"I nostri ricordi con Totò Schillaci"

“I nostri ricordi con Totò Schillaci”

Marco Olivieri

“I nostri ricordi con Totò Schillaci”

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venerdì 20 Settembre 2024 - 18:17

La parola ai lettori

MESSINA – Cosa ricordano i messinesi di Totò Schillaci? La parola ai lettori.

“Ricordo quando Schillaci militava nel club giallorosso. Sul viale San Martino io e altre mie amiche, tutte studentesse, lo incontrammo. Con lui, i calciatori Catalano e Peditti. Ho davanti a me la scena come se fosse successa oggi. Prendo in fretta il diario dalla mia borsa e lo apro senza guardarlo e lo porgo a Schillaci insieme alla penna. Totò guarda il diario, ride, mi guarda, firma e lo porge a Catalano. E li fa: “Firma anche tu!”. Catalano prende il diario guarda, ride, mi guarda, firma, mi porge il diario, ci salutano e vanno via. Entusiasta, vado a guardare gli autografi. Erano posti nella pagina degli “sfigati”. È rimasta indelebile la sua risata e la sua gentilezza”.

“Il mio ricordo risale a quando avevo circa 15 anni. Abitavo a Gazzi e Totò Schillaci era fidanzato con una ragazza che abitava nelle palazzine di Gazzi. Io e i miei amici giocavamo a nascondino in quelle traverse. Noi ci conoscevamo grazie a questa ragazza e quindi Totò mi faceva sempre nascondere nel bagagliaio della sua auto. All’epoca aveva una Diana 6 beige se non ricordo male”.

“Poster tutt’ora attaccato nella mia camera da ragazzo. Lì è e lì resterà per sempre”.

“Purtroppo alla festa dei fedelissimi al Pala San Filippo, nel 2005, non esistevano gli smartphone. Quindi zero foto ma che emozione vederlo dal vivo e abbracciarlo, grande Totò”.

“!Avevo 16 anni e ancora ricordo il boato a ogni gol che segnava ai mondiali. Tutti orgogliosi di essere siciliani grazie a lui. Bei tempi. Grande campione”.

“Totò era unico. Ricordo sin dal 1984, anno in cui ho iniziato a frequentare assiduamente il mitico Celeste ,le sue favolose esultanze a ogni gol che faceva nel Messina. In 25.000 ed anche 30.000 saltavamo di gioia facendo vibrare l’intera struttura e i palazzi adiacenti. Esultava sempre come avesse segnato ai Mondiali. Per lui non c’era differenza tra amichevoli, coppe e campionato. Aveva una fame di gol incredibile che nessuno ha mai avuto. Si mangiava l’erba degli stadi in cui giocava. Più lo insultavano e gli dicevano di tutto, con insulti razzissti, piàù Totò rispondeva alla grande attraverso le prestazioni e i gol a grappoli. Ho avuto la fortuna di vederlo e parlarci due minuti soltanto nel 2003 all’anniversario dei Fedelissimi al palazzetto, mentre lo scorso 25 giugno sono voluto andare al Giardino Corallo solo per vedere lui. Rideva e scherzava con Carmelo Mancuso come se stesse bene…”.

Ricordiamo Totò Schillaci

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