Assistenza agli studenti disabili, è ancora tutto a rischio. la vertenza sbarca a Palermo

Assistenza agli studenti disabili, è ancora tutto a rischio. la vertenza sbarca a Palermo

Assistenza agli studenti disabili, è ancora tutto a rischio. la vertenza sbarca a Palermo

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mercoledì 13 Luglio 2016 - 23:32

Trasferta palermitana per i sindacati confederali che ieri si sono presentati in commissione per discutere della vertenza che rischia di lasciare senza lavoro circa duemila operatori in tutta la Sicilia.

La vertenza dei lavoratori del servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili delle scuole superiori di Messina e provincia è sbarcata a Palermo. Un problema che riguarda tutta la Regione, anche se da Messina è partita la battaglia per salvaguardare posti di lavoro e qualità dei servizi resi. E per questo ieri pomeriggio, su richiesta dei sindacati, si è tenuta l'audizione in Commissione Lavoro e Bilancio per parlare del servizio di assistenza igienico-personale agli alunni disabili frequentanti le scuole di ogni ordine e grado gestiti dalle ex province e dai comuni.

Contemporaneamente si sono riuniti in prima, seconda e sesta commissione altri soggetti per discutere lo stesso argomento.

«Praticamente separati in casa – commenta la rappresentanza della Cisl composta dalla segretaria regionale della Cisl Scuola Francesca Bellia, dal segretario generale della Cisl Fp Messina Calogero Emanuele e dal segretario provinciale della Cisl Fp Saro Contestabile – la legge per come è stata approvata produrrebbe solo disastri. Abbiamo chiesto a gran voce di cassare o sospendere l'art.10 della legge regionale 8 e dare continuità al servizio assicurando la qualità soprattutto in favore dell'utenza interessata, mantenendo nel contempo i livelli occupazionali».

«I collaboratori scolastici – ha sottolineato la rappresentanza della Cisl – sarebbero impegnati anche in altre attività scolastiche, come compiti di accoglienza e di sorveglianza nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, durante la ricreazione e di ricevimento del pubblico, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici. E, altro aspetto, non avrebbero la professionalità né la competenza maturata degli operatori specializzati che sono stati utilizzati sino ad ora e hanno oltre un decennio di esperienza».

“Anziché perdere e prendere tempo con la convocazione di un tavolo tecnico entro la prossima settimana – affermano la segretaria generale della Funzione Pubblica Clara Crocé e la responsabile del dipartimento terzo settore, Elena De Pasquale – sarebbe bastato condividere la richiesta di cancellazione di una norma che, incredibilmente, a detta degli stessi deputati che l’hanno votata, è inutile”.

Al termine della seduta di commissione, che si è conlusa di fatto, con l’ennesimo, nulla di fatto (il gioco di parole è obbligatorio), la posizione della FP CGIL, non cambia, anzi, alla luce degli assurdi paradossi emersi durante l’incontro, rafforza l’idea che l’unica strada da seguire è quella di cancellare l’art. 10 e ripristinare la legge n.15 del 2004, così da fornire adeguata assistenza a chi ha bisogno.

“Appare davvero incredibile – affermano la segretaria generale della Funzione Pubblica Clara Crocé e la responsabile del dipartimento terzo settore, Elena De Pasquale – come a circa due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, anziché puntare all’individuazione di soluzioni concrete, che consentano di “rattoppare” il disastro messo in atto da quegli stessi deputati che oggi hanno “disconosciuto” la norma dagli stessi approvata.

Per la Cisl, gli interventi di alcuni deputati hanno tratteggiato l'immagine di una politica irresponsabile e superficiale che approva le leggi senza entrare nel merito dei contenuti e delle conseguenze che ne possono derivare.

La Cisl ha quindi protestato fortemente e ha abbandonato i lavori, quando il presidente della Seconda Commissione, in maniera irriverente ed inadeguata, ha precluso la possibilità di poter esprimere meglio la posizione del sindacato a tutti i soggetti presenti.

La seduta, comunque, si è conclusa con la decisione di convocare un apposito tavolo tra Governo regionale, Sindaci delle Città metropolitane, Ufficio Scolastico Regionale, famiglie e rappresentanti sindacali per trovare delle soluzioni definitive.

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