"Serve anche un cambio di mentalità e investimento"
di Carmelo Caspanello
MESSINA – Piazza San Vincenzo ha ospitato l’assemblea organizzata dal Circolo Pd della IV Circoscrizione per discutere l’emergenza idrica che attanaglia la città. Un incontro acceso e partecipato, dove rabbia, indignazione e preoccupazione hanno preso il sopravvento. Ad aprire i lavori è stato il segretario del circolo Armando Hyerace, che ha espresso la sua profonda preoccupazione per le immagini del lago di Pergusa in secca e per i disagi che i cittadini stanno vivendo quotidianamente. “Stiamo di fronte a un’emergenza sociale ed economica senza precedenti”, ha dichiarato Hyerace, sottolineando che la situazione non è dovuta solo ai cambiamenti climatici, ma anche a una serie di “negligenze e mancanze da parte delle istituzioni. Per sei anni ci è stato promesso che avremmo avuto acqua h24, e invece ci ritroviamo a secco”, ha tuonato, chiedendo assunzioni di responsabilità chiare.
Rabbia e indignazione dei cittadini
Numerosi cittadini sono intervenuti per esprimere la loro rabbia e frustrazione per la mancanza di acqua. Hanno sottolineato “disinformazione da parte di Amam”, l’azienda che gestisce il servizio idrico, e la mancanza di soluzioni concrete. “Non possiamo più vivere così”, ha rimarcato una signora tra la folla. “Abbiamo bisogno di risposte e di soluzioni immediate!”.
Esperti: serve un cambio di mentalità e investimenti
Anna Giordano, ambientalista del Wwf, ha ribadito l’importanza di un uso consapevole dell’acqua, sottolineando che la risorsa non è infinita: “Dobbiamo modificare i nostri comportamenti e stili di vita – ha affermato – per preservare questa preziosa risorsa”. L’ex direttore di Amam, Natale Cucè, ha invece puntato il dito sulla necessità di intervenire sul sistema di distribuzione idrica, attualmente soggetto a dispersione eccessiva: “Ricercare nuove fonti idriche è inutile se non si riducono le perdite””, ha spiegato Cucè”. L’ex assessore Guido Signorino ha denunciato la mancanza di interventi concreti da parte dell’attuale Amministrazione per ridurre gli sprechi e migliorare la manutenzione delle reti idriche. “Già dal 2018 – sostiene – era pronto un piano per la riduzione delle perdite, ma è rimasto sulla carta”. Il consigliere circoscrizionale Renato Coletta ha confermato la situazione di disagio in molte zone della città, prive completamente di acqua. E chiosa: “L’Amministrazione non ha fatto nulla per evitare sprechi e ridurre i disagi”.
Mancanza di risposte e soluzioni urgenti
Anche il segretario della Cgil, Piero Patti, ha criticato l’approccio emergenziale dell’Amministrazione all’emergenza idrica. “Serve una seria programmazione – dice – non possiamo sempre operare nell’urgenza”. La consigliera comunale democratica Antonella Russo si è fatta portavoce dei dubbi e delle domande dei cittadini, promettendo di sottoporli all’attenzione dell’Amministrazione nel corso del consiglio straordinario convocato per discutere l’emergenza.
Un impegno dal Governo regionale
Il deputato regionale Calogero Leanza ha assicurato che l’emergenza idrica messinese verrà affrontata con urgenza anche dal Governo regionale e nazionale. “Faremo chiarezza sulle ombre, le inadempienze e le contraddizioni dell’Amministrazione”, ha promesso Leanza. Che aggiunge: “Lo dobbiamo ai cittadini, che sono stati illusi per troppo tempo”. L’assemblea si è conclusa con un clima di incertezza e preoccupazione. I cittadini chiedono risposte concrete e soluzioni immediate, mentre la politica si prepara ad affrontare un’emergenza che rischia di avere pesanti conseguenze per la città di Messina.
Dicono che siamo messi bene con l’ acqua?? Complimenti…. ma mi sa che questi signori vivano sulla Luna….. ma davvero dicono? …non hanno vergogna? Pur di difendere i loro lauti e “mai replicabili”compensi…. sarebbero capaci di ogni cosa….mah!!!
Una concentrazione di menti eccelse e geni incompresi
E’ VERGOGNOSO ASSISTERE A STRUMENTALIZZAZIONI SU PROBLEMA REGIONALE, LA CRISI IDRICA ATTANAGLIA TUTTA LA SICILIA ED IL PD CHE FA, STRUMENTALIZZA. MA LA POLITICA VERA DOVE STA.
L’ectoplasma e lo zampognaro: una manna!