I vincitori del concorso di progettazione dovranno stilare il piano per ridisegnare la fascia costiera
MESSINA – Tutto il traffico navale al porto di Tremestieri, così la rada San Francesco sarà parte di un nuovo lungomare da Boccetta ad Annunziata. Il concorso di progettazione era stato aggiudicato in via provvisoria lo scorso febbraio. Ora le verifiche sono concluse e l’aggiudicazione è definitiva.
Ad occuparsene saranno Guendalina Salimei Tstudio di Roma, Ai Engeenering di Torino, Akkad di Roma, AG & P Greenscape di Milano, Urban Future Organization di Londra (con una sede a Giammoro), lo studio “Miceli ingegneri associati” di Messina e Fabio Nicita, geologo di Santa Teresa di Riva.
Le linee guida prevedono attività di accoglienza dei croceristi, da un lato verso il centro città e dall’altro verso il Museo, ma soprattutto il recupero dell’affaccio sullo Stretto, eliminando barriere fisiche e visive.
Previsti approdi per il diporto, impianti per gli sport acquatici, ormeggi per eventuali servizi marittimi di collegamento longitudinale alla costa a fini turistici, rimessaggio a secco di piccole imbarcazioni da pesca, all’interno di una riqualificazione complessiva dell’area che assicuri ampi spazi pubblici destinati a verde e alle attività sportive all’aperto oltre che luoghi di natura espositiva, ricreativa e culturale e una spiaggia urbana facilmente e liberamente fruibile dalla cittadinanza e dai turisti in transito e stanziali.
Il premio
Il concorso ha una dotazione per premi importante perché l’importo complessivo che verrà distribuito tra i primi cinque in graduatoria è stato fissato in 210mila euro, di cui 60mila euro al vincitore ed il resto diviso tra gli altri. Al vincitore poi sarà riconosciuta una parcella per la redazione del Pio (Piano di inquadramento operativo) e del Pfte (Progetto di fattibilità tecnico economica) di 613mila euro oltre al diritto di ottenere l’affidamento del successivo incarico per la progettazione esecutiva al momento dell’individuazione dei finanziamenti per dare esecuzioni ai lavori che potranno anche avvenire in lotti distinti ed autonomi.
Le fasi
Il progetto richiesto nella fase di 1° grado dovrà consistere in una progettazione alla scala urbana, intesa come un insieme di contenuti progettuali di livello urbanistico messi a sistema – tali da poter essere individuati come Piano di Inquadramento Operativo (Pio) del Piano regolatore portuale di Messina – in grado di orientare con sufficiente chiarezza la seconda fase progettuale di dettaglio prevista dal concorso. Saranno delineati i principali interventi trasformativi, precisando le destinazioni funzionali previste, i criteri realizzativi, con alcuni dettagli tipologici, tecnologici, costruttivi, materici, affinché si comprenda il progetto ideativo nel suo complesso, ed emergano le logiche compositive e di passaggio tra la scala urbanistica e quella architettonica. Un “Masterplan”, corredato da relazioni ed elaborati, da intendersi come progetto propedeutico all’approfondimento relativo agli ambiti Wat 2 e Wat 3* previsto nella successiva fase.
Dalle analisi preliminari effettuate dall’AdSP dello Stretto è stato stimato preliminarmente e sommariamente in 152 milioni l’importo complessivo dell’intervento urbanistico (Pio) e in 68 milioni l’importo complessivo per il Pfte.
Alla prossima vita ne riparliamo. Buona attesa a tutti.