Sono 14 i consiglieri metropolitani da eleggere il 20 novembre. Alle urne i sindaci e i consiglieri dei 108 comuni. I seggi saranno assegnati con il sistema del voto "ponderato" che varia in base alla popolazione del singolo comune. Si lavora ad una lista di coalizione di governo (Pd, Udc, Ncd, Sicilia Futura),due liste per il centro-destra e forse una lista dei Nebrodi.
La macchina elettorale in vista del voto del 20 novembre per il Consiglio Metropolitano si è messa in moto e la Regione ha emanato le linee guida che disciplinano la “prima volta” per gli organismi delle 3 Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi tra Comuni.
Si tratta, lo ricordiamo di elezioni di secondo livello. A scegliere infatti i 14 componenti del Consiglio Metropolitano (una sorta di “assessori” che affiancheranno il sindaco metropolitano) non saranno direttamente i cittadini ma l’Assemblea Metropolitana,un corpo elettorale composto dai sindaci e dai consiglieri dei 108 Comuni della Città Metropolitana. I componenti del corpo elettorale saranno indicati in una lista che entro il 21 ottobre sarà predisposta dall’Ufficio elettorale della Città Metropolitana. Si voterà in un unico seggio, quello di Palazzo dei Leoni, dalle 8 alle 22 del 20 novembre. Le operazioni di scrutinio inizieranno la mattina del lunedì alle 8. Il Consiglio Metropolitano in teoria resta in carica 5 anni, ma in questo caso resterà in carica fino alla primavera del 2018. Stando alla normativa infatti in caso di rinnovo del Consiglio del comune capoluogo della Città metropolitana, si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del Sindaco del comune capoluogo. Questo Consiglio Metropolitano quindi durerà in carica un anno e mezzo, fino alla cessazione del mandato di Accorinti al Comune di Messina. La cessazione dalla carica di Sindaco di un comune o di Consigliere comunale, per qualsiasi causa, comporta la decadenza immediata da qualsiasi carica ricoperta negli organi dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane vasta.
Le liste con le candidature al Consiglio devono essere presentate dalle 8.00 del 30 ottobre fino alle 12 .00 del 31 ottobre.
Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura
superiore al 60% del numero dei candidati. L’ Ufficio elettorale deve formare entro il 21 ottobre l'elenco degli elettori e disporne la relativa pubblicazione, anche online, negli albi pretori. Compito dell’Ufficio elettorale è la predisposizione di schede di voto di colore diverso in base alle fasce demografiche ed il calcolo dell’indice di ponderazione del voto degli elettori dei comuni di ciascuna fascia demografica, tenendo conto dei dati dell’ultimo censimento.
La caratteristica principale di questa elezione di secondo livello è appunto il voto ponderato dal momento che il “peso” del voto espresso, ad esempio,di un consigliere comunale di Messina (che ha più di 240 mila abitanti) non è lo stesso di quello di un Comune più piccolo. In base quindi alla popolazione ad ogni Comune viene attribuito un indice di ponderazione diverso. I consiglieri di Messina quindi hanno un indice di 8,5 mentre i consiglieri per esempio di Barcellona avranno un indice di 2,5, quelli di Rometta poco più di 1,3 etc etc ( spetterà all’Ufficio elettorale indicare in modo esatto l’indice di ponderazione Comune per Comune).
Sono elettori i sindaci ed i consiglieri comunali dei 108 comuni (i nomi saranno indicati nell’elenco del corpo elettorale). Sono eleggibili i sindaci ed i consiglieri comunali dei 108 comuni. Risultano quindi incandidabili sia quelli sospesi dalla carica, che, nei casi di Comuni commissariati, sia gli ex amministratori che eventuali commissari (in entrambi i casi infatti si tratta di figure non elette).
Le liste, come detto, devono essere presentate dalle 8.00 del 30 fino alle 12.00 del 31 ottobre e devono essere composte da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere e non superiore al numero di consiglieri da eleggere quindi non meno di 7 e non più di 14. Le liste di candidati devono essere sottoscritte da almeno il 5 per cento degli aventi diritto al voto e devono essere corredate di un contrassegno elettorale di forma circolare al cui interno possono essere contenuti simboli di partiti o gruppi politici rappresentati nel Parlamento nazionale o europeo o nell’Assemblea Regionale.
Le liste ammesse ed i nomi dei candidati dovranno essere pubblicate nel sito internet della Città Metropolitana entro il 2 novembre.
Al momento del voto, il 20 novembre, gli elettori troveranno il proprio nome nell’elenco corrispondente, con l’indicazione della fascia demografica e riceveranno la scheda del colore collegato a quella fascia ed al diverso indice di ponderazione.
Ogni voto quindi avrà un valore diverso.
L’elettore può votare per una sola lista ed esprimere una sola preferenza, contrassegnando il simbolo per quel che riguarda la lista ed indicando nome e cognome (o solo cognome) del candidato consigliere.
Le operazioni di scrutino avranno inizio alle ore 08:00 del lunedì.
Piuttosto complesse le operazioni per l’assegnazione dei seggi che avverrà con il sistema proporzionale ed il metodo d’hondt e terrà conto appunto degli indici di ponderazione e dell’assegnazione dei quozienti con i resti più alti.
I MOVIMENTI PER LE LISTE
I partiti sono già in movimento per la predisposizione delle liste. Sembra che l’orientamento emerso nelle ultime ore sia quello di una lista di coalizione di governo, cioè formata dai candidati in rappresentanza dei partiti che sostengono il governatore Crocetta (quindi Pd, Udc, Ncd, Sicilia Futura). Una mega lista che punta a prendere gran parte dei 14 seggi a disposizione e nella quale, per via delle preferenze, avrà la meglio chi ottiene più voti. Tra i nomi che quasi certamente saranno in lizza c’è il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, quello di Savoca, Nino Bartolotta, mentre l’Udc punta sul sindaco di Lipari Giorgianni, Ncd potrebbe puntare su consiglieri comunali di Messina (Daniela Faranda o Nicola Cucinotta), Sicilia Futura sul vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato, mentre dai comuni della provincia potrebbero scendere in campo anche “battitori liberi” come Nicola Merlino. La lista quindi del centro-sinistra allargato potrebbe diventare una corazzata che punta a prendere i voti anche di chi, ad esempio, non è schierato in partiti. Del resto basti pensare che il voto di un consigliere comunale di Messina vale quasi 8 volte più di quello di un collega di un piccolo comune. Sarà quindi “caccia al voto” dei gruppi misti & affini. Resta da vedere cosa faranno i 4 di Cambiamo Messina dal basso.
Spostandoci nel centro-destra sembra che l’idea al momento sia quella di formare una lista con rappresentanti di Forza Italia ed ex An, guidata dal sindaco di Barcellona Roberto Materia, e nella quale Messina sarà rappresentata da Giovanna Crifò, ed una seconda lista nella quale scenderebbe in campo l’area genovesiana. In questo caso in pole position c’è Giuseppe Santalco. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Carlo Abbate, sponsorizzato dalla presidente del consiglio comunale Emilia Barrile. Sono in corso riunioni anche per una lista dei Nebrodi, che punterebbe, con la logica dei resti, a portare rappresentanti territoriali in seno al Consiglio Metropolitano.
I movimenti però sono appena iniziati. Fino al 31 ottobre c’è tempo.
Di diverso ci sarà anche il fatto che non ci sarà la “campagna elettorale” alla quale siamo abituati, sarà invece piuttosto una “prova generale” di tenuta di future alleanze o di futuri scontri.
Rosaria Brancato
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