"Dall'Europa possibile procedura d'infrazione per il ponte", Ciucci: "Nessun rischio"

“Dall’Europa possibile procedura d’infrazione per il ponte”, Ciucci: “Nessun rischio”

Redazione

“Dall’Europa possibile procedura d’infrazione per il ponte”, Ciucci: “Nessun rischio”

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mercoledì 26 Giugno 2024 - 16:11

Il comitato "Invece del ponte" ha presentato la richiesta per aumento superiore al doppio, nei costi, del limite europeo

Ponte sullo Stretto. “L’incremento di costo risultante dal progetto definitivo supera del doppio il limite posto dalle direttive europee”. Lo rileva il comitato “Invece del ponte” che ha presentato alla direzione generale del Mercato interno, dell’industria, dell’imprenditoria e delle Pmi (Piccole e medie imprese) della Commissione europea “richiesta per valutare l’apertura di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea a carico dell’Italia sull’appalto per la progettazione e costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina”.

La denuncia, presentata lo scorso 20 giugno, “segnala che i provvedimenti adottati nel 2023 da governo e Parlamento italiani per riattivare i contratti potrebbero violare la Direttiva 2014/24/UE che obbliga a bandire una nuova gara d’appalto se il valore del contratto cresce oltre il 50% del valore iniziale. Rilevato che il progetto non espone i necessari elaborati di stima né il Piano economico e finanziario, viene evidenziato che  il documento d’aggiornamento analisi costi-benefici riferisce soltanto di un costo totale dell’investimento di € 13,5 miliardi, di cui 10,855 mld per affidamento al contraente generale”.

“Si supera più del doppio il limite d’incremento stabilito dall’Europa”

Continua “Invece del ponte”: “In base al Piano economico e finanziario dell’opera sottoscritto il 21 settembre 2009, il valore originario del contratto era € 3.879.600.000, e l’aggiornamento prezzi contrattualmente previsto lo portava a € 4.544.906.000. La maggiorazione intervenuta a marzo 2009 aveva portato il corrispettivo totale a € 4.969.530.000. L’incremento di costo risultante dal progetto definitivo è dunque compreso fra il 179,8% e il 118,4% di ogni precedente valore. Tali importi superano di molto (ben oltre il doppio) il limite di incremento posto dall’art. 72 della Direttiva 2014/24/UE (recepita da DLgsl 50/2016 e s.m.i.) secondo cui l’eventuale aumento di prezzo non deve eccedere il 50% del valore del contratto iniziale. Gli uffici della Commissione provvederanno adesso ad esaminare la denuncia secondo il diritto dell’Unione europea”.

Ciucci: “Nessun rischio d’infrazione Ue”

L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, rassicura invece “che l’Italia non rischia alcuna procedura di infrazione europea per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Il rispetto dell’articolo 72 della direttiva Ue appalti riguardante il limite del 50% della crescita del costo – spiega Ciucci – è espressamente richiamato dal decreto-legge 35 in tema di ‘Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria’ che ha riattivato il progetto”.

E ancora: “Come risulterà nell’aggiornamento del Piano economico finanziario, in corso, le disposizioni saranno rispettate. In ogni caso la crescita del valore dell’investimento non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei costi dei materiali da costruzione registrato negli ultimi anni”.

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2 commenti

  1. Un comitato di retrogradi oscurantisti. Siete ridicoli.

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  2. solo 4 dissennati potevano segnalare un’eventuale infrazione che in caso fosse accertata andremmo a pagare noi tutti e che in ogni caso non fermerà la costruzione del ponte

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