L'amministratore della società "Stretto di Messina" risponde pure a Bonelli sul suo nuovo esposto
Progetto ponte sullo Stretto. L’amministratore delegato della società “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci, rassicura: “Si è evitato posizionamento su faglie attive”. E precisa: “La documentazione chiesta da Bonelli non esiste ancora”, Sottolinea all’Ansa l’ad: “Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate, comprese quelle del versante calabrese. I punti di contatto con il terreno dell’opera di attraversamento, sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti, sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”. Si tratta di una risposta a chi ha sostenuto che il pilone calabrese del Ponte sullo Stretto sarebbe sulla faglia attiva, come l’ingegnere Paolo Nuvolone, che, assieme a due geologi, sta preparando una relazione per il Comune di Villa San Giovanni (fonte “la Repubblica”).
Ciucci interviene anche sul nuovo esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli: “Come spiegato più volte, la documentazione richiesta dall’onorevole Bonelli riguardante il rapporto negoziale tra la Stretto di Messina e il contraente generale, nonché l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione, sono in corso di definizione così come previsto dal decreto legge 35/23, quindi al momento non sono disponibili in quanto non esistono”.
E ancora: “Si ripete quanto già accaduto per la relazione del progettista, chiesta quando ancora
non era definita ma, immediatamente consegnata all’onorevole Bonelli nel momento in cui è stata approvata dal cda della Stretto di Messina”.
“Parere favorevole all’unanimità del Consiglio superiore del lavori pubblici”
“L’iter approvativo del progetto – conclude Ciucci – prevede la valutazione del ministero dell’Ambiente,
commissione di Via-Vas, e lo svolgimento della conferenza di servizi. L’esito di queste due procedure sarà esaminato dal ministero delle Infrastrutture e sottoposto al Cipess. Questo percorso è chiaramente delineato sempre dal dl 35/23 e tiene conto del fatto che il Consiglio superiore dei lavori pubblici
si era già espresso favorevolmente all’unanimità in una precedente fase progettuale. Infatti di norma il Consiglio si pronuncia sul progetto preliminare”.(Ansa).
Come mai ogni giorno esce un nuovo problema ?
Ormai è chiaro che ci sono troppi pericoli e danni.
Si è già posticipato l’inizio. Qualcosa non va.
Opera disastrosa per la città ?
Ciucci dovrebbe garantire per contratto che il ponte resiste a tutto con i suoi beni per 100 anni .
Le chiacchiere sono chiacchiere.
Sono convinto non firma nulla e rinuncia.
Più parla e meno convince
Le carte non sono disponibili perché non esistono. Ma i 14 miliardi e passa sono già impegnati. O forse non esistono neanche quelli.