L’allenatore del Messina è soddisfatto della prestazione dei suoi, nonostante il pareggio sia arrivato solo in extremis. La felicità di Madonia, che ha regalato il pari ai peloritani. Il rammarico di Abruzzese e De Angelis e la lucida analisi del tecnico Calabro
Il risultato è padrone del calcio e il gol di Madonia all’89’ rasserena gli animi in sala stampa. Con una sconfitta, il clima sarebbe stato ben diverso. “Nel primo tempo era nostra intenzione lasciare il pallino del gioco, ma non così tanto, ad una squadra importante – dice mister Sasà Marra -, una neopromossa per modo di dire perché è costata molto e ha giocatori importanti. Ci hanno colto un po’ alla sprovvista con le tre punte, tra cui Abate che si sacrificava tra le linee. Appena ci siamo alzati è arrivata l’occasione in cui hanno colpito il palo, ma noi abbiamo avuto un paio di ripartenze importanti, con Pozzebon e Capua. Nella ripresa ho invertito i centrocampisti, Foresta ha fermato la loro fonte di gioco Galdean, abbiamo preso possesso della gara e c’era una sola squadra in campo”.
Il Messina è andato sotto su rigore per il contatto tra Ionut e De Angelis. “Ionut è molto aggressivo – prosegue Marra -, nella nostra deve ragionare, De Angelis non aspettava altro. Poi abbiamo sprecato molto ma sono contento perché ho visto una squadra ordinata contro una signora squadra, abbiamo concesso poco anche nella ripresa, quando potevamo subire perché eravamo tutti proiettati in avanti. E’ mancata la velocità nella gestione della palla ma non dimentichiamo che io sono arrivato a ridosso della prima giornata, ci sono automatismi da limare ma lo spirito è quello giusto”.
I tifosi, però, alla fine hanno contestato. “Dobbiamo fargli cambiare opinioni – afferma ancora l’allenatore -. La sconfitta nel derby brucia a tutti, lo capisco, rispetto la rabbia dei tifosi ma credo che oggi la squadra abbia dato tutto in campo”.
Nelle prime due giornate il Messina è partito col 4-3-3, stavolta invece col 3-5-2. “Considerati i problemi che dobbiamo affrontare è andata bene – continua Marra -. Mancano i meccanismi giusti per alzarsi con gli esterni e la velocità per girare palla, Akrapovic era debuttante e ha fatto la sua onesta partita. Nel primo tempo, a volte, abbiamo liberato il campo per Foresta. Ma affrontavamo una squadra organizzatissima e faccio i complimenti ai più esperti, Musacci, Pozzebon, Maccarrone e De Vito, che non si sono persi d’animo e hanno dato coraggio anche ai più giovani. L’ha risolta Madonia, è quello che ci aspettiamo da lui, la sua giocata importante era ciò che ci voleva contro una squadra che chiudeva bene gli spazi”.
Dal calciomercato Marra si aspetta ancora una punta in grado di sostituire Pozzebon. “La società lo sa, poteva già farci comodo, perché siamo arrivati tante volte sul fondo, anche se con errori dovuti alla troppa foga. Ferri ha fatto bene ma poi non riusciva più a entrare in area. Se una difesa a tre si chiude diventa difficile penetrare, Pozzebon si è intestardito corpo a corpo e ha avuto la peggio”.
La parola passa all’autore del pari, Giuseppe Madonia. “Ci ho sempre creduto – afferma -, sono entrato con la voglia giusta convinto che potevamo farcela e, anche prima del gol, avevamo già avuto altre occasioni. L’avversario era esperto, nel primo tempo abbiamo faticato ma anche loro non hanno creato granché”. Dopo due partite un po’ sottotono, Madonia si è sbloccato. “Non segnavo da tanto e il gol è arrivato nel momento più opportuno. Mi auguro di poter arrivare al 100 % della condizione entro una o due settimane. La squadra, comunque, ha meritato il pareggio”. All’orizzonte due gare difficili, contro Juve Stabia e Foggia. “Saranno due test importanti – conclude Madonia -. Purtroppo abbiamo fuori alcuni calciatori importanti, li aspettiamo per darci una mano”.
In casa Francavilla c’è l’ovvio rammarico per una vittoria sfumata in extremis ma anche la soddisfazione per una buona prestazione. “Abbiamo fatto ciò che volevamo – dice il difensore Giuseppe Abruzzese -. Nel primo tempo abbiamo avuto sempre il pallino del gioco, poi nella ripresa ci siamo voluti abbassare, anche perché tre o quattro di noi avevano i crampi. Comunque non abbiamo mai rischiato, se non tiri da fuori area, e siamo sempre stati in partita”. “Nella ripresa ci siamo abbassati troppo – incalza l’attaccante Gianluca De Angelis, l’anno scorso 13 gol nella Casertana – ma non abbiamo subìto occasioni limpide, solo tanti cross. Siamo stati ingenui, al 90’ la partita si deve portare a casa in ogni modo ma sono comunque soddisfatto perché era un campo difficile. Se Madonia non s’inventava quel gol, avremmo vinto noi”.
Meno spavaldo l’allenatore dei pugliesi, Antonio Calabro. “Mi è piaciuto molto il nostro primo tempo, nella ripresa ci siamo abbassati non per nostra volontà, bisogna rendere meriti anche ad un avversario che veniva da una sconfitta in un derby e non voleva perdere ancora. Abbiamo fatto la partita giusta, attaccando quand’era possibile e difendendoci a denti stretti. Nella ripresa il Messina ha preso il pallino del gioco ma noi potevamo chiudere la partita. Speravo che il Messina cambiasse modulo e così è stato, in modo da sorprenderli con Abate trequartista. A centrocampo eravamo uomo a uomo e in difesa in superiorità numerica, probabilmente loro non se lo aspettavano. Siamo riusciti a mettere Pozzebon in mezzo a tre difensori e Abate su Musacci, poi siamo passati ad un’unica punta e abbiamo contrastato le loro verticalizzazioni. Purtroppo proprio in una di queste abbiamo preso gol, non doveva accadere”.
(Marco Ipsale)