Servizio mensa scolastica, "perché ogni anno quasi un mese d'attesa?"

Servizio mensa scolastica, “perché ogni anno quasi un mese d’attesa?”

Redazione

Servizio mensa scolastica, “perché ogni anno quasi un mese d’attesa?”

giovedì 03 Ottobre 2024 - 15:30

La lettera di un gruppo di genitori mentre Gioveni solleva il problema e Asquini rassicura: "Oggi è stata aggudicata la gara"

MESSINA – Il servizio di mensa scolastica è stato aggiudicato oggi e nel giro di poche ore si saprà se partirà il prossimo martedì. A specificarlo è la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini. Nel frattempo, Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sollevato il problema: “Quanto dovranno ancora attendere gli alunni e le famiglie per l’avvio del servizio di mensa scolastica?”. Ma il tema era già caldo con decine di genitori in tutta la città in attesa dell’avvio della mensa, visto il tempo pieno ormai attivato in molte scuole. Tanto che nella stessa giornata del 3 ottobre alcuni di loro hanno inviato una lettera aperta alle testate giornalistiche cittadine: “Perché ogni anno tre o quattro settimane d’attesa?”.

L’appello di Gioveni

Tra l’altro, ha ricordato Gioveni, “da quest’anno per la prima volta a seguito di una integrazione del contratto di servizio della Messina social city approvata dal Consiglio Comunale, il servizio mensa non sarà più esternalizzato, ma gestito appunto in house dall’azienda. Tuttavia già da qualche giorno in molte scuole cittadine è stato avviato il tempo pieno per i piccoli alunni, per cui i genitori lamentano legittimamente la mancanza di un pasto caldo per i propri figli, con gli immaginabili disagi di dover preparare e portare il pranzo da casa per sopperire all’assenza del servizio, o addirittura limitarsi a far mangiare ai piccoli un semplice panino”.

Il capogruppo di FdI ha quindi proseguito: “Appare strano quindi come la Messina social city ancora non si sia organizzata in tempo per la gestione del servizio. Per un approfondimento della questione, quindi chiederò di convocare in Commissione servizi sociali il CdA dell’azienda per comprendere tempi e modalità di gestione del servizio mensa, cercando altresì di capire se sarà espletato direttamente dal personale della MSC oppure se l’azienda lo affiderà a terzi (il che vorrebbe dire che si sarebbe fatto il classico ‘gioco delle tre carte’!!). Vedremo”.

La lettera integrale dei genitori

Nella lettera dei genitori, invece, si legge: “Come ogni anno noi famiglie siamo in attesa di conoscere quale sia la data di attivazione del servizio di refezione scolastica, gestita dal Comune. La Scuola – rammentiamo a noi stessi è un’istituzione destinata all’educazione e all’istruzione di studenti e allievi – inizia nella prima metà di settembre e come ogni anno siamo in attesa, ad ottobre, di comprendere se e quando partirà il servizio di refezione scolastica che andrebbe programmato e previsto con largo anticipo rispetto all’inizio delle attività scolastiche. Siamo qui a scrivere perché non comprendiamo le ragioni per le quali tra l’inizio dell’anno scolastico e l’applicazione del tempo pieno ci sia sempre un lasso di tempo, una sorta di limbo, tra le tre e le quattro settimane in cui i nostri figli non possono usufruire di un loro legittimo diritto fondamentale. Ora, speriamo comprendiate che tali ritardi ogni anno gravano su noi genitori e di riflesso anche sui nostri figli, che si vedono stravolti tra turni/permessi/congedi e ogni opzione possibile derivante dai nostri impegni lavorativi. Il problema che ci affligge da diverse settimane, e che si ripete tutti gli anni, è l’incertezza sulla reale data di avvio del tempo pieno (ore 8-16) nelle scuole pubbliche della città. Non vogliamo credere a chi ci dice che in una scuola paritaria del centro cittadino il servizio di refezione scolastica, sempre gestito dal Comune, sia già partito, perché questo significherebbe una disparità di trattamento e la considerazione che i diritti dei bambini non siano universali ed egualitari
per tutti i cittadini di Messina. Ci sembra alquanto illogico che l’amministrazione comunale non riesca a espletare la gara d’appalto prima, e non dopo, l’inizio delle attività scolastiche. Questo ci risulta difficilmente comprensibile, e francamente facciamo fatica a rispondere agli interrogativi continui posti dai nostri figli rispetto all’inizio effettivo della loro normale attività scolastica. Noi che chiediamo ai bambini di essere puntuali nelle scadenze scolastiche troviamo al quanto paradossale dover loro dire che rispetto ad altri coetanei il loro sacrosanto diritto a godere di tale servizio subisce un ritardo a causa di
motivazioni che non conosciamo e che non riusciamo a comprendere. Non siamo utopistici nel chiedere che gli orari scolastici siano chiari e che ci venga fornita una data certa per l’attivazione del servizio mensa, “possibilmente” coincidente con l’inizio delle attività scolastiche. Per noi famiglie la scelta del tempo pieno non è un’opzione ma nasce da una esigenza derivante dal dover conciliare lavoro e famiglia. Molti di noi non hanno la disponibilità di familiari che possano occuparsi della cura dei nostri figli, e molti ancora non posso farsi carico delle spese per affidare i figli a un servizio privato. Per tutti noi, però, la scuola pubblica è una garanzia di qualità e ne riconosciamo l’importanza che essa svolge per la crescita dei nostri figli, che saranno i futuri cittadini di questa città”.

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