Il presidente Busia alla Commissione Ambiente della Camera: "Per il progetto esecutivo ci vogliono date certe e trasparenza sui costi"
Ponte sullo Stretto: interviene il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia. Ascoltato in Commissione Ambiente della Camera dei deputati, così si pronuncia il responsabile dell’Autorità nazionale anticorruzione: “Si è capito che il termine del 31 luglio 2024, inizialmente fissato per l’approvazione del progetto esecutivo, è naturalmente irrealistico e va procrastinato. Però nel decreto viene totalmente cancellato e sarebbe opportuno invece fissare un termine: averlo è essenziale per valutare lo svolgimento dell’opera”.
Busia, che ha espresso più volte riserve sull’operazione, invoca pure una visione unitaria nella costruzione della grande opera: “Il ponte deve avere un progetto esecutivo unitariamente considerato. Altrimenti si rischierebbe di approvare singole fasi del progetto senza essere certi che queste fasi vadano a collegarsi l’una con l’altra”. (fonte Ansa).
Da parte sua, invece, l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, esclude il rischio d’incompiuta.
“L’importanza dei controlli da parte della Corte dei conti”
Ma torniamo all’Anac. Per il presidente, altro elemento chiave è la trasparenza in relazione non solo ai tempi ma soprattutto ai costi (circa 14 miliardi): “Se il ministro ha bisogno di più esperti, è giusto che possa avvalersene ma la cosa importante è che l’asseverazione, che ha a che fare con oneri, costi e piano finanziario, sia affidata anche alla Corte dei conti, oltre che al Cipe e alle commissioni parlamentari” (fonte la Repubblica).
Dobbiamo avere sempre presente che uno Stato Sovrano come l’Italia, ha nella piena legalità, ben s’intende, molti strumenti per far prevalere i suoi interessi,
certamente, ben superiori a quelli impiegabili da WE BUILD. Forse, piu’ di una persona, in Italia, dovrebbe ben ponderare questo aspetto. Dal punto di vista politico, poi, non è nemmeno detto che Matteo Salvini possa avere la forza necessaria per realizzare quest’ opera : nemmeno se fosse Capo del Governo (del resto, anche lui, in casa della Lega, ha i suoi personali casini … politici). Quanto alla questione del passaggio delle attuali (e future) grandi navi da crociera e/o portacontainer …. siamo sicuri che esso possa … comunque avvenire, Ponte o non Ponte ??? Tutto questo per ribadire che se fossi stato al posto di Cucci, io avrei pensato, non tanto a questa ardita opera ingegneristica, ma ad avere quante piu’ commesse possibili per potenziare la rete ferroviaria e stradale in Sicilia, perchè si sarebbe trattato di opere piu’ facilmente, sicuramente e realisticamente, costruibili. Naturalmente, esprimo, pacatamente, un mio personale punto di vista.
Aspettiamo prossime elezioni per riparlare del ponte…….hahahahahahahahahahahahahahahaha……
Il termine è già fissato. Le calende greche.