Il professionista, amministratore giudiziario del Pilone e della Eurogiochi, non ha più l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Non ha più alcun obbligo l'avvocato Giovanni Bonanno, coinvolto nell'operazione della Polizia battezzata Totem e incentrata sugli affari di Luigi Tibia, esponente del clan di Giostra. Il Tribunale del Riesame (presidente Genovese) ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Nunzio Rosso, e annullato la misura cautelare, disposta dal GIP il 29 giugno scorso, dell'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Il legale era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l'accusa, attraverso l'amministratore giudiziario, la "famiglia" era riuscita a gestire due imprese già sequestrate nel 2012. ossia il lido "Al Pilone" e la società "Eurogiochi". Di fatto, secondo la Squadra Mobile, le due società continuavano ad essere gestite da Tibia, attraverso i suoi fedelissimi.
I magistrati che hanno coordinato l'inchiesta, i sostituti della DDA Fabrizio Monaco, Liliana Todaro e Maria Pellegrino, avevano chiesto al Giudice per le indagini preliminari una disposizione cautelare più severa, volevano cioè che Bonanno andasse in carcere. Ma il GIP ha detto no, disponendo la sola presentazione alla Pg. Oggi è caduta anche questa misura, ma la Procura tornerà davanti al Riesame il 28 luglio prossimo e chiederà nuovamente l'arresto in carcere per l'avvocato.
Alessandra Serio