Il tecnico peloritano, al termine della gara contro l'Adrano, ha raccontato come lo spogliatoio sta vivendo questo momento difficilissimo per il club di Via Oreto
La sconfitta contro l’Adrano, diretta concorrente per la salvezza, non ha fatto altro che gettare ulteriormente nello sconforto lo spogliatoio dell’Fc Messina, già travolto dalle notizie giuridico-societarie della settimana. Un’amarezza che come ha rivelato il tecnico Gaetano Di Maria (nella foto) a fine gara, va in diverse direzioni. “Più che un lavoro fisico e tattico in questo momento bisogna cercare di intervenire sull’aspetto mentale con i ragazzi. Anche ieri ha anche inciso sulla partita il fatto che per l’ennesima volta sono stati gli avversari a passare in vantaggio e non abbiamo avuto la forza di reagire. Purtroppo dobbiamo continuare a lavorare in queste condizioni. E’ un macigno continuo, ogni volta che sembra arrivare uno spiraglio di luce veniamo feriti-.
Una situazione che dal punto di vista prettamente sportivo è destinata a non migliorare sotto la gestione del curatore fallimentare, che avrà come unico obiettivo quello di risanare il bilancio del club. “Tutti ci dicono di stare tranquilli, ma per noi non è facile – continua l’allenatore peloritano. I giocatori hanno chiesto un minimo di certezze, specialmente chi ha famiglia e alla fine del mese deve portare lo stipendio a casa-. Al momento sembra non essere in dubbio la conclusione dell’attuale stagione, ma è evidente che molti, visto il clima, pensano ad abbandonare la barca che barcolla già nella parentesi di mercato di dicembre. Giocatori che anche nella gara odierna hanno manifestato insofferenza, come Gaetano Niscemi, uno dei pochi che hanno fatto vedere qualcosa di buono in questo inizio di campionato.
“In casa nostra credo che anche il mercato sia compromesso, quindi la strada si fa ancora più in salita-, spiega ancora Di Maria. Salterà quasi certamente l’acquisto di Ignazio Panatteri e anche quello Leo Criaco, che aveva già rescisso con il Piscina per tornare a vestire la maglia giallorossa e che a questo punto potrebbe trovarsi senza squadra. Paradossale. “Sarà veramente difficile – continua l’ex Adrano. Oggi sono stato costretto a mandare in campo un calciatore del ‘90, che faceva la panchina nella Primavera lo scorso anno. Però per quanto mi riguarda penso di continuare a lavorare fin quando ci sarà la possibilità, perché ho accettato questa sfida per l’attaccamento che ho per questa maglia-. Infine l’appello rivolto ai tifosi: “Sono deluso dalla loro assenza. Non chiedevo 3-4 mila spettatori, ma su 300-400 ci speravo. Così dimostrano di non volere aiutare questi ragazzi-.
