Due giorni di tempo per scongiurare la chiusura notturna del Pronto soccorso del Piemonte. L'Ircs ha già dato la piena disponibilità, la palla passa alla mediazione politica. Sperando che nessuno si metta di traverso. L'assessore Gucciardi intanto fa sapere che il presidio sarà aperto h24.
Adesso la palla passa alla “diplomazia”. Ci sono appena 48 ore di tempo per scongiurare il rischio di vedere trasformato il Piemonte in “bottega”, con tanto di chiusura della saracinesca alle 20. Il provvedimento del direttore generale del Papardo Vullo, che dispone l’apertura solo diurna del Pronto soccorso può essere “disinnescato” solo se manager e politici fanno quadrato in tempi rapidissimi.
Già ieri, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto attuativo, i vertici dell’Ircs hanno resa nota la volontà di agire tempestivamente sia per il passaggio di testimone che soprattutto per garantire la piena funzionalità del pronto soccorso. Di fatto da ieri è iniziata la nuova fase e il potere decisionale non è più nelle sole mani di Vullo ma dell’Irccs stesso.
Altrettanto positivo è il messaggio di Beppe Picciolo che prova a gettare acqua sul fuoco ed a sperare sulla soluzione della vicenda: “Le leggi si rispettano e si applicano- scrive il capogruppo Ars di Sicilia Futura- Il Pronto soccorso del Piemonte non deve essere chiuso durante la notte! Penso che il buon senso e la buona capacità di mediazione politica di tutti i manager della provincia di Messina possa creare nelle prossime ore, assieme ad uomini e donne di buona volontà, le condizioni tecniche per scongiurare una chiusura che oltre ai risvolti legali ne avrebbe altri di pari livello sul piano morale. Sono comunque molto fiducioso che l’auspicata soluzione sia dietro l’angolo e che lunedì sera la luce del Pronto soccorso cittadino potrà restare ancora una volta accesa”.
E’ chiaro che in queste ore sarà la capacità di mediazione, ma soprattutto la determinazione di tutti nel fare solo l’interesse della città, a risolvere l’ennesima grana sul percorso ad ostacoli per il Piemonte. Non sappiamo se i vertici del Papardo, che hanno firmato l’ordinanza per far fronte ad un’oggettiva situazione di estrema criticità, si metteranno di traverso oppure faciliteranno una fase transitoria alla quale Messina guarda con estrema attenzione.
Lo stesso assessore Gucciardi nei giorni scorsi aveva ribadito quanto previsto dalla legge 24 d’ottobre, ovvero che deve essere garantita la “migliore funzionalità del pronto soccorso e dei reparti e dei servizi annessi”.
Intanto il coordinatore provinciale del Megafono Massimo Finocchiaro,dopo aver parlato con Crocetta e con l'assessore dichiara: "Gucciardi mi ha rassicurato che da lunedì il pronto soccorso resterà aperto h24 e non ci sarà chiusura notturna".
Il week end potrà portare ad una soluzione condivisa ed evitare che lunedì sera il Pronto soccorso chiuda battenti per la notte. In tutto questo finora non si è letta una sola dichiarazione ed un solo comunicato del sindaco Accorinti. Evidentemente per l’amministrazione e per quanti sono vicini alla giunta la “partita” del Piemonte si è conclusa con la chiusura del punto nascita ed il trasferimento dei reparti al Papardo, dimenticando che la mission dell’emergenza urgenza è vitale per i messinesi.
Rosaria Brancato
Lunedì resterà aperto e martedì chiuderà definitivamente.Ormai si è capita la direzione che Vullo ha deciso per il Piemonte.
Lunedì resterà aperto e martedì chiuderà definitivamente.Ormai si è capita la direzione che Vullo ha deciso per il Piemonte.
lo penso anch’io che rimarrà aperto solo qualche notte poi…………..ritengo, invece che Vullo sia una pedina, che è stata collocata a quel posto solo ed esclusivamente per attendere ai comandi dati da quelli che vengono individuati come mecenati, altruisti, poco interessati alle speculazioni ecc ecc . ma appartengono a quelle sfere di potere , di associazioni , che neanche ci sognamo che definirei mafia dai colletti bianchi , che si prende gioco della vita delle persone, sic.
lo penso anch’io che rimarrà aperto solo qualche notte poi…………..ritengo, invece che Vullo sia una pedina, che è stata collocata a quel posto solo ed esclusivamente per attendere ai comandi dati da quelli che vengono individuati come mecenati, altruisti, poco interessati alle speculazioni ecc ecc . ma appartengono a quelle sfere di potere , di associazioni , che neanche ci sognamo che definirei mafia dai colletti bianchi , che si prende gioco della vita delle persone, sic.
Chi darebbe 30 denari a Accorinti ? non scherziamo.
Si dovrebbero impegnarsi tutti i signori onorevoli, sia regionale che nazionale.
Accorinti meno parla meglio è per tutti.
Accorinti fai una cortesia alla città dimettiti ,ognuno deve sapere i suoi limiti.Sei un brav’uomo ma un pessimo Sindaco.
Chi darebbe 30 denari a Accorinti ? non scherziamo.
Si dovrebbero impegnarsi tutti i signori onorevoli, sia regionale che nazionale.
Accorinti meno parla meglio è per tutti.
Accorinti fai una cortesia alla città dimettiti ,ognuno deve sapere i suoi limiti.Sei un brav’uomo ma un pessimo Sindaco.
Ciò che tu chiamo “colletti bianchi” sono in verità MASSONI
Ciò che tu chiamo “colletti bianchi” sono in verità MASSONI
Beh non volevo dirlo chiaramente ma…………..
Beh non volevo dirlo chiaramente ma…………..
Considerare il dr. Vullo una pedina, mi sembra alquanto riduttivo e del tutto inesatto, in quanto egli sta semplicemente attuando le norme di legge ; altro non può e non deve fare. Io invece punto il dito contro l’azione legislativa sia dei diversi Parlamenti e Governi, succedutisi in questi anni, che non sono stati in grado varare ed attuare leggi migliori e piu’ conformi al dettato costituzionale. Purtroppo, una delle verità è che ne’ lo Stato e nemmeno il mondo della Sanità Pubblica possono definirsi delle Holding Finanziarie con obbligo di realizzare profitti economici. Ci sono infatti, valori etico morali, come il diritto alla salute e l’uguaglianza dell’accesso alle cure che sono tutto fuorche’ Profit.
Considerare il dr. Vullo una pedina, mi sembra alquanto riduttivo e del tutto inesatto, in quanto egli sta semplicemente attuando le norme di legge ; altro non può e non deve fare. Io invece punto il dito contro l’azione legislativa sia dei diversi Parlamenti e Governi, succedutisi in questi anni, che non sono stati in grado varare ed attuare leggi migliori e piu’ conformi al dettato costituzionale. Purtroppo, una delle verità è che ne’ lo Stato e nemmeno il mondo della Sanità Pubblica possono definirsi delle Holding Finanziarie con obbligo di realizzare profitti economici. Ci sono infatti, valori etico morali, come il diritto alla salute e l’uguaglianza dell’accesso alle cure che sono tutto fuorche’ Profit.