La società lucana ha richiesto un risarcimento danni a quella peloritana per oltre due mila euro
MESSINA – Dopo il posticipo del settimo turno tra Az Picerno e Acr Messina, era il 30 settembre e la partita finì 2-0 per i locali, alla società biancoscudata era stata comminata una multa per il lancio di fumogeni in campo da parte dei suoi sostenitori. In quell’occasione, dando conto del provvedimento del giudice sportivo, ci si era soffermati anche sulle condizioni di Salvo, costretto a operarsi dopo il calcione in faccia ricevuto, e sulla condizioni in cui il Messina si era allenato, correndo nell’antistadio, nella seduta di scarico.
A distanza di qualche settimana però si torna al “Donato Curcio” di Picerno perché la società che lì vi gioca le partite casalinghe, ed una delle prime a giocare su un manto erboso sintetico, ha fatto una richiesta di risarcimento danni al Messina. Nella giornata di ieri la società lucana ha inviato una pec a quella peloritana, con in copia anche la Lega Italiana Calcio Professionistico. In cui ha esposto le sue ragioni.
Richiamando il provvedimento del giudice sportivo dopo quella sfida, la società Picerno fa presente che i fumogeni lanciati in campo “hanno causato il danneggiamento/bruciatura del manto erboso […] provocando danni di ammontare pari a 2.440 euro”. Motivo per cui il Picerno invita la società Messina a corrispondere la suddetta somma entro cinque giorni altrimenti si rivolgerà alla competenti autorità giudiziarie. Aggiungendo questa richiesta alle ammende del giudice sportivo delle prime otto giornate di campionato la somma dei soldi che la società Acr Messina è tenuta a pagare sale a oltre nove mila euro.