Musolino: "Commissione d'inchiesta su Amam e dimissioni"

Musolino: “Commissione d’inchiesta su Amam e dimissioni”

Redazione

Musolino: “Commissione d’inchiesta su Amam e dimissioni”

giovedì 26 Settembre 2024 - 22:35

La dura nota della senatrice di Italia Viva in merito alla crisi idrica: "A Messina l'acqua c'è secondo il Dipartimento regionale"

MESSINA – Secondo la senatrice Dafne Musolino, la crisi idrica regionale non c’entra: “a Messina l’acqua c’è”. E allora perché è mancata in maniera drammatica per alcuni cittadini? Ed è la stessa Amam, nel carteggio con gli uffici regionali, a certificare che a Messina l’acqua c’è, c’è stata e basta per tutti. E che la “crisi idrica” dichiarata non è attuale ma da ascriversi a rischio futuro. Questa è l’estrema sintesi dell’ennesimo attacco dell’ex esponente di Sud chiama Nord all’amministrazione Basile. La senatrice di Italia Viva, sulla scorta del carteggio tra Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e Amam, chiede l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla partecipata e le dimissioni dei vertici. “E il sindaco Federico Basile chieda scusa alla prefetta per averla coinvolta”.

Ecco la posizione dell’ex esponente di Sud chiama Nord: “La nota del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, con la quale è stata fornita una risposta ufficiale alla richiesta del sindaco Basile di riduzione della portata idrica del sistema Bufardo Torrerossa per uso irriguo, per aumentare quella a uso idropotabile, è la più chiara ed evidente dimostrazione del sistema fallimentare con il quale l’amministrazione di Messina si è approcciata finora ai problemi della città. Ci sono tre dati che emergono dalla lettura della nota che lasciano davvero sconcertati. Il primo è che Amam ha dichiarato che a giugno 2024 il Comune di Messina riceveva dalle sue fonti di approvvigionamento idrico (Bufardo-Torrerossa, Santissima, Pozzi cittadini, Sorgive cittadine e Siciliacque) 1.010,33 litri/secondo di acqua a fini potabili.
Il secondo è che a luglio 2024 Amam ha dichiarato di non subire scostamenti (cioè riduzioni) rispetto alle quantità di acqua ricevuta dalle fonti di approvvigionamenti. Il terzo è che, secondo il piano d’ambito dell’Ati idrico, il fabbisogno del Comune di Messina si attesta a 980 litri/secondo per una media annuale.
Il significato concreto di questi dati, forniti dalla stessa Amam, può essere così sintetizzato: il Comune di Messina riceve più acqua di quella di cui avrebbe bisogno secondo il piano d’ambito e, in ogni caso, non subisce riduzioni o scostamenti tra le quantità effettivamente ricevute dalle fonti di approvvigionamento e quelle ritenute necessarie”.

E ancora: “Questo vale almeno fino al mese di luglio 2024, cioè quando a Messina era già in atto una drastica riduzione della distribuzione idrica, con intere zone lasciate a secco per giorni e altre che ricevevano un filo d’acqua per poche ore, insufficiente comunque a raggiungere i piani più alti delle abitazioni e rifornire i serbatoi delle attività commerciali costrette a pagare le autobotti dei privati pur di potere lavorare”. Continua la senatrice Musolino, “Fatti i necessari approfondimenti, quindi, il Dipartimento regionale non ha potuto che rigettare la richiesta del Comune di Messina di riduzione della portata idrica del sistema Bufardo-Torrerossa destinata a fini irrigui per la semplice ragione che, dall’attività istruttoria svolta e dai dati forniti dalla stessa Amam, è stato accertato che a giugno 2024 Messina riceveva 1.010,33 litri/secondo e il suo fabbisogno medio annuale, secondo il Piano Regolatore Generale delle Acque e il Piano d’ambito approvato nel 2022, è di 980 litri/secondo”.

Prosegue l’ex assessora delle Giunte De Luca e Basile: “Ciò significa, semplicemente, che a giugno 2024 Messina riceveva circa 30l/secondo in più rispetto al suo fabbisogno e non aveva alcuna riduzione di portata idrica. Questi sono i dati ufficiali riportati dallo stesso Dipartimento Regionale, con buona pace di qualsiasi tentativo di ridimensionamento della gravità della situazione che emerge dall’indagine svolta dal Dipartimento regionale”.

“Di fronte alle conclusioni del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti – sottolinea la Musolino – che ha chiarito come Messina non subisca alcuna riduzione di portata idrica dalle sue fonti di approvvigionamento, restano sul campo le nostre domande che anzi assumono ancora più forza perché sono sostenute dal dovere di ricerca della verità. Ed è ora che il sindaco risponda seriamente a queste domande, che sono le domande di tutti i messinesi: dove va a finire l’acqua di Messina? Perché a fronte di una portata che la stessa Amam dichiara pari a 1.010,33 litri/secondo, Messina è senza acqua da mesi (e comunque già da prima del mese di giugno 2024)? A che cosa sono serviti i 5 distacchi generali per i lavori eseguiti da Amam sulla conduttura nello scorso inverno e primavera? Perché il sindaco ha chiesto un aumento della portata dal sistema Bufardo-Torrerossa se, al momento della richiesta, secondo le rilevazioni ufficiali eseguite dagli stessi tecnici Amam, non c’era alcuna riduzione della fornitura idrica e la stessa Amam motivava la richiesta parlando di un eventuale scostamento futuro, mentre in città la crisi idrica era già conclamata?“.

