Il sindaco aveva annunciato che la giunta ieri avrebbe esitato la delibera sulla nuova società che raccoglierà l'eredità di Messinambiente e Ato3, ancora silenzio però su questo fronte. Oggi l'amministrazione tornerà a riunirsi ma potrebbero essere necessari ancora altri giorni per decidere.
«La svolta sarà la nuova società. Il 12 settembre la giunta farà la delibera per unire Ato e Messinambiente in un’unica società che potrà fare investimenti, comprare i mezzi che servono, avviare un corso senza debiti». Con queste parole il sindaco Renato Accorinti annunciava due settimane fa in aula l’imminente nascita della nuova società dei rifiuti, aveva anche fissato la data, ma ad oggi ancora questo impegno non è riuscito a trasformarsi in quella delibera tanto attesa. Il 12 settembre è passato, la giunta tornerà a riunirsi oggi e potrebbe essere il giorno giusto, anche se a quanto pare all’interno della compagine accorintiana non si è ancora trovata la quadratura del cerchio su cosa dovrà emergere da questa delibera che disegnerà il futuro della gestione rifiuti in città. Probabilmente ci vorranno ancora dei giorni di discussione e confronto. Il nodo da sciogliere è quella Multiservizi in cui qualcuno continua a credere fermamente ma che piace pochissimo al consiglio comunale a cui spetta l’ultima parola. Consiglio che in queste settimane ha alzato spesso la voce sul modello di società da che dovrà raccogliere l’eredità di una malandata Messinambiente e di un’Ato3 ancora in vita a suon di ordinanze regionali.
A scompigliare le carte e a riportare a galla la Multiservizi, dopo oltre un anno di lavoro per creare l’Amam acqua e rifiuti, è stata l’ordinanza siglata dal sindaco Accorinti lo scorso 1 agosto (VEDI QUI). In quel documento programmatico, l’ultimo in ordine di tempo, il primo cittadino scriveva a chiare lettere di aver «valutato l’opportunità di eliminare la fase intermedia relativa al passaggio dei servizi di igiene ambientale all’Amam e di procedere direttamente alla costituzione di una nuova società di capitali multiservizi a totale partecipazione pubblica locale, a cui affidare in regime di house providing, in via immediata, la gestione integrata dei rifiuti secondo il Piano di intervento Aro e, nel corso del 2017, il Servizio idrico integrato, il Trasporto pubblico locale e gli ulteriori servizi pubblici individuati dalla giunta con la delibera del 31 marzo 2015 con cui si istituiva la commissione tecnica per la valutazione del modello gestione della “Messina Multiservizi: gestione, manutenzione e valorizzazione del Pilone e delle aree circostanti in concessione per la pubblica fruizioni a scopi turistici, ricreatici, ambientali e di ricerca; servizi sociali; realizzazione e gestione di una flotta pubblica nell’Area Metropolitana dello Stretto».
Ipotesi che ha inevitabilmente riaperto il dibattito sulla percorribilità di questa strada e che ha fatto schierare diversi esponenti dell’aula, basta citare Peppuccio Santalco e Franco Mondello, dichiaratamente contro un’unica grande società. E’ iniziato un fitto dialogo tra i capigruppo consiliari e l’assessore Daniele Ialacqua, l’esponente della giunta Accorinti con la delega all’Ambiente ha più volte assicurato all’aula che in una prima fase la nuova società si occuperà esclusivamente di servizi di igiene ambientale, considerato anche che per mettere tutto nello stesso calderone servono capitali e contratti di servizio. E se l’orizzonte dell’amministrazione resta la Multiservizi, la legge tra l’altro impone di ridurre le società e non di crearne di nuove e di aumentare un pacchetto di partecipate già considerevole, per Ialacqua oggi più che mai la priorità è mettere in sicurezza il comparto rifiuti. L’assessore tra l’altro sa bene che senza l’appoggio del consiglio difficilmente si potrebbe andare avanti, allo stesso tempo però c’è da sciogliere questo nodo multiservizi che a molti non piace e che invece alla fine rispunta sempre. Ed è proprio all’interno della giunta che a quanto pare si devono superare delle resistenze.
Francesca Stornante
Sai la novità… Questo sa solo fare annunci “epocali” a cui credono solo i suoi ultras… E la città muore…
Sai la novità… Questo sa solo fare annunci “epocali” a cui credono solo i suoi ultras… E la città muore…