Nessun sondaggio per il personaggio del 2016. Non siamo riusciti ad individuare una sestina da sottoporre al voto dei lettori. Abbiamo quindi scelto i mastri birrai che rappresentano l'esempio per una "rivoluzione" del DNA del messinese.
Abbiamo spesso chiuso l’anno invitando i lettori di Tempostretto a votare il sondaggio sul messinese dell’anno. Solitamente la redazione selezionava i 6 nomi di quanti, nel mondo dello sport, della cultura, della politica, della società civile, nel corso dei 365 giorni avessero rappresentato al meglio la città, o fatto qualcosa di speciale, di importante nell’interesse e per il bene della comunità.
Poi spettava ai lettori votare il migliore.
Quest’anno ci abbiamo provato. Nelle scorse settimane abbiamo cercato d’individuare la rosa da proporre ai lettori per il sondaggio. Ma non ci siamo riusciti, nonostante gli sforzi non siamo riusciti neanche ad individuare i 6 nomi. Anzi per la verità non siamo riusciti neanche ad arrivare a 4. Probabilmente sarà colpa nostra, siamo troppo severi, ma non c’è stato nessuno che abbia spiccato in modo chiaro al punto da inserirlo nella rosa dei 6, senza peraltro scatenare un vespaio di polemiche che avrebbe finito, come nel più classico dei comportamenti messinesi ad avvelenare anche il più sereno dei sondaggi.
Questo non significa che non ci siano stati messinesi che più di ogni altro abbiano dato qualcosa alla città o contribuito allo sviluppo, alla crescita, alla speranza.
Significa solo che non siamo riusciti a creare la rosa per il sondaggio. Nella città dei Guelfi e dei Ghibellini, delle dietrologie, dei complottisti e dei fan club, dei leoni da tastiera, abbiamo preferito assegnare noi il “titolo” di MESSINESE DEL 2016.
Peraltro non si tratta di un singolo ma di una squadra, a riprova forse di come l’unica ricetta che potrà salvare Messina dal baratro è proprio la parola INSIEME, contro ogni individualismo.
Il personaggio dell’anno, a giudizio della redazione di Tempostretto sono i
15 mastri birrai del BIRRIFICIO MESSINA.
Li abbiamo seguiti passo per passo e abbiamo scritto moltissimo su di loro, quindi non mi dilungherò oltre. Ma meritano il premio e non ci sarebbe stata alcuna sestina che potesse dar loro filo da torcere.
Sono i personaggi del 2016 perché aprono le porte ad una speranza, aprono le porte a chi potrà e dovrà rappresentare Messina nel 2017 e negli anni a venire.
Rappresentano una “nuova specie” di messinesità, totalmente opposta a quella finora conosciuta che ci ha reso famosi come “buddaci”.
La loro operosità, la tenacia, il coraggio, il senso del sacrificio e del lavoro di squadra, la capacità di non arrendersi e soprattutto di non elemosinare, la voglia di camminare sulle loro gambe, di rimboccarsi le maniche e metterci del proprio, di non aspettare la manna dal cielo ma di piantare i semi di quella manna nel giardino di casa, l’umiltà, il non cedere ai compromessi con il potere o alle lusinghe del momento, ne fanno dei “messinesi atipici”.
O meglio rappresentano quel cuore di Messina che batte in ognuno di noi e che anni di delusioni, di amarezze, di sconfitte, hanno fatto diventare piccolo e meno coraggioso.
In ognuno di noi alberga uno dei 15 mastri birrai, basta solo riconoscere quella parte meravigliosa e spensierata di noi e farla uscire allo scoperto.
Sarebbe bello, nel dicembre 2017, riuscire a fare una rosa con 6, 12, 18, messinesi tutti ugualmente straordinari e tutti personaggi che hanno lasciato il segno, in positivo, per la città.
L’altra caratteristica della storia del Birrificio è l’aver lanciato una freccia verso il futuro. Non si sono limitati ad indicare la tipologia del percorso che dobbiamo tracciare se vogliamo rinascere, attraverso quindi il coraggio e la forza della squadra, ma hanno fatto di più. Hanno costruito qualcosa per il futuro dei nostri figli.
Hanno piantato uno di quei semi di bambù che magari attendono alcuni anni per metter radici, ma che quando lo fanno sono radici potenti, ampie, che fanno crescere piante poderose.
Non sono ricchi questi 15 mastri birrai, se non di qualità invisibili e interiori, non sono famosi, non sono vip, non sono potenti, non hanno vinto medaglie, né tornei o campionati.
Ma sono i nostri eroi. E quel nome, Messina, che campeggia e campeggerà accanto alla loro “creatura”, il birrificio, li rende simbolo di un anno durissimo.
Il 2016 ha visto Messina in ginocchio, piegata dalla crisi economica, dall’incapacità amministrativa, da un clima di odio, dalla povertà in costante aumento, dall’incessante andar via dei giovani e delle speranze.
Ma in prima fila, a prendere le gelate e il vento di scirocco, la sabbia e le sassate che inevitabilmente arrivano, c’era questo sparuto gruppo di messinesi straordinariamente pazzi. Come ogni condottiero sa, basta un cenno affinchè altri arrivino dietro di lui.
Tempostretto li premia, nella certezza che nel 2017 il sondaggio riusciremo a farlo soprattutto grazie al loro esempio.
Rosaria Brancato
Auguri e complimenti alla squadra dei quindici che purtroppo rappresentano una goccia nel deserto di questa città ormai ridotta ad un lumicino, che qualcuno ha il coraggio di definire “metropolitana”.
Condivido in pieno il giudizio della Giornalista ma pur ritenendomi un convinto ottimista non riesco ad intravedere per gli anni a venire quella ripresa, quel rilancio che Lei augura.
Auguri e complimenti alla squadra dei quindici che purtroppo rappresentano una goccia nel deserto di questa città ormai ridotta ad un lumicino, che qualcuno ha il coraggio di definire “metropolitana”.
Condivido in pieno il giudizio della Giornalista ma pur ritenendomi un convinto ottimista non riesco ad intravedere per gli anni a venire quella ripresa, quel rilancio che Lei augura.
auguri a loro …gente con le palle!!!
auguri a loro …gente con le palle!!!
Giustissimo avete avuto una grande idea …sono il simbolo che uniti si vince se non manca la voglia e caparbieta’….
Messinesi uniti per Messina
Giustissimo avete avuto una grande idea …sono il simbolo che uniti si vince se non manca la voglia e caparbieta’….
Messinesi uniti per Messina