Siccità. Sud chiama Nord contro Schifani, Forza Italia e Musolino

Siccità. Sud chiama Nord contro Schifani, Forza Italia e Musolino

Redazione

Siccità. Sud chiama Nord contro Schifani, Forza Italia e Musolino

lunedì 30 Settembre 2024 - 08:40

Le risposte di Lo Giudice, Carreri e Scolaro: "Le responsabilità della Regione nella crisi idrica a Messina e in Sicilia"

MESSINA – La crisi idrica a Messina. Si è scatenata una vera e propria guerra dell’acqua. Ora Sud chiama Nord, il partito di Cateno De Luca, punta il dito sulle “responsabilità del governo regionale Schifani” e risponde agli attacchi della senatrice Dafne Musolino e di Forza Italia. Quest’ultima forza politica, con il coordinatore cittadino Antonio Barbera, così si è pronunciata: “I numeri del documento redatto dal Dipartimento regionale acqua e rifiuti fanno chiarezza su una situazione che, in tre mesi, non è stata mai spiegata in modo trasparente ai messinesi. Il report, addirittura, evidenzia come Messina non abbia mai subito alcuna riduzione idrica. Il sindaco di Messina, inoltre, ha aggiunto nuovi dati e cifre mai venuti fuori fino adesso: allora o siamo su Scherzi a parte, perché non si spiega la causa dei disagi patiti con i rubinetti a secco, oppure la causa reale rimane ancora avvolta da un fumoso mistero. L’acqua c’è ma non nei rubinetti dei messinesi”.

Afferma, da parte sua, il coordinatore cittadino di Sud chiama Nord Nino Carreri: “Ci chiediamo dove viva Antonio Barbera: in Sicilia o in un’altra regione? Dalle questioni che pone pare infatti non aver seguito non solo le cronache locali, che gli avrebbero offerto un quadro quanto più chiaro possibile sulla situazione idrica nella città di Messina, più volte sviscerata numeri alla mano sia dal sindaco Federico Basile che dai vertici Amam. Ma addirittura Barbera sembra non aver contezza della grave condizione di crisi idrica che sta colpendo l’intera regione. Crisi idrica che, condizioni climatiche a parte, trova i suoi maggiori responsabili proprio nel governo di centrodestra di cui è rappresentante cittadino Barbera. Gli ricordiamo il ridicolo e patetico scambio di accuse tra il presidente siciliano, Renato Schifani, e l’ex presidente della Regione – oggi ministro per la Protezione civile – Nello Musumeci”. 

Per Carreri, “la vecchia politica, dopo l’azione di risanamento dal 2018, vuole impadronirsi di nuovo delle partecipate” e per questo va all’attacco di Amam. E ancora: “Rispetto ai contenuti della nota del Dipartimento regionale, il sindaco Federico Basile ha già evidenziato tutte le discrasie contenute in essa.  Aggiungiamo inoltre, e qui mi rivolgo anche all’esponente pentastellato Antonio De Luca, che invoca un incontro con la prefetta, una precisazione: sua eccellenza conosce perfettamente la situazione”. 

“Le responsabilità del governo Schifani e i quesiti a Barbera”

 Aggiunge Carreri “A Barbera chiedo di rispondere ai seguenti quesiti, visto che rappresenta in città Forza Italia, il partito di Schifani:

1 Mancata assegnazione di finanziamenti a progetti cantierabili a valere dei fondi Fsc 21-27 o con i fondi del commissario emergenza idrica. 

2 Completamento della condotta Alcantara, ad opera di Siciliaacque, per un progetto che dovrebbe essere emergenziale e che ancora non è nemmeno iniziato. 

3 Mancata concessione delle deroghe procedurali più volte richieste da Basile e previste nell’ordinanza di protezione civile Ocdpc 1084/24.

