Nel Messinese partecipano Alcara Li Fusi, Frazzanò, Mirto, Pettineo, San Piero Patti. Ecco cosa si potrà ammirare
Si potrà andare alla scoperta di un antico frantoio nel centro della piccola Pettineo o raccogliere le fragole salendo al monastero di Frazzanò o ancora osservare il pranzo dei grifoni ad Alcara Li Fusi; osservare da vicino gli artigiani tra le strane colonne del convento dei Carmelitani Calzati che ricordano un tempio greco, a San Piero Patti. O contare i costumi e le divise del museo di Mirto. Ogni comune del Messinese, anche il più piccolo, è diverso dagli altri, e ognuno è una piccola scoperta. Lo si potrà fare nel terzo e ultimo weekend (da domani, venerdì 24 a domenica 26 maggio) del Borghi dei Tesori Roots Fest.
Pettineo non solo è il paese del limone in seccagno, ma possiede anche straordinari ulivi secolari tra i quali uno di 1800 anni, tra i più antichi del Mediterraneo: sabato e domenica si potrà andare alla scoperta di un antico frantoio nel centro del piccolo borgo dove sarà possibile anche degustare l’olio EVO. Sempre sabato alle 17.30 presentazione di A Furmicalora, romanzo di Mariuccia Noto.
Invece salendo verso l’unico monastero basiliano di Sicilia, a Frazzanò, non si potrà fare a meno di fermarsi nell’azienda di Calogero Miracola, dove ci si potrà immergere nel mondo fantastico di fragole e lamponi che qui crescono secondo i criteri delle colture biologiche, senza uso di pesticidi. Le potrete assaggiare appena raccolte, ammirando il bellissimo panorama delle isole Eolie.
Ad Alcara Li Fusi sarà l’ultima occasione per vedere da vicino (e in piena sicurezza) i grifoni ma anche una coppia di aquile reali e un “capovaccaio” che sono le vera caratteristica di questi paesaggi incontaminati: il percorso è stato strutturato con grande intelligenza da Nicolino Romano dell’Associazione Ambiente Sicilia. Sarà anche possibile seguire un percorso sensoriale segnato da erbe spontanee e mangerecce presenti nel sito, opportunamente etichettate e censite: è il risultato del progetto premiato e finanziato dai Borghi dei Tesori l’anno scorso.
A San Piero Patti vi mostreranno il misterioso Cristo Nero della chiesa dell’Assunta: fu dipinto di scuro non si sa perché, forse perché danneggiato da un incendio. E la minuscola Santa Maria del Gesù con la statua della Madonna scolpita nel 1514 dal Gagini. Nell’antico quartiere Arabite si parla ancora un particolarissimo dialetto gallo-italico, è un mondo a parte disseminato su un reticolo intricato di vicoli. Nel cinquecentesco convento dei Carmelitani Calzati il piano terra ospita laboratori artigianali, di restauro e atelier.
Il cuore di Mirto è sicuramente Palazzo Cupane con la collezione unica di un appassionato costumista e scenografo come Pippo Miraudo: abiti, corsetti, crinoline, seta grezza e scialli, di nobili, borghesi e popolane. Alcuni di questi costumi sono stati scelti da Zeffirelli per il film “Storia di una capinera”; ci sono anche valigie, cassapanche, calessi, carretti siciliani, una collezione di ferri da stiro e macchine da cucire, scarpe di Ferragamo, una camicia garibaldina, le divise dei servitori dei Bordonaro. Tra le chicche il Delphos, un abito di Mariano Fortuny in tessuto plissettato e un abito Charleston dell’epoca di Franca Florio.
Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione dei festival dei Borghi l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa: anche Borghi dei Tesori Roots Fest è una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi che apriranno le porte. Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite; passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e nell’info point di ciascun borgo.
Il festival è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia.