Botta e risposta tra il presidente della III Municipalità Cacciotto e l'assessore Caruso
MESSINA – “Della riqualificazione dell’ex Polveriera di Bisconte non si parla più. Anzi, è calato il silenzio assoluto da parte dell’amministrazione”. A parlare è il presidente della III Municipalità Alessandro Cacciotto. Già da consigliere, aveva lanciato un appello alle istituzioni nel lontano 2013.
A rispondere è l’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Caruso: “Intanto è un bene demaniale. Non appartiene al Comune. In regime di statuto speciale, il demanio regionale può concederci questo bene, al pari delle fortificazioni. E per Forte Ogliastri e Forte Schiaffino ci sono voluti tre anni. Tuttavia, il demanio potrebbe concederlo a fronte di un finanziamento già destinato per il restauro del bene. Ma in un momento in cui sul piano economico siamo stretti, se dobbiamo puntare su investimenti per restauri, mi sembra giusto partire da quelli che già appartengono al Comune. Mi riferisco all’abbazia di San Filippo il Grande e alla galleria monumentale del Gran Camposanto. Questi sono nostri“.
Continua l’assessore: “Nel caso dell’acquisto di palazzo Formento, ad esempio, bisognerebbe intanto avere la disponibilità dei proprietari e l’iter sarebbe più lungo. Sul piano operativo, è preferibile partire dai beni di cui abbiamo la piena disponibilità. E che hanno bisogno di finanziamenti per essere fruibili. Questo non significa non tenere in debita considerazione una struttura, come quella dell’ex Polveriera, che conosco bene. Ma i tempi non possono essere immediati e non è un’operazione fattibile in questa fase”.