"Al governo chiediamo continuità nella gestione amministrativa dell'Autorità portuale, oppure un ufficio territoriale autonomo che possa gestire le risorse del territorio". Il Congresso ha portato alla riconferma dei coordinatori Salvo Versaci e Santi Calderone.
I temi affrontati sono quelli della tutela del territorio contro ogni forma di scippo e di criticità con l’obiettivo di pretendere dai governi regionale e nazionale il rispetto degli impegni presi e della dignità di Messina Città Metropolitana. Appuntamento al Royal per il Congresso di Sicilia Futura, alla presenza del presidente del partito Totò Cardinale, del capogruppo Ars Beppe Picciolo, dell’assessore regionale Maurizio Croce, il presidente della commissione Ars lavoro Marcello Greco, i coordinatori di Sicilia Futura provinciale e cittadino Santi Calderone e Salvo Versaci, entrambi riconfermati a conclusione dei lavori nei rispettivi ruoli.
“Il Consiglio Comunale svoltosi alla presenza del Presidente della Regione Crocetta, ha costituito un segnale forte che dovrebbe riecheggiare fino a Roma e, ciò, per diverse ragioni- ha detto Versaci– La prima è costituita dalla avvertita esigenza di tutta la nostra collettività, non solo strettamente legata al territorio messinese, di proteggere e tutelare una realtà, qual è quella dell’Autorità portuale, che ha significato molto per la nostra Città ed affonda le radici in un provvedimento legislativo, varato nel 1951, con il quale si istituiva il Punto Franco di Messina. Sorvoliamo sui contenziosi apertisi tra Stato e Regione che hanno, nel tempo, limitato se non fatto scemare grandemente la portata economica di tale provvedimento; oggi, in un contesto di crisi economica che investe tutto il nostro Paese ed allorquando si ritorna a discutere dell’istituzione del punto franco che avrebbe costituito un volano economico da affiancare alla ritrovata qualificazione delle aree portuali accade che, alla luce di motivazioni costituenti alibi e non suffragate da valide ragioni tecniche ed economiche, si da attuazione alla normativa di riordino del settore portuale italiano cassando una florida realtà, qual è quella messinese, in continua crescita”.
Versaci ha ricordato, a proposito dell’accorpamento con Gioia Tauro come lo sviluppo debba andare di pari passo con l’affermazione della legalità, a maggior ragione quando si opera per la riqualificazione del territorio. Ma per il coordinatore cittadino quel che in questo momento conta di più è l’indignazione di una collettività che si sente tradita e defraudata.
“E’ un’ indignazione che il Governo nazionale dovrebbe cogliere poiché, a noi che viviamo giornalmente il territorio, suona come un campanello di allarme; nonostante gli sforzi profusi per l’affermazione del Sì alla prossima tornata referendaria, nonostante la fattiva presenza sul territorio dei nostri quadri dirigenti siamo convinti che lo scippo – perché tale deve definirsi – dell’Autorità portuale possa condurre a risultati dettati non dalla ragione ma dall’istinto diretto a danneggiare chi si crede colpevole”. Insomma chi vive nel territorio “sente” gli umori dell’elettorato, la “pancia” che troppo spesso ha peso nel momento del voto, come accaduto appena pochi giorni fa negli Stati Uniti.
“Sicilia Futura- ha concluso Versaci- invita il Governo ad attenzionare il nostro territorio prestandovi la giusta cura e a porre in essere tutti i provvedimenti necessari ad assicurare continuità alla vita amministrativa dell’Autorità Portuale di Messina attraverso il suo mantenimento o, in subordine, attraverso l’istituzione di un ufficio territoriale che gestisca, senza delega alcuna, le risorse economiche da utilizzare per Messina e Milazzo.Non abbiamo dubbi che le promesse si tramuteranno in impegni istituzionali così come avvenuto per altre realtà”.
La vicenda dell’Autorità portuale rischia di essere la buccia di banana alla vigilia del 4 dicembre in Sicilia. Il premier ha deciso di tornare a far nuovamente tappa a Palermo e Catania per gli ultimi comizi,ma gli alleati di Sicilia Futura sul fronte Authority chiedono non soltanto pari dignità ma il rispetto di quanto, in termini di ricchezza e sviluppo, ha sempre prodotto Messina. L’hastag è #primamessina.
R.Br.
Perche’ per Catania Delrio accerchiato da bianco e pistorio ha rigirato le carte ed ha concesso la sede di HUb dell’ A.P. a ct togliendola ad augusta e a Messina non si riesce a far comprendere l’ importanza vitale del Porto MessinaMilazzoGiammoro?
Forse perche’ a Messina c’e’ Accorinti che insieme a D’Alia , Ardizzone Limosani e qlk altro calabrese esultano per l’ accorpamento
Giustamente a Roma che possono capire? Non si capisce cosa si vuole….Speriamo bene ma mi sembra un po tardi ….e poi ex UDC sono contrari a tutto …sembra che abbiano interessi in calabria o con i calabresi….
Perche’ per Catania Delrio accerchiato da bianco e pistorio ha rigirato le carte ed ha concesso la sede di HUb dell’ A.P. a ct togliendola ad augusta e a Messina non si riesce a far comprendere l’ importanza vitale del Porto MessinaMilazzoGiammoro?
Forse perche’ a Messina c’e’ Accorinti che insieme a D’Alia , Ardizzone Limosani e qlk altro calabrese esultano per l’ accorpamento
Giustamente a Roma che possono capire? Non si capisce cosa si vuole….Speriamo bene ma mi sembra un po tardi ….e poi ex UDC sono contrari a tutto …sembra che abbiano interessi in calabria o con i calabresi….
ci pigliano per pecoroni! protestano a cose fatte. perchè non prima di fare il decreto? Dopo che a Sant’Agata a rubaru ci volunu fari a porta i ferro,però solo a chiacchiere.Non sanno cucinare ma sono bravi a rigirare la frittata.
ci pigliano per pecoroni! protestano a cose fatte. perchè non prima di fare il decreto? Dopo che a Sant’Agata a rubaru ci volunu fari a porta i ferro,però solo a chiacchiere.Non sanno cucinare ma sono bravi a rigirare la frittata.
ma smettiamola….ancora…..stiamo scadendo nel ridicolo
ma smettiamola….ancora…..stiamo scadendo nel ridicolo
Una classe politica che rispecchia il degrado e il fallimento della città.
Una classe politica che rispecchia il degrado e il fallimento della città.