Mercato Muricello, servono più controlli. L'Accir teme per la propria sede

Mercato Muricello, servono più controlli. L’Accir teme per la propria sede

Francesca Stornante

Mercato Muricello, servono più controlli. L’Accir teme per la propria sede

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martedì 15 Novembre 2016 - 17:10

Riflettori accesi sul mercato Muricello dopo i lavori di riqualificazione. In commissione consiliare è stata chiesta chiarezza sulla gestione delle attività all'interno del mercato, soprattutto per arginare eventuali irregolarità. L'associazione di volontariato Accir lancia l'allarme per la propria sede

Quanti box liberi ci sono al mercato Muricello? Quanti hanno regolare concessione e pagano? Quanti, pur avendo la concessione, non operano negli spazi da oltre tre mesi e dunque secondo regolamento dovrebbero andar via? Quali progetti si possono mettere in campo adesso che la riquialificazione del mercato è stata completata? Una raffica di quesiti che i consiglieri comunali hanno indirizzato al dirigente del Dipartimento Giardina e al funzionario Mastroianni durante la seduta di III commissione presieduta da Nora Scuderi. Per il Muricello il Comune ha speso oltre 300 mila euro di fondi Tasi 2014, adesso gli interventi sono finiti, dunque la speranza sarebbe quella di valorizzare gli spazi anche ampliando per esempio gli orari di apertura e soprattutto occupando tutti i box disponibili in modo da rendere vivo il mercato. Il bando, hanno assicurato dirigente e funzionario, arriverà a dicembre. Ci sono però diversi punti su cui i consiglieri vogliono vederci chiaro, a cominciare da quanto era già stato denunciato ormai due anni fa sempre all’interno dell’aula consiliare: di notte al Muricello esercitano attività che non sarebbero autorizzate, con tanto di somministrazione di cibi e bevande. I consiglieri hanno sollecitato un intervento dell’Annona della Polizia Municipale, si chiedono più controlli, anche perché sono gli stessi esercenti che operano quotidianamente a reclamare ordine e attenzione sugli spazi mercatali. Sulla questione anche la presidente del Consiglio Emilia Barrile ha scritto all’assessore al Commercio Guido Signorino per chiedere la convocazione di un tavolo tecnico.

Ad accendere i riflettori sul Muricello è anche l’Accir, associazione che si occupa di promuovere attività per i disabili e che ha sede in uno degli stabili di Piazza Muricello. La preoccupazione dell’associazione è che adesso, dopo la ristrutturazione, si decida di destinare questi stabili ad attività non esattamente specificate. Ipotesi che lascerebbe senza sede l’associazione. Il presidente Luciano Clemenza ha chiesto audizione proprio in III commissione, motivando la necessità di essere ascoltati: “La sede, attualmente ubicata nei locali dello stabile di piazza Muricello è stata individuata e ritenuta strategica per attività di Protezione Civile, zona Nord, nel 2005 dal commissario Sbordone. Da allora l’associazione, che già operava all'interno della Consulta Comunale, ha messo a disposizione le proprie apparecchiature ricetrasmittenti e relativi ponti radio (autorizzati dal Ministero delle Telecomunicazioni) a sostegno di tutte le organizzazioni di volontariato presenti in città. Dal 1991 L'ACCIR (Associazione Cattolica Culturale Italiana Radioperatori) ha svolto attività di Protezione Civile in tutti gli eventi calamitosi occorsi in città ed in provincia, spingendosi anche nel resto d'Italia (terremoto Aquila), così come testimoniato da ampia documentazione più volte presentata agli assessorati competenti. In particolare si è distinta, per tempestività ed efficacia durante la gestione emergenziale dell'alluvione di Giampilieri, intervenendo nel coordinamento delle operazioni di soccorso grazie alla comunicazione garantita dai propri operatori. Da oltre dieci anni, svolge un’azione quotidiana, in convenzione col Comando dei Vigili Urbani di Messina, nell'attività di supporto all'attraversamento e vigilanza, in ingresso ed in uscita, alla scuola Mazzini Gallo; affianca inoltre il suddetto comando nell'assistenza alle manifestazioni civili e religiose che periodicamente si svolgono nella città: gare sportive, manifestazioni culturali, Processione della Vara ( la cui sede attuale costituisce un nodo strategico per tutta l’organizzazione).

Da oltre 15 anni l'associazione permette inoltre di vivere un'esperienza di inclusione e condivisione , con persone diversamente abili ed anziani. Con frequenza di 3 uscite al mese vengono organizzate gite, partecipazioni ad eventi culturali ( cinema, teatro, concerti) e sportivi e cene conviviali. Nell’ultima significativa esperienza si è permesso ad alcuni amici (così si chiamano i componenti dell’associazione senza alcuna distinzione tra soci, utenti e volontari) di festeggiare i compleanni a bordo di una nave traghetto per vivere un momento di gioia "Attraverso lo Stretto”.

Per tutti questi motivi l’associazione non vuole perdere la sede. E per questo chiede di poter dire la sua ai consiglieri e all’amministrazione, magari per provare a trovare soluzioni condivise che non penalizzino le tante attività svolte.

Francesca Stornante

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