Le decisioni del giudice sportivo dopo il derby del "Provinciale", sanzionati anche i granata. Ecco perché
MESSINA – Dopo l’1-1 del “Provinciale” tra Trapani e Messina, con due punti persi in pieno recupero, la società biancoscudata finisce di fare i conti anche col giudice sportivo Stefano Palazzi. Scontata e confermata la giornata di squalifica a Domenico Anzelmo, il giovane centrocampista biancoscudato era stato espulso per doppia ammonizione al 21′ del primo tempo, ma tra i tesserati del Messina allontanati e che salteranno la prossima gara anche il collaboratore Giuseppe Munao “per avere, dopo la realizzazione del goal da parte della propria squadra, tenuto una condotta non corretta in quanto faceva accesso nel recinto di gioco, nella zona antistante la Curva Ospiti nonostante non fosse inserito in distinta”. Quanto alle ammonizioni Krapikas e Rizzo sono stati ammoniti, per loro secondo giallo della stagione, primo anche per Mamona che era subentrato nel finale dalla panchina.
Non finisce qui perché per la sesta volta in stagione il giudice sportivo sanziona il Messina infliggendo un’ammenda per il comportamento dei suoi tifosi. Duemila euro, la più alta della giornata inflitta anche al Catania, le motivazioni sono dei cori ritenuti offensivi ed insultanti nei confronti dei tifosi avversari, e ancora “per aver lanciato tre petardi di elevata potenza sul terreno di gioco” e dopo il goal segnato altri due petardi, “uno di questi esplodeva vicino ad un proprio calciatore mentre stava esultando, senza
conseguenze”. Sanzionato anche il Trapani, 1000 euro, per aver lanciato due fumogeni sul terreno di gioco e una quindicina di bottiglie vuote e bicchieri sul terreno di gioco che ha ritardato la ripresa del gioco con Krapikas costretto a far pulizia da sé prima di ogni rilancio.
L’ammontare delle multe collezionate dal Messina fin qui in stagione è di 8700 euro, accumulate in sei giornate in cui la società è stata sanzionata sulle nove disputate. Se bisogna poi considerare la richiesta del Picerno, per un risarcimento danni provocato dal lancio dei fumogeni in campo al “Curcio” lo scorso 30 settembre, la cifra lievita a oltre undicimila euro.