Una Festa dell'Unità che divide tutti: Labdem si tira fuori e dice basta al commissariamento

Una Festa dell’Unità che divide tutti: Labdem si tira fuori e dice basta al commissariamento

Una Festa dell’Unità che divide tutti: Labdem si tira fuori e dice basta al commissariamento

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mercoledì 21 Settembre 2016 - 17:29

L'organizzazione della Festa dell'Unità sta facendo uscire fiorile varie anime di un Pd che a Messina appare ancora frammentato e inconsistente. Gli esponenti di LabDem puntano il dito contro la gestione commissariale di Ernesto Carbone e si appellano alla Direzione nazionale del partito.

Il Pd di Messina si prepara alla Festa nazionale della pubblica amministrazione e delle innovazioni organizzata dal Pd nell’ambito delle iniziative nazionali della Festa dell’unità del partito. Un evento che ha scatenato la guerra in casa. Un gruppo di iscritti del Pd ieri hanno scritto una lunga lettera per chiedere cosa ci sia da festeggiare per un partito che in città è in stato comatoso e di fatto non esiste. Oggi parla un’altra anima del Pd, quella rappresentata da Labdem che parla di una Festa dell’Unità quasi clandestina, organizzata con i metodi fin quì praticati. Per questo, all’unanimità, gli esponenti di Labdem hanno deciso di tirarsi fuori dall’iniziativa e nel contempo di avanzare richiesta, come previsto dall’art. 17 dello Statuto essendo trascorso un anno dall’inizio della gestione commissariale, per sollecitare la Direzione nazionale del Partito affinché proceda rapidamente ad attivare quanto statutariamente previsto per porre fine alla gestione commissariale e per consentire il ripristino degli organismi collegiali di governo del PD messinese.E’ infatti proprio la nomina di Ernesto Carbone a finire sotto la lente d’ingrandimento.

“I militanti ed i quadri dirigenti rimasti nel PD avevano colto nelle ragioni di quella nomina una opportunità considerata la necessità e l’urgenza di ripristinare le occasioni e ristabilire le condizioni per la ripresa del dibattito e del confronto interno che di fatto erano state espunte dal Partito da parte del gruppo dirigente di maggioranza del tempo nel corso degli infausti anni precedenti. All’avvio della gestione commissariale tutti i compagni ed i quadri dirigenti sottolineavano coralmente ed a gran voce tre esigenze: riabilitare i luoghi fisici interni ed esterni della discussione politica completamente obliterati e sostanzialmente inesistenti; avviare il tesseramento dei militanti e non dei soliti e noti clientes i quali, intanto, fortunatamente, avevano scelto l’esodo di massa obbligato; avviare le procedure per la convocazione del congresso al fine di ripristinare gli organi democraticamente eletti.

Queste disponibilità conclamate e corali costituivano un importante valore aggiunto ai fini della ricostruzione del PD del “dopo esodo” e che, nonostante tutto, come testimoniato dalla volontà dei dirigenti e dei militanti dei circoli territoriali si ritiene ancora possibile ove vengano, ma rapidamente, ripristinate le condizioni di agibilità democratica attraverso la celebrazione del congresso”.

Labdem non ignora il fatto che però nel corso dei mesi, da ottobre 2015 ad oggi, purtroppo, si è affievolita del tutto qualsiasi interlocuzione col commissario designato, presente a Messina soltanto in pochissime occasioni, quasi clandestine, e la cui gestione si è manifestata esclusivamente attraverso intempestivi comunicati stampa mai oggetto di alcuna interlocuzione in sede locale. “E tuttavia a fronte di tali incomprensibili ed immotivate scelte comportamentali noi di Labdem, ed in verità anche altri compagni espressione di altri posizioni dialettiche interne, abbiamo attivato iniziative e suggerito proposte rispetto ai temi della agenda politica a cominciare dalla disastrata gestione comunale. Così come siamo stati promotori di ben 8 incontri in altrettante città siciliane sul tema del referendum costituzionale mentre altre sono in itinere”.

Coordinamento LabDem-Sicilia: Francesco Barbalace, Salvo Lisi

Coordinamento LabDem-Messina: Giuseppe Fera, Luigi Beninati, Rosario Cucinotta, Angelo Libetti, Enzo Costantino, Raffaele de Leonardis, Fabrizio Calorenni, Pietro Di Pietro

Coordinamento LabDem-Nebrodi: Ivan Martella, Maria Lapoli, Emilio Ricciardo, Sebastiano Di Francesca, Alessia Di Stefano, Nino Josia, Paolo Rotelli

Coordinamento LabDem-Barcellona P.G.: Franco Pino, Salvatore Leto, Felice Mancuso, Mariano Di Salvo, Francesco Pagano

Coordinamento LabDem-Ionica: Gianni Miasi, Giuseppe Losi, Giovanni Sterrantino

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