4 Rifiuto di nominare Basile soggetto attuatore per la gestione emergenziale idrica”.

“Schifani non ha saputo affrontare l’emergenza idrica”

Il coordinatore regionale di ScN, Danilo Lo Giudice, si concentra proprio sul governo Schifani: “La crisi idrica in Sicilia, ampiamente prevista già nel 2022 con un drammatico crollo delle piogge, ha raggiunto il suo apice nel 2024, come ampiamente preannunciato dai report regionali e nazionali. Nonostante ciò, il governo regionale guidato da Schifani ha dimostrato gravi ritardi e inefficienze nella gestione della situazione, una mancanza di visione che ha aggravato le difficoltà per la popolazione e l’agricoltura. Il report sulla siccità del 2023, prodotto dalla Regione Siciliana, aveva già evidenziato prospettive critiche per il 2024. Tuttavia, solo nell’aprile 2024 è stata avanzata la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, arrivata a maggio, con l’estate alle porte”.

“Basta fare fantapolitica sulla pelle dei siciliani, il fallimento è di Schifani”

Continua Lo Giudice: “Il governo nazionale, con l’ordinanza della Protezione civile del 19 maggio 2024, ha conferito al presidente Schifani poteri straordinari come commissario per l’emergenza idrica, assegnando 20 milioni di euro e la possibilità di agire in deroga a numerose normative per accelerare gli interventi necessari. Tuttavia, nessuna delle deroghe previste è stata utilizzata e i sindaci non sono stati nominati soggetti attuatori. Un’opportunità per velocizzare le procedure di reperimento di nuove fonti di approvvigionamento idrico a scopo idropotabile ed irriguo. Ho letto le dichiarazioni di Salvo Cocina, ingegnere capo della Protezione civile e coordinatore della cabina di regia, che invita i sindaci a essere solerti nell’individuare nuovi pozzi. Ma Cocina sa davvero quali sono i tempi ordinari a cui i sindaci sono costretti a sottostare, dopo aver affrontato gli enormi sforzi necessari per individuare i pozzi e renderli operativi? Basta fare fantapolitica sulla pelle dei siciliani. La gestione dell’emergenza idrica in Sicilia è da annoverare tra i fallimenti del governo Schifani”.

“Dalla senatrice Musolino attacchi incoerenti a Basile, accetti finalmente il confronto”

A sua volta, la coordinatrice provinciale di Sud chiama Nord Melangela Scolaro si concentra sulle dichiarazioni della senatrice Musolino: “Su ogni questione sollevata, sia il sindaco Basile sia Cateno De Luca  l’hanno invitata al confronto, ma la senatrice ha sistematicamente rifiutato. L’ossessione francamente inspiegabile che la spinge, nel costante tentativo di distruzione del suo  stesso “creatore” politico, la porta a essere incoerente. Aveva accusato Taormina di sottrarre l’acqua destinata ai messinesi, riconoscendo di fatto una carenza idrica a Messina. Tuttavia, una volta scollegato il bypass di Taormina, aveva dichiarato che l’acqua era finalmente tornata. Dopo una settimana, però, smentita dai documenti ufficiali, ha nuovamente attaccato l’amministrazione, sostenendo che la città fosse di nuovo a secco. Ma come? Non aveva affermato che l’acqua fosse tornata dopo il distacco del bypass di Taormina? Eppure, oggi sostiene che l’acqua a Messina c’è sempre stata”.

Insiste la coordinatrice provinciale di ScN: “Nella sua posizione, la senatrice Musolino ha tutti gli strumenti necessari per intervenire. Agisca quindi nelle sedi appropriate e accetti finalmente il confronto. E poi, senatrice, ma quale lamenti? Si tratta di  battaglie per diritti, e lei, in qualità di avvocata, ex amministratrice e oggi al Senato, dovrebbe saperlo bene”.

Articoli correlati

2 commenti

  1. SCHIFANI, quel Miliardino e passa destinato all’inutile e dannoso Ponte sullo STRETTO perche non lo destini invece per fare i dissalatori…DE LUCA .e i tuoi invece di fare proclami e bla bla bla come fate sempre da 5 anni perche non pensate di spingere Schifani e questi personaggi del Governo Regionale a destinare questi SOLDONI per l’acqua in SICILIA……e tanto altro ???

    4
    0
  2. Che belle favole ci raccontate giornalmente…..neanche i fratelli Grimm….

    3
    1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007