Il ministro ha avviato una serie di incontri in tutta Italia con gli amministratori interessati ai Patti Territoriali ed al Masterplan. Oggi è stata la volta di Reggio Calabria e Messina. Prossima tappa Catania. I progetti esecutivi cantierabili già dal 2017 sono una trentina. "Il Masterplan entra nella fase di gestione" ha commentato soddisfatto l'assessore Signorino
Non appena ha giurato da componente del ministro Gentiloni, ha fatto subito tesoro di quanto raggiunto sul “campo” da sottosegretario sul versante Masterplan.
Così il ministro per la coesione territoriale ed il Mezzogiorno Claudio De Vincenti ha subito ricordato alla Sicilia che pochi giorni prima aveva sommerso Renzi e il Pd di una valanga di no, che in arrivo, con il treno dei Pati territoriali c’era un fiume di risorse.
Adesso, finite le feste natalizie, ha iniziato un tour lungo lo Stivale, per incontrare i sindaci e i presidenti delle Regioni. Nei giorni scorsi è stata la volta di Firenze, Milano, Venezia, Genova , Regione Lazio, Regione Molise, Regione Lombardia, mentre il week end è dedicato alla ricognizione della situazione nel sud.
Dopo le tappe calabresi oggi il ministro è approdato a Messina per poi spostarsi a Catania.
In riva allo Stretto De Vincenti ha incontrato il sindaco e la giunta a Palazzo Zanca, per fare il punto della situazione sul Patto per Messina firmato dallo stesso Renzi a novembre e che sbloccherà una lunga serie di opere e di risorse. L'incontro è servito ad inserdiare la Commissione operativa e nel corso della riunione è emerso che immediatemente cantierabili ci sono una trentina di progetti che entro il 2017 potrebbero comportare l'arrivo di risorse per 100 milioni.
Accorinti ha rimediato alla gaffe dei mesi scorsi quando De Vincenti, che allora era sottosegretario ma proprio in quanto tale conosceva sin nei dettagli la vicenda Masterplan, venne a Messina, al Palacultura, per incontrare i sindaci della provincia ed ascoltare appelli, segnalazioni, inviti, contestazioni. Ebbene, il sindaco metropolitano si presentò a fine incontro quando De Vincenti era già andato via da un pezzo. L’assenza del sindaco metropolitano in quella sede (c’era anche il sottosegretario alla pubblica istruzione Davide Faraone) si notò e pesò. Ma è acqua passata, soprattutto perché oggi De Vincenti è ministro.
Lodevole la decisione del ministro di ritornare sui territori per incontrare gli amministratori e lavorare insieme al percorso che porterà alla realizzazione delle opere. Si tratta, è bene dirlo, solo in minima parte di “risorse fresche”, perché in gran parte sono somme già inserite in altri capitoli e fonti di finanziamento, ma i Patti hanno il pregio di dare una corsia preferenziale, soprattutto burocratica, a chi è in grado di presentare progetti esecuiti.
In quella riunione al Palacultura De Vincenti, bacchettando Messina che tra le città metropolitane siciliane era quella che arrancava disse: “Stateci addosso per arrivare presto alla firma del Patto, ma anche noi vi talloneremo affinchè ognuno faccia la sua parte”.
Il ministro è stato di parola. L’incontro è servito ad insediare la Commissione di indirizzo e controllo per la gestione del patto per lo sviluppo della Città di Messina.
Il sindaco ha espresso grande apprezzamento per il “metodo del patto”, tramite il quale il Governo si avvicina ai territori seguendo e assistendo gli stessi nella realizzazione degli interventi e dei progetti previsti nel “Patto per lo Sviluppo”.
Nel corso della riunione è emerso che i progetti esecutivi con possibile cantierabilità entro il 2017 sono una trentina e che (includendo gli interventi “fuori sacco”, che necessitano di accelerazione procedurale), quest’anno potrebbe segnare l’avvio sul territorio metropolitano di cantieri per oltre 100 milioni di valore complessivo: il 15% del totale delle risorse censite nel Masterplan. È questo l’ambizioso risultato valutato con soddisfazione dal Ministro nel corso della riunione. Tra questi, per il Comune di Messina, è in pole position l’apertura del cantiere per il porto di Tremestieri; sono esecutivi anche i cantieri per la bonifica delle discariche (Tripi-Piana e Portella Arena), il progetto per la riqualificazione ambientale della pineta di Camaro, i progetti per il monitoraggio geologico di Altolia e Pezzolo, alcuni interventi di edilizia sportiva (ex-GIL e campi da tennis di Villa Dante), gli interventi di potenziamento e sostegno ai servizi sociali, oltre che almeno un terzo degli interventi di verifica sismica e monitoraggio e messa in sicurezza per edifici scolastici e l’avvio del “Centro per la promozione dell’imprenditorialità giovanile e femminile”. Si prevede di completare la progettazione esecutiva entro il 2017 per altri interventi di edilizia scolastica (Mazzini-Gallo, G. Martino), delle opere di urbanizzazione per gli insediamenti produttivi di Larderia, degli impianti sportivi di Mili, del biodigestore per la frazione umida, del Cenobio del Gran Camposanto e del recupero delle fontane storiche nella zona sud della città.
“Oggi si avvia la gestione del Masterplan”, commenta l’Assessore allo Sviluppo economico Guido Signorino, “e abbiamo già attivato gli incontri periodici e il sistema interno per il monitoraggio dei progetti. È un impegno importantissimo perché la riattivazione del ciclo degli investimenti pubblici consente di realizzare interventi fondamentali per la sicurezza dei cittadini e infrastrutture per lo sviluppo, la qualità della vita e dei servizi e di rilanciare l’occupazione.”
Rosaria Brancato