L’opera musicale, scritta da Enzo Caruso e Matteo Brancato, ha raccolto lunghi applausi nell’anteprima andata in scena sulla scalinata antistante Palazzo Zanca
Davanti ad un folto pubblico, accorso per assistere allo spettacolo finale dello Sbarco di Don Giovanni d’Austria, svoltosi nella splendida cornice della scalinata di Palazzo Zanca, è stato presentata in anteprima l’opera musicale scritta da Enzo Caruso e Matteo Brancato che ha per protagonista Miguel de Cervantes e il suo soggiorno a Messina nel 1571. Con il coordinamento scenico di Gianni Fortunato Pisani, gli inediti brani sono stati interpretati da Margherita Smedile, Guillermo Lopez, Umberto Vita, Clara Santamaria, Stella Giardina e Gabriele Furnari Falanga.
Storia nella storia, l’opera racconta della permanenza a Messina della grande Flotta della Santa Lega, composta da 300 navi e 80.000 uomini tra principi, marinai, rematori e uomini di equipaggio e della storia d’amore tra due giovani: Maria, una ragazza popolana messinese e un personaggio della flotta che diventerà famoso con il nome di Miguel de Cervantes. Un susseguirsi di canzoni, i cui testi, brillantemente interpretati dai giovani attori-cantanti, sono stati accompagnati da suggestivi filmati per raccontare i sogni e le paure di che si accinge alla guerra con la paura di non tornare, la voglia di partire e la tentazione di restare, il dolore delle madri che piangono i propri figli (cristiani e musulmani) che andranno a morire in battaglia e la speranza di coloro che partono per cercare il proprio riscatto nella vana gloria. Cervantes, personaggio universale e protagonista, è il poeta che, chiamato da Don Giovanni a scrivere in versi l’epica impresa, diventa il tramite attraverso il quale è possibile riflettere che l’epico scontro, la vittoria sul nemico, alla luce della storia fra Oriente e Occidente, non saranno mai risolutivi, ma uno dei tanti “mulini a vento” illusori, effimeri, inseguiti e combattuti dagli uomini.
Lungo l’applauso del pubblico e appassionato l’interesse dei partner spagnoli e greci, facenti parte della Rete euro-mediterranea ospite in questi giorni a Messina, che hanno manifestato l’intenzione di compartecipare ad una produzione internazionale dell’opera e la sua rappresentazione nei porti delle città marinare europee coinvolti nello storico evento. Il forte messaggio trasversale di Pace che essa promuove attraverso il richiamo alla Battaglia di Lepanto e al personaggio protagonista Miguel de Cervantes, soldato e poeta a Lepanto, la rende particolarmente interessante per gli attualissimi temi legati al dialogo, alla mediazione e alla pace nel Mediterraneo.
Sull’esempio di Notre Dame de Paris, che continua a promuovere nel mondo il nome di Parigi, è auspicabile che tale opera, ambientata a Messina nel XVI secolo, possa veicolare nel mondo il nome di una città che con il suo porto è sempre stata, nella storia, strategico crocevia di rotte di mercanti e di incontro di culture.