Perquisizioni ed esami stub in corso a Giostra dopo la scoperta dell'auto crivellata di colpi. Cosa hanno rivelato sin qui le indagini
Messina – Era parcheggiata nei pressi della sua abitazione ed è stato lui ad accorgersi che qualcuno gli aveva crivellato l’auto di colpi. Pochi dubbi che si tratta di un messaggio diretto a lui: a nessun’altra auto è stato riservato lo stesso trattamento, se non alla sua utilitaria. Così Giovanni Laganà, unico indagato al momento per la morte di Michele Lanfranchi, il giovane stroncato da un colpo di pistola che secondo i primi accertamenti sarebbe partito accidentalmente proprio a casa di Laganà, ha preso carta e penna e denunciato l’episodio ai Carabinieri.
Collegamento con la morte di Lanfranchi?
Episodio sul quale sono ora in corso le indagini coordinate dalla Pm Liliana Todaro. Il collegamento con la morte di Lanfranchi sorge immediatamente, ed è ovviamente la principale pista battuta dagli investigatori. Al momento però agli atti non ci sono ulteriori elementi, a parte l’episodio in sé, risalente al fine settimana: i cinque colpi di pistola trovati sull’utilitaria di Giovanni Laganà, che sarà analizzata dagli esperti della scientifica. I rilievi sul posto non hanno evidenziato altre tracce degli spari e Laganà ha denunciato soltanto questo episodio. Non ha raccontato di precedenti episodi di minacce o avvertimenti diretti.
Giostra sotto sopra: si cerca l’arma che ha sparato
A Giostra intanto si indaga a tamburo battente: perquisite alcune abitazioni ed effettuati alcuni stub test, ovvero gli esami alla ricerca di tracce di polvere da sparo sulle mani di sospettati. Al momenti i rilievi non hanno riguardato il nucleo familiare della vittima. Al vaglio anche le immagini della video sorveglianza, che avrebbero già rivelato qualche elemento utile agli accertamenti, se pur non decisivo.