Furci Siculo. "Amministrazione alla deriva", Settimo lascia la maggioranza

Furci Siculo. “Amministrazione alla deriva”, Settimo lascia la maggioranza

Carmelo Caspanello

Furci Siculo. “Amministrazione alla deriva”, Settimo lascia la maggioranza

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mercoledì 30 Novembre 2016 - 06:11

Duro attacco al sindaco e alla maggioranza: "E' mancata una attività amministrativa di governo". Settimo si è dichiarato indipendente come aveva già fatto Raluca Sandra. Ma ci potrebbero essere un'altra fuoriuscita dalla maggioranza. E Foti non avrebbe più i numeri in Consiglio

Santino Settimo ha lasciato la maggioranza, dopo essersi dimesso già da capogruppo lo scorso agosto. Lo ha comunicato ufficialmente nel corso del Consiglio comunale di ieri sera. Le motivazioni sono contenute in un documento al vetriolo, messo a verbale, nei confronti del sindaco, Sebastiano Foti e della maggioranza, accusati del fallimento politico di una intera amministrazione, a suo avviso giunta ad un punto di non ritorno. Settimo resta in Consiglio da indipendente, così come aveva fatto già un’altra ex consigliera di maggioranza, Raluca Sandra. E i mal di pancia non sarebbero finiti qui. Ci sarebbe un altro consigliere pronto ad abbandonare la “nave”. Se ciò si concretizzasse, il sindaco Foti non avrebbe più ufficialmente la maggioranza. Foti al momento può contare su otto consiglieri: Garufi, Curcuruto, Pistone, Casablanca, Ralli, Ucchino, Ferrara e il presidente Di Bella. L’opposizione è composta da cinque consiglieri. Tra i due gruppi, come detto, vi sono Sandra e Settimo, indipendenti.

LE MOTIVAZIONI DELL'ABBANDONO “E’ palese ormai a tutti – ha spiegato Settimo motivando la decisione di lasciare la maggioranza – che in questi anni è mancata una attività amministrativa di governo della casa comunale. Anch’io purtroppo, come componente della maggioranza consiliare – prosegue il consigliere – non posso essere indenne da critiche e colpe, anche se insieme a tutti gli altri consiglieri del gruppo, che ne sono testimoni, in passato abbiamo cercato in corsa, forse troppo tardi visto il punto dove siamo arrivati (per me punto di non ritorno), di raddrizzare una situazione amministrativa che da subito ha mostrato segni di sbandamento ed inadeguatezza, in quanto alcuni degli attori in campo si sono vestiti di autorità non avendone le necessarie doti di autorevolezza. Capisco che l’autorevolezza – incalza Settimo – è una qualità intrinseca alla persona e certamente non si può acquisire con lo studio o con i titoli, ma a volte può essere supplita con una buona dose di umiltà e buonsenso, che in questi anni sono mancati”.

ATTACCO ALLA MAGGIORANZA Infine Settimo si rivolge ai consiglieri di maggioranza, spiegando che il suo “rammarico è che all’interno del nostro gruppo c’erano tutte le componenti ed i presupposti per dare vita ad una amministrazione che poteva funzionare e dare risposte ai concittadini che ci avevano scelto. Purtroppo – chiosa l’ex capogruppo di maggioranza – è venuto a mancare proprio il soggetto principale, la figura del sindaco, a cui con fiducia ci eravamo affidati senza se e senza ma, ed attorno a cui doveva attecchire, crescere e dare i frutti il nostro progetto politico. So che altri consiglieri del gruppo la pensano come me, ma ognuno faccia le proprie scelte. Personalmente, allo stato attuale – conclude – ritengo non ci siano più le condizioni e la serenità per proseguire il mio percorso all’interno del gruppo di maggioranza. Rimango da indipendente all’interno del consiglio comunale, unico e solo organo di garanzia per i cittadini”.

Carmelo Caspanello

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