“L’acqua c’è ma c’è una gestione improvvisata”

Prosegue la senatrice di Italia Viva: “Certamente dopo la nota del Dipartimento regionale non si può consentire più a nessuno di parlare di scaramucce politiche né ci possiamo certamente più accontentare delle risposte fornite fino a ieri dal sindaco e dal management di Amam in Consiglio comunale, che giudichiamo irrispettose verso i cittadini, oltre che palesemente contrastanti con i dati forniti dalla stessa società al Dipartimento regionale. Ed è ora che si faccia veramente chiarezza sullo stato reale dell’acquedotto messinese dal suo punto di approvvigionamento fino a quello di ultimo allaccio, perché adesso abbiamo la consapevolezza che a Messina l’acqua c’è e la crisi non dipende dalla riduzione delle risorse regionali, né da presunte manovre del governo regionale che vorrebbe danneggiare Messina a causa del suo colore politico, ma da una gestione non chiara e improvvisata di queste risorse”.
Ribadisce Musolino: “Per questa ragione chiediamo che si faccia chiarezza, che si istituisca una Commissione di inchiesta e che i vertici Amam ammettano la loro incapacità e rassegnino le dimissioni e il sindaco chieda scusa alla prefetta di Messina per averla coinvolta in una rappresentazione in cui si è alterato lo stato delle cose, salvo poi smentirsi con gli atti provenienti dalla sua stessa azienda municipalizzata”.

E conclude la senatrice: “Il sindaco e Amam chiedano scusa ai cittadini di Messina che per tutta l’estate e ancora fino ad oggi stanno subendo gli effetti di una situazione di grave carenza idrica le cui le cui cause vanno ricercate altrove ma certamente non nel contingente stato di siccità regionale. Il tutto esponendoli a gravi conseguenze anche dal punto di vista igienico-sanitario, con un aggravio di costi per chi, potendoselo permettere, è stato costretto ad approvvigionarsi presso i privati o a montare serbatoi per garantirsi un minimo di raccolta, mentre chi non ha potuto sostenere queste spese, si trova costretto a svegliarsi alle cinque di mattina per avere un’ora d’acqua al giorno”.

Il dovere della chiarezza

Questo è quanto scrive la senatrice Musolino. E non abbiamo dubbi che adesso arriverà la replica del sindaco Basile. La necessità, però, è che si faccia chiarezza affinché, ai disagi che già patiscono i cittadini, non s’accompagni ancora un clima di veleni.

Articoli correlati

4 commenti

  1. Non apprezzo per nulla la senatrice, ma in questo caso non ha tutti i torti.
    Faccio inoltre presente le ENORMI prese in giro che stiamo subendo:

    1) non è affatto vero che il numero per l’emergenza di amam funziona h24: apre alle 8 e chiude alle 20… In tutti gli altri orari c’è la solita segreteria che ti invita a controllare i pagamenti dall’app (roba da picchiarli visto che con questo schifo di servizio poi i soldi li vogliono davvero).

    2)ogni mattina annullano le richieste non evase del giorno prima. Con il risultato che se sei una persona onesta che aspetta civilmente il proprio turno, lacqua NON L’AVRAI MAI!

    3) portano acqua ad alcune persone lasciando a secco tutti gli altri che hanno fatto richiesta anche nella stessa zona: oltre il danno anche la beffa di vederti sfilare davanti l’autobotte senza che ti porti MAI l’acqua.

    4) molti si inventano di avere disabili o minori/malati in casa per ottenere l’acqua…. Tanto ovviamente nessuno può controllare se è vero. In risultato è sempre che il povero onesto che ha segnalato da giorni di non poter tirare lo sciacquone, resta sporco e con gli escrementi in casa a tempo indeterminato.

    Viale regina Elena : 4 giorni senza un goccio d’acqua e gli operatori che ogni giorni ti ripetono ” non possiamo farci nulla, richiami domani”.

    Lo sapete vero che ormai c’è gente arrivata all’esasperazione totale?
    Ma volete veramente che ci scappi il morto!?!?

    Siccità un par de ciufoli: questa è solo incapacità cronica!

    1
    0
  2. L’incompetenza a Messina regna incontrastata. Anzi, apparentemente contrastata solo da chi, dopo averne tratto agognata “notorietà”, ha lasciato carrozzone per salotti migliori.

    1
    0
  3. Lillo lo sciacallo 27 Settembre 2024 06:41

    Secondo alcuni ben informati a Messina arriva l’acqua che gli altri Comuni non consumano, per fare chiarezza occorre porre la seguente interrogazione:
    dal 01\01\2024 ad oggi, oltre il Comune di Taormina l’Amam ha fornito acqua ad altri Comuni ?
    Su questo bisogna avere una risposta giuridicamente rilevante dal Sindaco e dal Presidente di Amam.

    0
    0
  4. Il problema è serio ma non è certo imputabile a questa amministrazione, senza con questo voler essere di parte. Ciò non toglie che si sta superando ogni limite e, dato che sino a qualche tempo fa chi critica faceva parte di questa amministrazione, la credibilità è sempre meno.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007