAZZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma che sono tutti questi annunci strombazzanti: “La città sta cambiando”, “un giorno storico”, “non ringraziamenti”. Vi aspetto, purtroppo, al passo: cioè quando questa emergenza spazzatura non cesserà, perche cari Accorinto, Ilacqua e soci: la capacità di risolvere, alla fine, l’ordinario, perchè di questo stiamo parlando DELL’ORDINARIO, non si compra al supermercato. Competenti e capaci si nasce: voi in questi anni avete dimostrato nel modo che mai nessuno aveva dimostrato incapacità, improvvisazione, incompetenza e quasi quasi mi fate tenerezza quando comparite nelle interviste (non sapendo cosa dire) e sopratutto nelle foto di Tempostretto dove traspare tutta la vostra disperazione di chi non sa cosa fare.
Ma che sono tutti questi annunci strombazzanti: “La città sta cambiando”, “un giorno storico”, “non ringraziamenti”. Vi aspetto, purtroppo, al passo: cioè quando questa emergenza spazzatura non cesserà, perche cari Accorinto, Ilacqua e soci: la capacità di risolvere, alla fine, l’ordinario, perchè di questo stiamo parlando DELL’ORDINARIO, non si compra al supermercato. Competenti e capaci si nasce: voi in questi anni avete dimostrato nel modo che mai nessuno aveva dimostrato incapacità, improvvisazione, incompetenza e quasi quasi mi fate tenerezza quando comparite nelle interviste (non sapendo cosa dire) e sopratutto nelle foto di Tempostretto dove traspare tutta la vostra disperazione di chi non sa cosa fare.
VI RICORDO CHE CI SONO MOLTISSIMI CHE NON RISPETTERANNO LA DIFFERENZIATA, COME IN TUTTI I COMPLESSI SUPERCONDOMINI DI TUTTE LE CITTA’. HO GIA’ SCRITTO IN ARTICOLI NON PUBBLICATI CHE, MI RIFERIVO A MARIEDIT NEL SUO INTERVENTO CRITICANDO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA QUI A MILANO, CHE E’ PARI AL 55%, COME DICEVO C’E’ SEMPRE QUALCUNO CHE BUTTA TUTTO NELLA INDIFFERENZIATA SENZA RISPETTARE LA CARTA VETRO UMIDO E PLASTICA. CI VORREBBERO LE TELECAMERE, MA COSTANO. ALTRI DICONO CI VOGLIONO SOLDI PER LE BUTTE DA COMPRARE PER LA DIFFERENZIATA (€ 1.50 A ROTOLI). SONO LE PERSONE CHE A VOLTE LO FANNO PER PROTESTA POVERTA’ VECCHIAIA SFOTTIMENTO SFIDA E COSI’ VIA. CI SONO PAESINI PROV. BRESCIA BERGAMO MILANO, SONO PICCOLI E CONTROLLABILI. MA GRANDI EDIFICI|||
VI RICORDO CHE CI SONO MOLTISSIMI CHE NON RISPETTERANNO LA DIFFERENZIATA, COME IN TUTTI I COMPLESSI SUPERCONDOMINI DI TUTTE LE CITTA’. HO GIA’ SCRITTO IN ARTICOLI NON PUBBLICATI CHE, MI RIFERIVO A MARIEDIT NEL SUO INTERVENTO CRITICANDO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA QUI A MILANO, CHE E’ PARI AL 55%, COME DICEVO C’E’ SEMPRE QUALCUNO CHE BUTTA TUTTO NELLA INDIFFERENZIATA SENZA RISPETTARE LA CARTA VETRO UMIDO E PLASTICA. CI VORREBBERO LE TELECAMERE, MA COSTANO. ALTRI DICONO CI VOGLIONO SOLDI PER LE BUTTE DA COMPRARE PER LA DIFFERENZIATA (€ 1.50 A ROTOLI). SONO LE PERSONE CHE A VOLTE LO FANNO PER PROTESTA POVERTA’ VECCHIAIA SFOTTIMENTO SFIDA E COSI’ VIA. CI SONO PAESINI PROV. BRESCIA BERGAMO MILANO, SONO PICCOLI E CONTROLLABILI. MA GRANDI EDIFICI|||
ho la sensazione che l’Amministrazione Comunale non capisca alcunchè sulla raccolta differenziata
raccogliere i rifiuti (prima fase del ciclo dei rifiuti) in maniera distinta è efficace, sia per i profili ambientali che economici, soltanto nel caso in cui la differenziazione avviene sull’intero ciclo dei rifiuti, che comprende il trattamento (fase 2) e lo smaltimento (fase 3)
se ciò non avviene si spendono soltanto più soldi
mi auguro quindi che l’Amministrazione si stia interessando anche delle altre 2 fasi
ho la sensazione che l’Amministrazione Comunale non capisca alcunchè sulla raccolta differenziata
raccogliere i rifiuti (prima fase del ciclo dei rifiuti) in maniera distinta è efficace, sia per i profili ambientali che economici, soltanto nel caso in cui la differenziazione avviene sull’intero ciclo dei rifiuti, che comprende il trattamento (fase 2) e lo smaltimento (fase 3)
se ciò non avviene si spendono soltanto più soldi
mi auguro quindi che l’Amministrazione si stia interessando anche delle altre 2 fasi
la prossima festa appena scopriranno l’acqua calda per lavare la rogna.
la prossima festa appena scopriranno l’acqua calda per lavare la rogna.
Qualcuno dica a ialacqua che Messina è sommersa di rumenta.
Qualcuno dica a ialacqua che Messina è sommersa di rumenta.