"Vogliamo più treni a lunga percorrenza per la Sicilia"

“Vogliamo più treni a lunga percorrenza per la Sicilia”

Redazione

“Vogliamo più treni a lunga percorrenza per la Sicilia”

lunedì 09 Settembre 2024 - 07:59

L'appello di Circolo "Impastato" del Prc e della Casa del Popolo di Messina per "un servizio ferroviario efficiente"

“In Sicilia non solo c’è carenza di treni a lunga percorrenza. Ma a quei pochi treni scampati ai vari piani di smantellamento, utili a garantire il diritto alla piena mobilità e alla continuità territoriale, vengono negli ultimi mesi soppressi. Al contrario, noi vogliamo più treni a lunga percorrenza per la Sicilia. Vogliamo un servizio pubblico ferroviario in Sicilia dignitoso, affidabile ed efficiente”. Lo scrivono in una nota Antonio Currò, segretario del Circolo “Peppino Impastato” del Partito della Rifondazione comunista, e Marina Barbera, della Casa del popolo di Messina.

“Basta con gli scomodi viaggi spezzati”

Cnntinuano Currò e Barbera: “Da anni contrastiamo la strategia aziendale del gruppo delle Ferrovie dello Stato di tagliare i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia, sulla base della cosiddetta “rottura del carico”. In sintesi, i passeggeri che partono dall’isola devono necessariamente spezzare il viaggio utilizzando i treni regionali e gli aliscafi per poi prendere il treno a lunga percorrenza nella stazione ferroviaria di Villa San Giovanni. Si può solo immaginare la scomodità, la fatica, lo snervamento dei passeggeri (soprattutto anziani, famiglie con passeggini e disabili) che devono affrontare questa tipologia di viaggio. A causa di ciò le stazioni principali della Sicilia diventano spesso teatro di tensioni, imprecazioni, lamentele e bagni di sudore per centinaia di passeggeri”.

“Negli ultimi 15 anni tagliati i treni per il nord-Italia”

E ancora: “Tutto questo è dovuto al fatto che, negli ultimi 15 anni, nonostante le lotte politiche e sindacali per contrastare questo esito, sono stati progressivamente tagliati buona parte dei treni diretti al nord-Italia. Resta sul nostro territorio un treno “Intercity notte” diretto a Milano, mentre i residui treni diretti a Roma Centrale sono 4: due “Intercity giorno” e due “Intercity notte”. Negli ultimi due mesi, inoltre, la situazione si è ulteriormente complicata. Svariati “Intercity giorno” e “Intercity notte” vengono giornalmente cancellati per le motivazioni più disparate, delle quali la più grave è la penuria di vetture per la composizione dei treni. Per capire perché questo avviene è necessario sapere che i treni provenienti da Roma o da Milano e diretti a Palermo e Siracusa, si trasformano, utilizzando le stesse identiche carrozze, in treni diretti principalmente a Roma. Se non ci sono ritardi considerevoli, nell’arco di qualche ora, dopo una sommaria pulizia e risistemazione delle vetture, il treno riparte. In caso contrario questa operazione diventa praticamente impossibile dato che, se il treno non arriva in tempo a destinazione, non può ripartire, visto e considerato che le carrozze sono le stesse. Tutto questo non è accettabile! Due treni cancellati in un attimo”.

“Si facciamo gli investimenti necessari per ammodernare i treni”

Prosegue la nota: “Ci chiediamo con quale leggerezza si possano sopprimere i treni a lunga percorrenza solo perché non ci sono carrozze disponibili per comporre un treno, situazione che si riserva solo ai siciliani che viaggiano su pochi treni e per di più vetusti. In estate, a causa degli incendi, dei cantieri sulla linea, dei guasti agli impianti di circolazione, dei problemi all’aria condizionata nelle vetture, ecc. i ritardi sono all’ordine del giorno e se Trenitalia non si dota di un parco vetture adeguato, tanti passeggeri continueranno a vivere i viaggi come incubi. Riteniamo oltraggioso che non vengano fatti i dovuti investimenti necessari ad ammodernare i treni destinati alla lunga percorrenza, mentre si pensa di investire circa 15 miliardi di euro per il ponte sullo stretto. Ci sembra evidente che i disservizi giornalieri vissuti dai viaggiatori generino da un lato disprezzo verso il servizio e dall’altro consenso nei confronti del ponte. Vogliamo un servizio pubblico ferroviario in Sicilia dignitoso, affidabile ed efficiente”.

L’appello a istituzioni e sindacati

Ed ecco le conclusioni: “Non esistono viaggiatori di serie A e di serie B. I siciliani hanno il diritto di usufruire di una mobilità inclusiva, sostenibile e accessibile per tutte e tutti. Facciamo appello alle istituzioni locali affinché difendano il diritto al trasporto pubblico ferroviario. Facciamo appello alle organizzazioni sindacali affinché si battano in difesa delle lavoratrici, dei lavoratori e dei viaggiatori”.

3 commenti

  1. ditelo a SALVINI e GERMANA…e company….e poi continuate a votarli…..

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  2. Magari! Diretti Messina-Agrigento, Messina-Palermo, Messina-Trapani, servirebbero come il pane; ma nuovi treni, su nuovi binari, con altra velocità. Messina – Agrigento, si potrebbe fare in 30 minuti. E non è fantascienza, è possibile.

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  3. Evidentemente questi signori non sanno (o forse fanno finta di non sapere, giusto per avere la scusa di alimetare le critiche verso il ponte sullo stretto) che lo scorso anno Trenitalia ha acquistato 70 nuove carrozze notte che verranno destinate proprio ai collegamenti notturni da e per la Sicilia. Le consegne sono previste per metà 2026. Fondi Pnrr, per cui non dovrebbero esserci ritardi date le scadenze categoriche.

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