Non è sospesa l'esecuzione del pignoramento del traghetto di Rfi, non più in servizio, disposta dal giudice alla fine dello scorso mese, dopo l'ennesima vittoria dei 10 lavoratori precari della società.
Resta pignorata la Logudoru, la nave di Rfi non più in servizio sullo Stretto da qualche anno. Lo ha deciso il Giudice del Lavoro di Messina, Alberto Pavan, che ha rigettato l'istanza con la quale Rfi chiedeva la sospensione del pignoramento dell'imbarcazione, disposta dal Tribunale alla fine del mese scorso alla fine di un lungo braccio di ferro giudiziario tra i lavoratori e la società.
Il decreto di rigetto da quindi nuovamente ragione al lavoratore, un ex precario di Rfi che si è visto riconoscere, insieme ad altri 9 colleghi, il diritto a non essere trattato come un dipendente a tempo indeterminato. (Per approfondimenti leggi qui).
Dopo la decisione del 25 luglio scorso, Rfi aveva presentato istanza cautelare nei confronti del pignoramento, adducendo diverse ragioni procedurali e sostanziali, compresa la carenza del titolo esecutivo. Uno dei lavoratori, assistito dall'avvocato Maria Grazia Belfiore, si è opposto sottolineando in particolare la natura meramente delatoria dell'istanza.
E il giudice gli ha dato ragione, rigettando la richiesta e non sospendendo l'esecuzione del pignoramento. Alessandra Serio
Alle Fs il pignoramento forse gli va bene, è un modo per disinteressarsi della nave. La Logudoro ha avuto una vita travagliata dopo la chiusura della rotta sarda, è stata più tempo ferma che a solcare il mare.