Questo il commento sulla due giorni a Palazzo Zanca da parte di Invece del ponte. "Solo fumo, altro che le opere compensative proposte dall'amministrazione"
MESSINA – 24 opere compensative al ponte proposte dall’amministrazione comunale in commissione ieri e oggi l’incontro fra il sindaco e l’amministratore delegato Ciucci. Una due giorni a Palazzo Zanca, con la società Stretto di Messina, che non convince il comitato Invece del ponte. Coimitato che parla di una “pantomiama fra Basile e l’ad. Ma si può costruire un ponte su una faglia?”.
Ecco la nota: “Oggi il secondo atto della pantomima fra sindaco e amministratore delegato di SdM.
Ieri, in Commissione ponte, l’amministrazione comunale aveva mostrato i muscoli: vogliamo le
opere compensative realizzate prima, ci devono ridare tutto quello che era già negli Fsc, Fondi per lo sviluppo e la coesione, e che ci è stato tolto: dall’acqua alle strade. In assenza, non daremo nessun via libera. Oggi, secondo tempo: viene Pietro Ciucci, dispensa sorrisi e strette di mano e garantisce: “Ma
certo, come no, tutto e subito. Aspettiamo solo la Conferenza dei servizi e il via libera del Cipess,
poi le opere in città. Ma l’ad della società Stretto di Messina non ha alcun titolo per promettere soldi.
I fondi Fsc sono stati tolti alla città proprio per finanziare il suo ponte delle meraviglie. E lo scippo
ormai è stato perpetrato. Basta vendere fumo”.
“Il ponte costa 13,5 miliardi senza che un centesimo sia previsto per acque e strade”
Insiste Invece del ponte: “Il progetto costa 13,5 miliardi senza che un centesimo sia previsto per acqua, strade, parchi della città. E chi promette cose di cui non dispone prende in giro gli interlocutori che, se ci credono, si fanno menare bellamente per il naso. La prova? Contemporaneamente, in commissione Ponte, l’ingegnere Eugenio Fedeli, della SdM, spiegava: “Eccovi le opere previste per la città: la finta metropolitana (3 fermate in 20 chilometri), le gallerie e i raccordi ferroviari”. Raccordi per chi? Per la città? No, per il ponte: opere che senza il ponte finiscono nel nulla e non serviranno a niente se non a chi scaverà, metterà ferro e asfalto e trasporterà la terra. E devasteranno Messina. Finita la sceneggiata di oggi, parliamo adesso di cose serie: un ponte poggiato su una faglia è costruibile?”.
Certo che si! La ove si puote quel che si vuole e più non dimandare!
un ponte utile come le cattedrali nel deserto! Ahi voglia a gente!!!
Quante non verità! Purtroppo per voi uomini del 900, nel territorio Messinese si riverserà tanta di quella tecnologia, che ognuno penserà che Stark Trek non è più fantascienza, vedrete
Un sindaco, un perché
Cosa proponete voi del comitato??
Con le sole critiche non si va avanti , servono idee concrete .
Strano che non si siano ancora pronunciati, sui prezzi dei pedaggi e, soprattutto, su chi sosterrà i costi di manutenzione del ponte.
Il tunnel sotto la Manica, ultimato nella prima metà degli anni 90, malgrado i flussi di traffico ben superiori a quelli esistenti sullo Stretto di Messina, ha un esercizio ancora in perdita, a causa del fatto che molti autoveicoli, preferiscono attraversare quel tratto di mare con i traghetti, dato l’alto costo delle tariffe per il suo attraversamento.
Per concludere, l’analisi economica costi-benefici sulla costruzione dell’inutile ponte, se effettuata seriamente, farebbe acqua da tutti i lati…solo che i diretti interessati, fanno finta di non capire.