Il movimento si concentra soprattutto sul tratto compreso tra i viali Giostra e Annunziata. Doppia fila, semafori pedonali e l'abbandono del lungomare del Ringo e di Palazzo Formento
Un tratto di strada particolarmente trafficato, anche perché luogo di imbarco e sbarco dalle navi private. Il movimento Vento dello Stretto aveva più volte avanzato proposte per migliorare la situazione della parte nord di viale della Libertà, quella compresa tra i viali Giostra e Annunziata, avvalendosi del supporto di un gruppo di giovani architetti che hanno approntato uno studio di fattibilità, già ufficialmente presentato all’Amministrazione comunale nello scorso mese di giugno 2015, e che è tuttora a disposizione. Gli obiettivi principali sono quelli di creare un terminal pedonale con sosta breve nell’area del Gasometro ed eliminare la doppia fila.
Ma ci sono anche altre proposte. “La principale (e forse di più facile realizzazione) – scrivono il consigliere comunale Piero Adamo e i rappresentanti del movimento, Ferdinando Croce e Ivan Bombaci – è quella della attivazione dei semafori pedonali, già installati lungo il percorso viario e tuttavia mai entrati in funzione, che certamente ridurrebbe il rischio del verificarsi di nuovi eventi drammatici, come quello verificatosi nel novembre 2016. Importante anche la necessità di garantire il giusto decoro al Parco urbano realizzato in corrispondenza del lungomare del Ringo e intitolato alla memoria del giornalista Biagio Belfiore. Anche in questo caso, una delle possibili soluzioni alla riqualificazione e alla manutenzione ordinaria del Parco era stata individuata nell’avvio di una sinergia tra pubblico e privato, in particolare tramite il rilascio di apposite concessioni di suolo agli operatori economici interessati”.
Vento dello Stretto aveva anche chiesto la messa in sicurezza e il recupero di Palazzo Formento, una delle poche testimonianze residue dell’architettura pre-terremoto, che non più di un anno fa fu oggetto di sequestro giudiziario grazie alle segnalazioni ripetutamente rivolte alla Soprintendenza per i Beni Culturali di Messina. Ed è proprio alla Soprintendenza, oltre che all’Autorità Portuale e al sindaco Accorinti, che il movimento si rivolge per istituire un “Tavolo tecnico permanente sulle problematiche relative al viale della Libertà”, nel quale poter meglio approfondire le varie tematiche.