Il neo arrivato attaccante romano ha il non facile compito di sostituire il portoghese Tavares. Ma anche lui l’anno scorso è andato in doppia cifra con la maglia della Lucchese. Il racconto della sua carriera e le prospettive in biancoscudato. Ufficializzato anche l'arrivo del centrocampista Manuel David Milinkovic
10 gol in 27 presenze per Tavares, score quasi uguale, con lo stesso numero di reti e una presenza in più per Pozzebon nella Lucchese, uguale anche il numero di presenze da titolare, 18. Il Messina ha scelto un omologo del portoghese, che si è accasato al Catanzaro, per sostituirlo ed è il primo vero colpo della stagione, dopo l’arrivo di tanti giovani promettenti. “Non sento il peso dell’eredità – dice l’attaccante romano -. Anche io l’anno scorso, come Tavares, ho raggiunto la doppia cifra senza giocare tantissimo, anche perché ho avuto dei disguidi con uno dei quattro allenatori che abbiamo cambiato nel corso della stagione. Ho visto che qui c’è un bel gruppo, sto cercando di lavorare nel migliore modo possibile e sono sicuro che con dedizione, cattiveria e la grinta giusta i gol verranno di conseguenza”.
Ma che spazio ama ritagliarsi nel reparto offensivo? “Mi piace giocare da solo, da prima punta. Sono fisicamente prestante e quindi posso tenere la palla e fare salire la squadra. Sono capace di attaccare gli spazi e ho anche un buon passo per finalizzare il gioco della squadra”.
Nella sua carriera ha disputato le prime tre stagioni in serie D, collezionando 73 presenze e 11 gol (29 presenze e 6 gol al primo anno, 25 presenze e 5 gol al secondo, 19 presenze e nessun gol al terzo), prima di scendere in Eccellenza, all’Olbia, dov’è “esploso”. 17 gol in 20 presenze, poi 22 gol in 31 presenze la stagione successiva in serie D, sempre con l’Olbia, e il salto in serie B all’Avellino, dove però è rimasto solo per mezza stagione, siglando una rete in 6 partite. L’altra mezza stagione a L’Aquila, in Lega Pro, con 3 reti in 12 presenze, e poi l’ultima a Lucca, come dicevamo.
“Ad Olbia sono stati due anni fantastici – afferma -, nei quali ho realizzato quasi 50 gol, quella piazza mi ha amato tantissimo. Poi il salto in serie B è stato incredibile. C’era ancora la seconda divisione e quindi sono salito di quattro categorie in due anni. È stato un sogno entrare tra i professionisti, in un campionato così importante. La chicca è stato il primo gol tra i cadetti, che ha rappresentato un’emozione unica perché è valso il momentaneo terzo posto in solitaria e ci ha consentito peraltro di battere il Bologna, una delle candidate alla promozione in serie A. Prima ho fatto la gavetta, che mi ha portato a militare in quasi tutte le categorie. Sono arrivato qui grazie alle mie qualità. Spero quest’anno di metterle in mostra in una piazza che lo merita per il blasone e alla quale spero di regalare tante soddisfazioni. Ho scelto il Messina per il suo blasone – conclude -, perché ha giocato tanti anni in A e B, e per il tifo che è molto focoso e l’ho già sentito in questi giorni. E poi c’è stata l’insistenza del direttore Vittorio Tosto, che mi ha illustrato il progetto ed ho deciso di sposarlo in pieno”.
I peloritani hanno ufficializzato anche un altro acquisto, il centrocampista Manuel David Milinkovic, nato in Francia da genitori serbi. Dopo aver collezionato solo 3 presenze nella stagione 2014-15 nella Ternana, in serie B, l'anno scorso, sempre nella serie cadetta, si è diviso tra Salernitana (9 presenze, di cui 4 da titolare e 5 da subentrato) e Lanciano (7 presenze tutte da subentrato).