Ad aggravare la situazione contribuisce la raccolta differenziata a S. Teresa. Diversi cittadini buttano i sacchi d'immondizia nella vicina Furci dove la raccolta differenziata è all'anno zero e mancano controlli e sanzioni per chi venendo da fuori trasgredisce le regole. Il Comune furcese paga parecchi soldi in più, che escono dalle tasche dei cittadini
FURCI. L’autista del compattatore è in ferie, non esiste un sostituto e i cassonetti, a Furci Siculo, pullulano d’immondizia. Il quadretto che questa mattina balzava agli occhi dei passanti dinanzi alla villa comunale (ma anche altrove), era increscioso. Ieri solo in tarda mattinata la situazione è tornata alla normalità. Oggi i rifiuti sono rimasti lì per l’intero arco della giornata. Per la cronaca il dipendente in argomento deve recuperare parecchie ore, circa cento. E non esiste un altro autista che possa sostituirlo alla guida del camion. E dire che il Comune di Furci conta qualcosa come 85 dipendenti. Conseguenze di una pianta organica tutta da ridisegnare.
A determinare questa situazione spiacevole dei rifiuti contribuisce anche la raccolta differenziata nella vicina S. Teresa, che da maggio ha fatto lievitare l’immondizia a Furci. Diversi cittadini, anziché fare la raccolta con tutti i santi crismi “preferiscono” mettere tutto insieme e gettare i rifiuti nei cassonetti del paese vicino, dove la differenziata è all’anno zero. A nulla sono valsi una ordinanza del sindaco di Furci e i controlli per stanare gli “abusivi” che da fuori depositano i sacchi d’immondizia. Agli accertamenti non sono seguite le sanzioni. E il fenomeno continua. Ognuno fa quel che gli pare. Tanto nessuno controlla. E se si controlla non scattano le sanzioni. E intanto il Comune di Furci continua a pagare, come certificato e dimostrato dal sindaco Sebastiano Foti nei mesi scorsi, parecchi soldi in più rispetto all’anno precedente per il trasporto dell’immondizia in discarica. Soldi che escono dalle tasche dei cittadini alla voce "tassa rifiuti".
Carmelo Caspanello