L'incontro ieri a Messina con l'ex ministro Provenzano e la candidata alle Europee Timbro
MESSINA – “Ci vuole l’Europa per invertire la rotta. Le nostre comunità possono rinascere ma bisogna scegliere bene chi rappresenterà la Sicilia alle Europee”. Maria Flavia Timbro è candidata per le Isole, per il Partito democratico, alle elezioni dell’8 e 9 giugno. Ieri è intervenuta in un incontro organizzato dal Pd a Santa Maria Alemanna. A sostegno dell’avvocata messinese, già deputata alla Camera nella XVIII Legislatura, anche l’ex ministro e deputato Peppe Provenzano e il parlamentare regionale Calogero Leanza. Con loro, una nutrita delegazione di amministratori locali dem.
La candidata ha messo in evidenza: “Le campagne elettorali sono dei viaggi: si sa da dove si parte ma non dove si arriva. Noi vogliamo dare centralità proprio al punto di partenza. Per questo, siamo qui per discutere del rapporto con i territori. La priorità è l’ascolto: un approccio metodologico che vogliamo che identifichi il nostro spirito”.
“I fondi comunitari fondamentali per la Sicilia”
A sua volta, così si è espresso il deputato regionale Leanza: “Mi sento come se fossi il nono candidato. Sto mettendo tutto me stesso in questa partita”. Un passaggio sui fondi comunitari è stato al centro dell’intervento della consigliera comunale Antonella Russo: “Si tratta investimenti necessari. Siamo
convinti che il 40% dei fondi Pnrr debba essere destinato al sud, anche se questo governo non sembra troppo d’accordo”.
“Contro invecchiamento e spopolamento serve un ruolo più forte dell’Europa”
La sperequazione e la mancanza di equità sono stati temi centrali del discorso di Maria Flavia Timbro, che ha insistito sulla necessità di rafforzare i rapporti con l’Europa, prestando attenzione particolare alle realtà dei piccoli Comuni. “L’Europa non può trascurare invecchiamento e spopolamento delle aree interne: perdiamo popolazione, capitale umano, e non riusciamo a sfruttare poi le opportunità di sviluppo”, ha proseguito Marco Saetti, sindaco di Casalvecchio Siculo e presidente Unione Comuni Valle
jonica dei peloritani.
“Una necessità concreta è che le amministrazioni lavorino in rete in un’ottica di società coesa”, ha sostenuto Nella Foscolo, vicesindaca di Nizza di Sicilia. “La nostra città metropolitana perde ogni anno migliaia di cittadini che non sempre vanno via per scelta ma troppo spesso per necessità”, ha
ribadito Timbro. “La nostra, infatti, è una delle realtà che ha il più alto tasso di denatalitá”, ha evidenziato Gabriele Saporita, presidente del Consiglio comunale di Pace del Mela.
“Un futuro sostenibile è possibile nei territori”
Per questo motivo, “un valore aggiunto è rappresentato da chi resta e ben conosce il territorio da cui proviene”, ha rimarcato il consigliere comunale Alessandro Russo nel suo invito a un “voto
consapevole”. Di futuro sostenibile si è fatto invece portavoce Giuseppe Siracusano, imprenditore e vicesindaco di Malfa: “Abbiamo attuato provvedimenti che sono stati impopolari ma questo ci ha permesso di interloquire direttamente con la comunità europea. Siamo isola pilota per un progetto che ci consentirà di essere autosufficienti dal punto di vista energetico entro il 2030”.
E alla politica dei “modelli virtuosi” guarda l’ex ministro del Sud, Provenzano, il quale ha lanciato un appello alle forze dem del territorio: “Dobbiamo riprendere il timone dell’opposizione senza delegarlo a nessun saltimbanco”.
Si “drogano” di sicuro, non c’è altra spiegazione per per le cavolate che dicono.