Nessun docente disponibile ad accompagnare le quattro classi di terza media. I genitori: "Incomprensibile"
Messina – Non sono contenti gli alunni ma non lo sono neppure i loro genitori: la gita di terza media è infatti un momento molto attesto, tradizionalmente, da tutti gli alunni che completano il ciclo scolastico inferiore. E’ la prima uscita senza genitori, le prime notti fuori casa insieme ai compagni, la prima scoperta guidata di un’altra città insieme ai ciceroni più amati, i professori, prima del “liberi tutti” verso il mondo delle superiori che li vedrà probabilmente andare avanti divisi dai compagni e da quegli insegnanti ai quali sono affezionati.
Nessun docente disponibile
Per gli alunni di terza media della scuola San Francesco di Paola quest’anno ciò non sarà possibile. Perché nessuno degli insegnanti è disponibile ad accompagnarli. I genitori protestano. “Ci chiediamo perché – dicono i rappresentanti dei genitori delle quatto terze classi – è una scuola tranquilla in centro città, non sono mai stati segnalati episodi allarmanti, i ragazzi non presentano particolari problematiche”.
Consiglio d’istituto in vista
La decisione, deliberata a giugno scorso e confermata a settembre, dovrà essere ratificata nel prossimo consiglio che prevede anche la presenza dei genitori ed è stata comunicata ufficialmente in questi giorni ai genitori, che non vogliono rinunciare alla gita per i loro figli, considerata un momento di crescita importante. I rappresentanti di classe parlano di “offerta formativa che si impoverisce” in una scuola che è stata sempre considerata tra le migliori in città.
Io sentirei più la versione degli insegnanti che quella dei genitori .
Da insegnante mi fa dovere dire che i docenti hanno tutta la mia solidarietà: troppe responsabilità! E’ vero che le gite sono anche un momento di emancipazione e crescita ma è altrettanto vero che ciò non puo’ ne’ deve avvenire a scapito della serenità del sonno e della sicurezza dei docenti chiamati a sostenere responsabilità enormi! E’ chiaro che i genitori dei ragazzi in questione non sono docenti!
I genitori sempre più meravigliati della grotta
Non sono un docente. Ma mi metto nei panni di un docente, che legittimamente pensa: “Il mio lavoro, consiste nell’insegnare in una classe, le discipline in cui mi sono specializzato. Punto. Non consiste nel portare in gita, ragazzi minorenni che possono fare di tutto, per cui se succede qualcosa, ne sono io il responsabile. Per cui, mi limito a fare bene il mio lavoro. Perché dovrei fare questo extra? Per un’indennità? Non faccio l’extra e non mi spetta l’indennità”. Non so se la ragione è questa, ma questa per me, sarebbe più che sufficiente. Alcuni genitori, hanno pretese eccessive dalla scuola pubblica. E poi ci sono adulti, che per ragioni serie, non possono facilmente passare le notti fuori; c’è chi ha disabili in casa, e il plurale, non è messo a caso. Per cui posso assentarmi una dozzina di ore, ma non di notte.
Si lamentano della mancata gita ? Perchè non si preoccupano del rendimento scolastico dei figli e del lavoro dei docenti ?
Non esiste un’indennità, nè un riposo compensativo, ma non è questo il problema. Il docente accompagnatore ha responsabilità civili e penali, anche di notte, quando si dovrebbe dormire e i ragazzi magari fanno il ” balconing”, mi pare si chiami così!