"Forti d'autunno", dal sogno di un evento fisso ai cantieri nelle fortificazioni

“Forti d’autunno”, dal sogno di un evento fisso ai cantieri nelle fortificazioni

Giuseppe Fontana

“Forti d’autunno”, dal sogno di un evento fisso ai cantieri nelle fortificazioni

giovedì 17 Ottobre 2024 - 07:05

Ne apriranno 5 a Messina, più 3 in Calabria. Entro il prossimo anno ce ne saranno aperti altri 3. Poi toccherà a Schiaffino. Caruso: "Vogliamo che diventi un appuntamento abituale"

MESSINA – In origine è stata solo un’idea: “Perché non realizzare un’ottobrata all’interno dei forti?” Poi la realtà: i forti vanno recuperati, sistemati e messi a regime, per creare una rete che, come cento anni fa, li colleghi uno all’altro. Ma stavolta l’obiettivo non è quello di difendere lo Stretto, ma quello di far conoscere ai messinesi, ai siciliani e ai turisti da ogni parte del mondo la storia della città, e bellezze che si nascondono a pochi passi dal centro cittadino. Piano piano si sta arrivando all’obiettivo? Forse sì. E un piccolo passo è rappresentato da “Forti d’autunno“, di cui si è parlato anche durante la quinta commissione consiliare presieduta da Raimondo Mortelliti.

La prima edizione servirà da test

La prima edizione è quasi un beta-test, per usare un gergo caro alle app e alla tecnologia, con cui si vogliono capire le reali potenzialità dell’evento, cosa si può fare di più e cosa meglio. L’amministrazione comunale guidata da Federico Basile e l’assessore alla Cultura Enzo Caruso hanno coinvolto le associazioni che da decenni curano cinque fortificazioni cittadine, per concordare un programma unitario, che porterà ad aperture in contemporanea, con specialità culinarie tutte da gustare, lavoratori, artigiani, arte, musica e tante altre attività tutte da vivere, il 27 ottobre e il 10 novembre. E a novembre, a suggellare il sodalizio con la vicina Reggio Calabria, anche sul fronte calabro ne apriranno tre che facevano parte di quella rete di difesa che per oltre un secolo ha vigilato sullo Stretto di Messina.

Caruso: “I forti contenitori culturali”

L’assessore Caruso, dopo la presentazione del mini-cartellone, ha spiegato l’idea alla base della manifestazione: “Questa vuole essere un’ottobrata particolare. Le ottobrate ormai sono inflazionate e si organizzano all’interno delle piazze, no? I contenitori dei forti, invece, sono contenitori culturali, ambientali, che consentono di affiancare la cultura, la storia, all’aspetto enogastronomico e ludico. Senza dimenticare l’aspetto turistico e ambientale, con la bellezza dello Stretto e del suo panorama a fare da cornice. È un progetto che mette insieme le varie aperture che le associazioni già garantiscono ogni mese, ma abbiamo voluto aprire in contemporanea, creando una rete per dare maggiore visibilità a questo progetto. Piano piano avremo modo di strutturarla meglio, per farla diventare un appuntamento fisso e per aggregare anche tutti gli altri forti che in questo momento si stanno attrezzando per poter essere fruibili insieme a quelli che già stavolta verranno presentati”.

Il programma

Il programma di “Forti d’autunno” prevede il coinvolgimento di Forte CavalliForte PetrazzaForte Puntal FerraroForte San Jachiddu, tutti aperti il 27 ottobre dalle 10 alle 17 (S. Jachiddu chiuderà alle 19) e Forte dei Centri a Salice, aperto il 10 novembre dalle 10 alle 17. Poi, a Reggio, Forte Gullì – Parco Ecolandia ad Arghillà il 3 novembre dalle 10 alle 17 e Forte Poggio Pignatelli e Forte Siacci a Campo Calabro, tutte le domeniche di novembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. I forti che potrebbero invece essere inseriti in una prossima edizione e di cui ha parlato l’assessore sono i celebri forti Ogliastri e Castel Gonzaga, forte Serra La Croce, attualmente gestito dall’associazione “Trapper sociale”, e più in là forte Schiaffino, una gemma a Santa Lucia massacrata da un canile abusivo che per decenni ha campeggiato all’interno, costruendo anche strutture che hanno violentato la fortificazione originale.

Il punto sui forti “da sistemare”

Caruso ha spiegato: “Questo patrimonio di fortificazioni si completa con quello calabrese. Dai forti c’è una visione completa dello Stretto, da una sponda all’altra. I forti in itinere sono appunto questi. Il forte Serra La Croce di Curcuraci a breve sarà restituito al demanio dall’esercito, che deve dismetterlo in maniera definitiva. Il forte Ogliastri ha già lavori in corso per il rifacimento del teatro all’aperto, delle aree fruibili, della cucina e della sala a vetri. Il forte Gonzaga ha avviato i cantieri di restauro e speriamo che nel giro di un anno sarà fruibile appieno. Sul forte Schiaffino stiamo lavorando per ottenere la concessione. In questo momento abbiamo soltanto l’uso. La concessione ci consentirà di poter accedere a finanziamenti avendo la titolarità del bene, per poterlo recuperare e rimetterlo in sesto dopo l’abbandono da parte del canile”.

Tre forti per la prossima edizione

Per Schiaffino passerà tempo, ma per gli altri la situazione è diversa e il prossimo autunno potrebbero essere già inseriti in cartellone, qualora “Forti d’autunno” dovesse tornare: “I lavori di Ogliastri dovrebbero concludersi in 3 mesi, in un anno quelli di Gonzaga già partiti, mentre per forte Serra La Croce passerà pochissimo prima del passaggio relativo alla restituzione”. Il sogno di questo evento è diventare una manifestazione “abituale” per Messina? Caruso ne è convinto: “Diciamo sempre che per realizzare un sogno intanto ci vuole un sogno. Noi ce l’abbiamo e siamo convinti che si realizzerà”. Intanto la prima edizione è alle porte e il consiglio è di partecipare, per scoprire una Messina “vecchia”, ma allo stesso tempo nuova e diversa.

Un commento

  1. Bene bene , finalmente …… spero che sistemino anche le strade di accesso ,
    …..Caruso questa volta la giacca per il selfie mettitela almeno

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