La Cisl Messina si è fatta promotrice di questo primo momento di riflessione con enti, istituzioni e professionisti per creare una sinergia che possa dar vita a un serio programma di prevenzione e messa in sicurezza. Un percorso da fare guardando necessariamente al Governo nazionale e all'Unione Europea.
Da Amatrice a Messina. Dalle macerie alla prevenzione. Il terremoto che ha stravolto il centro Italia ha prepotentemente riacceso i riflettori nazionali sul rischio sismico, soprattutto nei territori che il terremoto lo hanno vissuto sulla propria pelle, che ne portano ancora i segni, ma che vogliono guardare avanti affinché quelle immagini di distruzione non debbano riproporsi più. Per farlo però ci vuole programmazione, unità d’intenti, sinergie istituzionali. Per questo la Cisl Messina ha lanciato l’iniziativa “Dalla Protezione Civile alla Prevenzione Civile”, mettendo allo stesso tavolo esperti, ordini professionali, rappresentanti politici e istituzionali per approfondire la situazione del rischio sismico a Messina e la sua prevenzione.
Nella sala consiglio di Palazzo dei Leoni si sono riuniti il responsabile del Genio Civile Leonardo Santoro, l’assessore all’urbanistica del Comune, Sergio De Cola e l’esperto di Protezione Civile, Antonio Rizzo, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone. Proprio Ardizzone ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa Cisl in ottica prevenzione e messa in sicurezza, a partire da edifici pubblici e scuole, puntando però a intercettare risorse economiche dall’Unione Europea perché sarebbe impensabile che ogni singola amministrazione possa coprire investimenti così ingenti.
“I problemi legati ai rischi sismi e ai rischi idrogeologici purtroppo ci vedono sempre impegnati al gioco della roulette. Noi non possiamo continuare a giocare alla roulette sperando che il numero del disastro non esca. C’è bisogno di fare squadra, c’è bisogno di costruire un programma con le responsabilità professionali, amministrative e istituzionali per essere pronti ad agganciarci al programma che il governo nazionale ha lanciato con il progetto Casa Italia” ha detto il segretario generale Tonino Genovese.
Il numero uno della Cisl di Messina ha spiegato che l’iniziativa è nata per creare un primo momento di riflessione che però non si deve esaurire. Bisogna fare il punto della situazione, capire qual è il percorso che Messina e il suo territorio hanno compiuto e possono ancora compiere in tema di prevenzione.
Fondamentale dunque cercare un’interlocuzione con il Governo nazionale e con l’Unione Europea, soprattutto se gli obiettivi sono ambiziosi. Basti pensare alle scuole, in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento per il caso scoppiato con la chiusura della Ettore Castronovo. E’ stato l’assessore Sergio De Cola a spiegare che per mettere in sicurezza e a norma le 110 scuole nel nostro territorio comunale servono circa 50 milioni di euro. Una somma che le casse comunali da sole ovviamente non può coprire e che dunque impone una sinergia sull’asse Messina-Roma-Bruxelles.
F.St.