Tagli del personale delle ex Province: solo a Messina 150 lavoratori a rischio esubero

Tagli del personale delle ex Province: solo a Messina 150 lavoratori a rischio esubero

Tagli del personale delle ex Province: solo a Messina 150 lavoratori a rischio esubero

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lunedì 28 Novembre 2016 - 10:54

Il sindacato dice categoricamente no al disegno di Legge di Stabilità della Regione che prevede il taglio degli organici di Liberi Consorzi e Città Metropolitane e l’ipotesi di passaggio dei precari ad una società consortile non ben definita.

La riforme delle Province e il passaggio a Liberi Consorzi e Città Metropolitane rischia ancora di aprire una voragine per i lavoratori. Solo a Messina sarebbero 150 le unità di personale in esubero. L’allarme è stato lanciato dal segretario regionale del Csa Badagliacca che ha chiesto un incontro urgente ai vertici della Regione in merito al Disegno di Legge di Stabilità approvato in Commissione e che dovrebbe andare in Aula nella prossima settimana. Il Csa ribadisce una ferma opposizione alle misure contenute in merito alle ex Province ed ai Precari degli enti locali.

“Il taglio degli organici di Liberi Consorzi e Città Metropolitane e l’ipotesi di passaggio dei precari ad una società consortile che di pubblico ha solo il nome, denotano l’incapacità della Giunta Crocetta di risolvere problematiche sulle quali si registra un inaccettabile ritardo. Confidiamo nella capacità dell’ARS di porre fine ad un’angosciosa situazione che vede migliaia di famiglie temere per il loro futuro, stanziando le risorse necessarie alle ex Province e garantendo la stabilizzazione di personale che da trent’anni presta servizio negli enti locali siciliani”.

A proposito di risorse il Csa stigmatizza come nella stessa norma sia prevista un’ulteriore imbarcata di Dirigenti regionali, certamente non in linea con la carenza di risorse che sta penalizzando lavoratori ex Province e Precari.

“Si evidenzia come la proposta di norma in oggetto intervenga in costanza di un avviato confronto sui medesimi argomenti in sede di “Osservatorio Regionale” e di “Cabina di Regia per il precariato”, denotando un decisionismo che, avulso dal superiore contesto, non può non ingenerare, oltre che confusione e dubbi, più di una perplessità sull’osservanza di adeguati principi di “responsabilità, correttezza e trasparenza”. Nel merito, per quanto attiene alle “Ex Province”, ferma restando la non condivisione di tagli lineari alle dotazioni, da effettuare peraltro con parametri che si presterebbero alle più diversificate interpretazioni, si ritiene che la data individuata come punto di riferimento per la spesa di personale (31.12.2015) penalizzi oltremodo quegli enti che avevano già avviato un percorso di riduzione della spesa al medesimo titolo già nel corso dell’anno 2015. Più razionale apparrebbe il richiamo alla data di entrata in vigore della L. 56/2014”

2 commenti

  1. RENZI HA VOLUTO QUESTO ED ORA CI SARANNO BABBEI TRA I 150 CHE VERRANNO MANDATI A CASA, SI PROPRIO A CASA SECONDO LA LEGGE DEL BISCHERO, CHE SI VANTERANNO DI VOLER VOTARE SI A RENZI. AVETE VOLUTO QUESTO TENETEVELO

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  2. RENZI HA VOLUTO QUESTO ED ORA CI SARANNO BABBEI TRA I 150 CHE VERRANNO MANDATI A CASA, SI PROPRIO A CASA SECONDO LA LEGGE DEL BISCHERO, CHE SI VANTERANNO DI VOLER VOTARE SI A RENZI. AVETE VOLUTO QUESTO TENETEVELO

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