Crisi idrica. Forza Italia: "Ritardi della Giunta". Scn: "Tolti fondi per finanziare il ponte"

Crisi idrica. Forza Italia: “Ritardi della Giunta”. Scn: “Tolti fondi per finanziare il ponte”

Redazione

Crisi idrica. Forza Italia: “Ritardi della Giunta”. Scn: “Tolti fondi per finanziare il ponte”

giovedì 08 Agosto 2024 - 17:30

Botta e risposta tra FI e Sud chiama Nord sull'emergenza acqua a Messina

MESSINA – “Prendiamo atto dei chiarimenti opportuni forniti oggi in conferenza stampa ma, ciò che è certo, che gli show mediatici non ripoteranno l’acqua nelle case dei messinesi. Risolvere la crisi idrica rimane l’azione prioritaria sulla quale si deve concentrare l’amministrazione comunale. Siamo certi che l’impegno del sindaco Federico Basile è concentrato su questo, con senso di responsabilità e la moderazione che lo contraddistingue”. Lo afferma, con una nota, il coordinamento di Forza Italia a Messina. 

 “Invitiamo in queste settimane il primo cittadino a mettere in campo nuove azioni e tutte le risorse sul territorio – prosegue il partito – per migliorare gli enormi disagi che stanno vivendo gli abitanti in mesi di caldo così intenso. L’acqua è fondamentale nelle case e va garantita anche nelle situazioni più delicate e rischiose: pensiamo a famiglie con bambini, anziani o disabili”.

“Sulla crisi idrica ci si è mossi in ritardo”

“La crisi idrica era conclamata da tempo però e probabilmente ci si è mossi in ritardo o è stata sottovalutata. Non è nostro stile, però, fare sciacallaggio politico. Affrontiamo l’emergenza con serenità e in modo costruttivo per il bene comune dei messinesi”, conclude il coordinamento.

“Da De Luca e Basile massimo sforzo ma il centrodestra utilizza i fondi Fsc per il ponte”

E non manca la risposta di Sud chiama Nord con il coordinatore Nino Carreri. “Invito il coordinatore di Forza Italia (Antonio Barbera, n.d.r.) a dimostrare il suo reale interesse per la città di Messina proponendo al presidente Renato Schifani che è espressione del suo partito il finanziamento dei progetti cantierabili che sono stati realizzati a spese del Comune e dell’Amam. Per risolvere le criticità che da decenni affliggono l’approvvigionamento idrico a Messina sono necessari circa 60 milioni di euro. Tuttavia, Forza Italia ha deciso di destinare circa due miliardi di euro del Fondo sviluppo e coesione a scopi diversi (due miliardi per il ponte sullo stretto di Messina), sottraendo risorse cruciali che potrebbero risolvere l’emergenza idrica e altre problematiche siciliane. Una scelta politica che rappresenta un grave errore, considerando le condizioni disastrose in cui versa la Sicilia a causa delle amministrazioni di centro-destra guidate prima da Musumeci e ora da Schifani”. 

“Al governo regionale va chiestro un impegno concreto”

Continua Carreri: “Noi di Sud chiama a Nord siamo abituati a gestire con serietà e competenza, e siamo ben lontani dai salotti e dai santuari di chi evita il confronto diretto per sfuggire alle proprie responsabilità. Inoltre, è importante ricordare che il sindaco Federico Basile aveva già lanciato l’allerta il 28 febbraio scorso riguardo alla scarsità di piogge e al rischio di una crisi idrica imminente. Ci preme anche ricordare che l’amministrazione Basile ha messo in campo un’intensa attività preventiva. Sono stati avviati progetti e al contempo è stata portata avanti un importante attività di progettazione. Ma è evidente dunque che chi aveva la responsabilità di dare risposte alle comunità era troppo impegnato in altre attività”. 

E ancora: “Siamo noi dunque a chiedere a questo governo regionale  un impegno concreto e immediato. Non consentiamo a chi ha disamministrato la città per decenni di dare consigli non richiesti, visto e considerato che, in qualunque momento, è possibile ripercorrere sotto il profilo amministrativo gli ultimi cinque mesi di attività preventiva messa in campo da Amam e dal sindaco Basile. Dei comunicati stampa e dei consigli non richiesti formulati da sotto l’ombrellone, la città non ha bisogno”.

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4 commenti

  1. Potevano usare i fondi sperperati per parcheggi inutili, alberelli secchi e ciclabili inutili

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  2. Ma al governo interessa solo il ponte, che la gente non riesce a fare le minime cose per mancanza di acqua non nulla n a Germaná né alla Siracusano. Loro devono fare cassa

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  3. Sig. Nino Carreri è inutile che scarica la responsabilità della crisi idrica verso altri. Lei in ogni nota di risposta non dà delle soluzioni ma è bravo a puntare il dito su qualcun altro. Ora è tempo di trovare delle soluzioni concrete e rapide, perché l’acqua è un bene di prima necessità. Il piano messo in atto di recente, di approvvigionamento tra la zona A e la zona B, non funziona. Ispezionate di persona in prima linea quello che accade.

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  4. Non confondiamo in maniera faziosa e fasulla le due cose, che sono ben differenti :
    1° L’acqua è una grave carenza della città di Messina e di tutta la Sicilia, da oltre mezzo secolo, e quando avviene una situazione di criticità si dà la colpa ai governanti che politicamente fa comodo, attuali o precedenti…………….
    La responsabilità principale è dei tanti Governi Regionali di qualsiasi colore politico succedutesi in questi 50 anni.
    2° Il Ponte è una situazione estranea all’acqua, ma è una ulteriore testimonianza della inutilità di tale spesa per i siciliani, oltre che dannosa sotto ogni aspetto, soprattutto per i messinesi e villesi. Un’ opera mastodontica da 13 miliardi in su (senza sapere a quanto arriverà la spesa finale), pur con le gravissime necessità impellenti sull’isola.
    Con 13 miliardi, ma anche molto meno, il governo nazionale e regionale avrebbero da tempo dovuto ristrutturare la disastrata rete idrica della Sicilia, comprese ovviamente le isole minori Eolie ed Egadi, Ustica e Lampedusa.
    Mettere vari dissalatori, sparsi nell’isola, fare dei necessari bacini idrici ove possibili, necessari per l’agricoltura e zootecnia siciliana, programmando e studiando con persone adeguate, serie e tecnicamente capaci un piano strutturale e sistemico per risolvere per sempre tale gravissima lacuna perenne di vivibilità dell’isola, da Capo Peloro a Capo Passero a Capo Lilibeo .
    Ecco perché le città siciliane sono sempre agli ultimi posti nella classifica italiana annuale per vivibilità e condizione sociale. Lo comprendete?
    Oggi i turisti ancora vengono in Sicilia, ma la rendita data da madre natura e dalla gastronomia sta lentamente finendo, indipendentemente dal caro-prezzi , come nelle isole Eolie, senza acqua da sempre……………… Ci pensino questi …………grandissimi e lungimiranti governanti attuali, visto che quelli andati non lo hanno fatto. Anche in luoghi paradisiaci naturali, un minimo di vivibilità decente va assicurata SEMPRE !!!

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